Cile

News, rivolte e repressione in Cile

Cile - Falsi allarmi bomba in solidarietà con i prigionieri

fonte: Liberación Total

Abbiamo scelto lunedì 16 novembre come una data che doveva esser dotata d'una qualità insorgente, non per rimembrarci qualcosa di specifico, bensì solo perché la motivazione che ci ha spinti era l'appello alla solidarietà ed alla pressione internazionale verso i compagni in prigione. Ci siamo messi d'accordo per effettuare un'azione che oltre la sua spettacolarità, potesse scuotere tutti i nostri compagni per agire durante questa settimana come punto d'inizio per fare dei diversi attacchi alla società un'azione quotidiana e lontana dai calendari per la rivolta.

Dom, 29/11/2009 – 13:08

Cile - Attentato esplosivo contro una banca

fonte: stampa cilena di regime

Santiago del Cile, 22 novembre 2009 - Alle ore 15, una forte detonazione
ha scosso una filiale della banca BBVA, sita in Plaza Centenario, nel
comune di Las Condes.
Secondo fonti di polizia, si tratterebbe d'un ordigno artigianale,
costituito da un estintore pieno di polvere nera che nello scoppiare
avrebbe danneggiato un pilastro dell'edificio ed avrebbe distrutto delle
vetrate.
I Carabineros hanno segnalato che al momento dell'incidente non c'erano
persone sul posto, per cui non ci sono stati feriti.
Sul luogo sono state trovate delle scritte anarchiche: "Libertà ai
prigionieri dello Stato cileno! Contro lo Stato ed il capitalismo! Già
cresce il fuoco ribelle!".
Gli artificieri ed i vigili del fuoco stanno realizzando le perizie del caso.

Mar, 24/11/2009 – 03:21

Cile - Attacco incendiario contro una chiesa a Santiago

fonte: Club Ravachol

Venerdì 20 novembre 2009
Una delle icone della società carceraria brucia tra le fiamme. Un ordigno
incendiario, dotato di un sistema ad orologeria, ha spezzato il silenzio
claustrale di una cattedrale, sita in Santa Isabel.
La vendetta è la nostra espressione, l'inquietudine e la disperazione che
si convertono in azione.
I nostri compagni dietro le sbarre non possono attendere un giorno in più.

Ordigno incendiario.
Consiste in una bottiglia, un contenitore pieno di benzina appoggiato ad
un sistema ad orologeria più un miscuglio incendiario avviato da uno
stoppino.
Materiali
1. Bidone/bottiglia + benzina
2. Miscuglio incendiario (fertilizzante nitrato di potassio e zucchero
raffinato)
3. Orologeria
- Orologio: (timer usato in cucina)
- Barrette/pezzi di rame (si può utilizzare un cavo di rame ben diritto)
- Cavo della luce (come quello degli altoparlanti, bicolore)
- Pila + fermagli/pinze da batteria
4. Stoppino artigianale (avviatore del miscuglio)

1. Bottiglia + benzina. La quantità di liquido dipende dall'obiettivo
dell'azione.
2. Miscuglio incendiario: il nitrato di potassio (fertilizzante molto
noto, si tratta di piccole sfere bianche o rosate) deve essere pestato
fino ad esser convertito in polvere (è molto importante che sia pestato
minuziosamente e che alla fine si formi una polvere di nitrato). Il
miscuglio è: 50% di nitrato di potassio e 50% di zucchero raffinato.
Questo miscuglio è molto potente in quanto produce una alto grado di
calore ed una fiammata (noi stavolta abbiamo utilizzato 1 chilo di tale
miscuglio).
3. Orologeria: Permette di cronometrare il tempo, ovvero quando le fiamme
raggiungono l'obiettivo. L'orologio dev'essere aperto per porre le
barrette di rame. Per essere utilizzato si deve fermare il tempo,
stabilito in anticipo, in modo da decidere se si tratta di ore, minuti o
secondi. Nel nostro caso abbiamo stabilito 5 minuti per la nostra fuga,
per questo abbiamo lasciato solo la lancetta dei minuti in funzione,
rimuovendo quelle delle ore e dei secondi. Una barretta di rame è stata
posta sul numero 12 dell'orologio e l'altra sulla lancetta dei minuti
rendendo possibile il contatto quando questa fosse avanzata nel tempo
prefissato. Le due barrette sono unite ognuna ad un cavo della corrente.
La barretta che si trova sul numero 12 ha un cavo rosso e quella dei
minuti un cavo nero. Il cavo rosso si deve collegare ad uno dei poli della
batteria (collegamento che si effettua solo al momento in cui si effettua
l'azione, perché fa funzionare il circuito), l'altro cavo parte dallo
stesso polo e va allo stoppino. Il cavo nero è collegato direttamente allo
stoppino.
Il sistema ad orologeria è molto semplice, ma bisogna prendere alcune
misure di sicurezza. Quel che è importante è non bisogna mai collocare la
batteria fino a non esser totalmente certi che tutto è in ordine. La
batteria è quella che dà la potenza allo stoppino, che darà l'avvio alla
carica. Le barrette non si devono toccare tra loro perché sono queste a
chiudere il circuito d'avvio. Devono toccarsi solo quanto trascorra il
tempo stabilito in anticipo, in modo che si chiuda il circuito e la
potenza della batteria avvii la carica.
I filamenti si mettono all'interno di un tubo di carta a contatto con la
polvere. Quando il circuito si chiude, questo trasmetterà l'energia ai
filamenti e questi faranno sì che la polvere avvii la fiammata, accenda la
carica ed il fuoco rompa la bottiglia dando inizio all'incendio.
Bisogna prendere tutte le misure di sicurezza per non lasciare impronte
che possano facilitare il lavoro degli sbirri.

