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Un anno di repressione a Torino
by malt Thursday, Dec. 01, 2005 at 1:34 PM mail:

Un tentativo di riassumere l'accavallarsi di sgomberi, occupazioni, cortei e arresti che ha investito Torino nel 2005

Questo e' un riassunto degli avvenimenti del 2005. Per avere un'idea di quello che e' successo prima, leggi questa cronologia


1 - L'osservatorio ecologico su Torino 2006

Come inizio possiamo prendere l'occupazione della casa nr. 1, un casello della Torino-Ceres in corso emilia, che avviene a 20 giorni di distanza dallo sgombero dell'LSO, anche se le due occupazioni hanno storia e fondamenti del tutto differenti
La casa viene occupata l'11 Febbraio, e nasce cosi' l'Osservatorio ecologico 2006 e oltre, uno spazio di azione e confronto su olimpiadi e TAV. Il casello viene sgomberato il 19 aprile, e le forze del (dis)ordine si premurano di renderlo inagibile rimuovendo completamente il tetto; la pratica di rendere inagibili i luoghi sgobrati avra' pero' manifestazioni molto piu' drastiche in seguito.

Non e' finita pero' la storia dell'osservatorio. Il 23 di aprile infatti, viene occupato un rottamaio nel centro del baloon, che diviene l'Osservatorio ecologico parte II. Qui riprendono le iniziative che erano portate avanti nel casello occupato, cene bellavita, incontri, dibattiti. Il tutto non dura pero' che tre settimane: il 12 maggio le guardi si presentano in forze e armati di ruspe radono al suolo l'osservatorio II.
Non passano che 10 giorni che viene occupato l'osservatorio ecologico parte III, nel vecchio arsenale del baloon (lo stesso arsenale dell'"Arsenale della Pace"). L'arsenale verra' sgomberato il 14 giugno.

--- Approfondimenti sulla vicenda dell'arsenale occupato ---
-- Ftr occupazione della casa #1
-- Frt sull'osservatorio ecologico II e III
-- TuttoSquat


2 - La rivolta nel CPT

Mentre l'osservatorio ecologico occupava per la terza volta, in vari Cpt del nord Italia scoppiava un'ondata di sacrosanta ribellione. La protesta arriva anche nel CPT di corso Brunelleschi, dove i detenuti entrano in sciopero della fame.
Viene indetto un presidio e un corteo di solidarieta', durante il quale e stato preso a picconate il muro di cinta del CPT; a corteo ormai sciolto un ragazzo viene fermato, identificato e arrestato. E' il 19 Maggio.


3 - Antifascista? Devastatore!

Torino, 12 Giugno 2005; Verso le 5 del mattino una occupante del Barocchio Squat allarmata da forti rumori provenienti dall'esterno sveglia gli altri. Fuori ci sono quattro auto con una dozzina di persone armate che aggrediscono due occupanti con numerose coltellate e colpi di bastone. Durante l'aggressione riescono ad entrare nel cortile e tentano di sfondare la porta di casa, senza riuscirvi. Gli occupanti rispondono, dal tetto piovono bottiglie e tegole e il gruppo di fasci si allontana. Dei due aggrediti, uno ha riportato tre ferite di cui una profonda all'avambraccio; l'altro e' stato ferito al viso, al torace e una coltellata gli ha perforato il diaframma ed e' stato operato d'urgenza. Questa e' solo l'ultima di una lunga serie di aggressioni fasciste a Torino e nel Piemonte tutto.

Il 18 giugno e' indetto un presiodio in piazza Madama Cristina, che vista la partecipazione diviene presto un corteo che sfila per il centro dalla citta'. Tutto va bene finche' il corteo, ormai arrivato in via Po, non cerca di giungere in piazza Castello. Qui scattano cariche, scontri, e il corteo ripiega su palazzo nuovo, dove si scioglie. 4 persone sono state gia' fermate, due subito rilaciate e due invece arrestate
Il 20 Luglio arrestano altre 7 persone, con l'accusa di devastazione e saccheggio; le persone arrestate sono ancora oggi (1 dicembre) agli arresti domiciliari, che gli sono stati concessi l'8 agosto.

Un riassunto della situazione fatto da uno degli arrestati a meta' ottobre:

Con l'arresto di Roberto, l'ultimo compagno colpito da mandato di cattura, e con il deposito dell'istruttoria di Tatangelo si è conclusa la prima fase della montatura nei confronti del movimento antagonista torinese.
Sono rinviate a giudizio 20 persone, distribuite fra tutte le realtà torinesi.
- 10 in stato di detenzione (9 ai domiciliari, 1 in galera).
- 10 a piede libero (3 con obbligo di firma).
- 10 per gli scontri di maggio davanti al CPT (2 ai domiciliari, 1 con l?obbligo di firma, 7 a piede libero).
- 10 per il corteo antifascista di giugno (1 in galera, 7 ai domiciliari, 2 con l?obbligo di firma).
- 1 (Giovanni) è stato arrestato a maggio davanti al CPT e liberato con l?obbligo di firma dopo una settimana in carcere.
- 2 (Massimiliano e Silvio) sono stati arrestati il giorno del corteo (18/6) e liberati con l?obbligo di firma dopo due settimane in carcere.

