Il 15 ottobre è stata lanciata una giornata, a carattere europeo, di mobilitazione contro l´austerity e le politiche neoliberiste, assunte come strategiche dalla Commissione europea e dalla BCE e peraltro responsabili dell´ultimo pesante ciclo di crisi globale e finanziaria che le banche e le grandi lobby hanno scatenato contro la cittadinanza tutta.
Dal 15 al 18 Settembre abbiamo attraversato l´hub meeting di Barcellona con le reti e le soggettività che in questa fase storica hanno scelto di riconoscersi in uno spazio politico comune, costituitosi un po´ ovunque fra le rivolte che hanno segnato una vasta parte dell´area mediterranea ed europea, arrivando a scalfire anche la nostra Italietta – dalla fiammata dello scorso autunno studentesco, culminata nei tumulti del 14 dicembre, fino alla più solida resistenza Notav, radicata e sedimentata sul territorio dentro uno scontro politico condotto con grande intelligenza e radicalità.
Procedendo sul nuovo terreno di un vero protagonismo sociale contro le politiche di austerity, per il prossimo 15 ottobre vorremmo indicare un percorso, uno spazio di relazione e di movimento, un´area di corteo ampia che determini una rottura del quadro di compatibilità e di pacificazione sociale imposto dalla governance, anche oltre il governo Berlusconi: per la conquista di un piano costituente che rivendichi con orgoglio l´autonomia e l´indipendenza delle forme di vita comuni, nel lavoro e con il reddito oltre il lavoro, nelle scelte sociali e sessuali, che praticano la liberazione da un intero sistema di potere politico ed economico in crisi.
Vogliamo costruire questo percorso verso e oltre il 15 per affermare in quella giornata – e nelle giornate precedenti -, nelle pratiche e nella comunicazione, il punto di vista precario.
Il lavoro non è un bene comune perché azzerando i nostri diritti e negandoci ogni libertà di scelta lo hanno reso maledetto. Per questo è necessario conquistare un reddito di base incondizionato, non pagare il debito, riappropriarsi dei beni comuni e dei saperi, affermando la dimensione transnazionale di questa lotta, a partire dalle lotte dei migranti per la rottura del legame tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno.
Siamo sempre più consapevoli che la reale alternativa alla crisi vive nei processi di indipendenza e cooperazione che sapremo creare nelle lotte.
“Non ci rappresenta nessuno” è il motivo centrale della nuova sinfonia corale composta dalla sintesi dei ragionamenti, delle strategie e delle pratiche condivise fra tanta umanità riunitasi a Barcellona, come anche il 24 e 25 settembre a Bologna.
Lo spazio costituente che si vuole definire oggi è quello che guarda, in una prospettiva di medio-lungo termine, alla costruzione, all´affinamento e alla diffusione delle lotte contro la precarietà imposta dall´attuale modello di governo del capitale a scapito delle nostre vite.
Una tappa fondamentale di questo percorso è la costruzione della giornata del 15 ottobre.
Ecco perché proponiamo di caratterizzare quella giornata e la nostra presenza alle mobilitazioni costruendo uno spazio sociale e di movimento che reclami il diritto all´insolvenza, al reddito e alla
libertà di movimento per tutti i soggetti che stanno pagando la crisi.
Partendo da questi contenuti, il 15 ottobre faremo valere il protagonismo dei precari e delle precarie e rilanceremo la scommessa dello sciopero precario.
A dicembre sperimenteremo esperienze di sciopero dentro e contro la precarietà, un processo che metta in campo una comunicazione e una cooperazione tra le precarie e i precari a partire dalla crisi della rappresentanza politica e sindacale, uno sciopero che arrivi a colpire laddove fa più male: dove si fanno i profitti, dove si produce e riproduce il capitale.
Per il 15 ottobre vogliamo costruire uno spazio di attraversamento per tutte le generazioni precarie che trasformi l´indignazione in conflitto e che porti verso lo sciopero precario; vogliamo dare vita a una rete che realizzi iniziative comuni di avvicinamento dal 7 al 14 ottobre come promosso dall´Hub-meeting di Barcellona, nella settimana di mobilitazione europea contro l´austerity.
Questa messa in rete è la modalità che scegliamo per l´interconnessione delle nostre esperienze: capace di includere i singoli come i collettivi, di intrecciarsi con altre reti e percorsi, di ridurre le distanze e la frammentazione, di far viaggiare i contenuti e le pratiche riproducibili dentro e fuori i confini dello stato-nazione, dentro e oltre la giornata del 15 ottobre.
Stati generali della precarietà
www.scioperoprecario.org
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