- 7 (Andrea Darco Fabio Manu Mauro Sacha Tobia) sono stati arrestati un mese dopo nelle proprie abitazioni (19/7) e, scontati venti giorni di prigione, sono stati loro concessi i domiciliari.
- 2 (Enrico e Luca) colpiti da mandato di cattura si sono costituiti a metà settembre e inviati ai domiciliari dopo alcuni giorni di galera.
- 1 (Roberto), arrestato il 5/10, è attualmente in prigione,DALLE ULTIME NOTIZIE SEMBRA, CHE IL GIUDICE LO VOGLIA IMPUTARE,FRA L'ALTRO DEL REATO DI LATITANZA (dovrebbe ottenere anche lui i domiciliari).
Tutti e 10 gli incriminati per il corteo antifascista del 18/6 sono accusati di devastazione e saccheggio, resistenza alla forza pubblica, lesioni ad agenti di polizia, corteo non autorizzato.
Massimiliano e Silvio, liberi con obbligo di firma, accusati in un primo tempo solo degli ultimi tre capi d'imputazione, sono stati anche loro incriminati di devastazione e saccheggio.
Tutti e 10 gli incriminati per i fatti di maggio del CPT sono accusati di resistenza alla forza pubblica, lesioni ad agenti di polizia, manifestazione non autorizzata.
Sono sempre ai domiciliari Andrea Darco Enrico Fabio Luca Manu Mauro Sacha Tobia. Quindi attualmente, oltre a Roberto arrestato ieri, vi sono 9 persone in stato di detenzione di cui alcuni nella propria abitazione, alcuni in quella dei genitori e uno in comunità.
4 hanno avuto il permesso dal GIP per recarsi al lavoro, 2 per andare a sostenere gli esami all'università e 3 non possono uscire di casa per nessun motivo (1 dal 19/7 e 2 da metà settembre).
Enrico e Luca sono detenuti per gli scontri avvenuti a maggio davanti al CPT. Fabio, oltre al corteo, è stato incriminato anche per questo episodio.
Vi sono da aggiungere (oltre a Giovanni) altri 7 denunciati a piede libero per il CPT di cui Tatangelo aveva richiesto l'arresto, ma non gli è stato concesso dal GIP.
Il GIP Prunas-Tola ha rifiutato l'istanza di liberazione con l'obbligo di firma presentata dall'avvocato di Fabio e Sacha e non ha intenzione di liberare nessuno.
Non si sa fino a quando dovremo stare agli arresti, e non è stata ancora fissata la data per l'udienza preliminare.
Evidentemente continuano (forzando i principi informatori delle loro leggi) a tenerci fuori gioco il più possibile.


Lo stesso giorno dei sette arresti e delle decine di perquisizioni, viene murato l'ennesimo centro sociale, il fenix, che gli investigatori ritengono collegato agli scontri del 18 luglio. In realta' e' l'inizio di una piu' vasta operazione di "pulizia" di corso San Maurizio, che rientra tra gli itinerari delle delegazioni olimpiche ed e' troppo vicino alla "Medal Plaza", alias piazza Castello.

--- Approfondimenti sulla vicenda degli arrestati ---
-- Riassunto della giornata del 20 luglio
-- racconto di Andrea, arrestato e poi rilasciato
-- Intervista agli occupanti del Barocchio
-- La testimonianza di un arrestato


4 - Alcova, Rrosalia e nuove occupazioni

Nel mese di Agosto il questore di Torino Vieta il campeggio No-Tav. Non passa pero' un mese (siamo al 26 di settembre) che arriva un altro brutto colpo:
"Altre due case occupate hanno avuto questa mattina un brusco risveglio. Alcova e RRosalia si ritrovano dalle prime ore della mattinata sotto sgombero, ennesimo atto di pulizia pre-olimpica in una Torino dove ogni dissenso deve scomparire entro i primi mesi del 2006, giusto in tempo per le olimpiadi invernali."

Arriviamo al 16 ottobre, giornata che da il via ad una sequenza rapidissima di avvenimenti.
In mattinata un piccolo gruppo di persone cerca di rioccupare il Rrosalia, tenendo impegnate le forze dell'ordine per tutto il pomeriggio in una sorta di assedio. La giornata si conclude con la Rrosalia nuovamente sgombrata, ma con una nuova occupazione. Mentre infatti la polizia era occupata a militarizzare i Giardini Reali, in via Modena viene occupato il casotto occupato. Successivamente il 29 ottobre nasce Selva 21, nuova occupazione in via bologna 21 e il 5 novembre e' la volta di Soap, spazio occupato a progetto in via Saffi 15bis.
Queste occupazioni non hanno pero' vita lunga: l'8 novembre selva e casotto sono sgomberati, e il 9 tocca al Soap.

La risposta arriva il 23 novembre, quando nasce una nuova occupazione alla manifattura tabacchi, la Reggia Occupata

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