E' importane ed è molto rilevante che solo la pratica ci offre la
conoscenza ed è questa che ci renderà ogni volta più attenti e certi sul
nostro agire. Chiariamo che questa materia (conoscenza) non è culturale,
ma è solo perché il sapere non si fermi nella testa. E' un apporto a che
ogni individuo si potenzi, dando dei passi enormi in questa guerra,
forgiandosi in azioni dirette contro il capitale.

Libertà per ogni essere che si trovi dietro le sbarre e sotto il panottico
cittadino.
Un saluto fraterno e di guerra a quelli che sono stati rapiti dallo Stato
e non hanno abbassato la guardia. Sappiate che non ci aspettiamo nulla da
questa società e che la libertà si otterrà solo con l'acutizzazione della
guerra.
Andiamo a dar fuoco a tutti quelli che sostengono la società carceraria...
che il fuoco si propaghi!
PRIGIONIERI E PRIGIONIERE PER STRADA
Célula Rodrigo Orias*

ndt: su Rodrigo Orias, assassino di un prete italiano a Santiago del Cile
nel 2004, questo è l'articolo tratto dall'archivio de Il Corriere della
Sera:

Mar, 24/11/2009 – 02:44

Cile - Sui "dirigenti" anarchici

info: Culmine

Il video della televisione cilena relativo agli scontri sotto il carcere
Santiago 1 mostrava un giovane che parlava a favore dei manifestanti.
Nella didascalia era scritto: "dirigente anarchico". Falso.
Si trattava di uno degli avvocati del team legale che segue le
manifestazioni, per prestare il proprio aiuto in situazioni critiche.
L'anarchismo, in qualsiasi luogo, non ha bisogno di dirigenti o di
leaders! Segue il comunicato del team legale cileno, chiamato Pikete
Juridico.

* * *

Il Pikete Juridico, organizzazione che raggruppa studenti di diritto
della Universidad de Chile ed avvocati, informa:

Oggi, giovedì 19 novembre, Radio Bío bío ha diffuso la
notizia in cui si allude al fatto che Julio Cortés, avvocato
della Universidad de Chile e membro dell'organizzazione Pikete
Jurídico, sarebbe il dirigente del gruppo di giovani che ha
protestato davanti al carcere Santiago 1.
Pertanto,
noi dichiariamo:
1.
L'avvocato Julio Cortés non è "dirigente" del
gruppo di giovani che ha manifestato, né di alcun altro
gruppo. Quale membro della nostra organizzazione si è recato
sul posto per svolgere i nostri abituali lavori di supporto
giuridico, discutendo con l'ufficiale dei Carabineros a carico
dell'operativo, il maggior Mardones, segnalandogli che tutti i fermi
erano apertamente illegali. Di fronte alla stampa si è
identificato come membro del Pikete Juridico.
2.
Denunciamo la posizione assunta dai mezzi di comunicazione in
relazione ai movimenti che oggi si organizzano e lottano, mostrando
una palese mancanza di obiettività ed un netto interesse a
generare confusione e paura, contribuendo alle montature della
polizia. I mass-media non solo legittimano la repressione poliziesca,
ma non rispettano nemmeno la stessa legalità dello Stato,
arrivando a dirigere il potere di criminalizzazione del sistema
penale, come in questo caso.

3.
Segnaliamo che Pikete Jurídico ha tra i suoi obiettivi quello
di difendere coloro che vengono perseguitati dalla polizia, per
questo i nostri membri esprimono pubblicamente gli abusi alle forze
dell'ordine. Cosa che continueremo a fare, nonostante le
irresponsabili manipolazioni, come avvenuto in questo caso. Tale
strategia è stata utilizzata ampiamente dallo Stato nella sua
politica di persecuzione delle idee di coloro che si organizzano per
resistere.

PIKETE
JURIDICO

Mar, 24/11/2009 – 02:02

Cile - Bloccato un corteo anarchico a Santiago, fermati 14 compagni

Bloccato un corteo anarchico a
Santiago, fermati 14 compagni

fonte: Culmine

Il 20 novembre, all'interno della settimana internazionale di agitazione e di pressione solidale per i
compagni sequestrati dallo Stato cileno, si è cercato di dar vita ad un corteo non autorizzato nel pieno centro di Santiago. I compagni sono stati subito fermati ed allora a gruppi sparsi hanno dato il via ad incidenti e scontri con le forze dell'ordine.
Qui riportiamo la prima notizia, da parte de La Tercera. Siamo in attesa di notizie da parte dei
compagni, ricordando che in 14 sono stati fermati.
Intanto, questo è il link -di una televisione cilena- relativo agli scontri sotto il carcere
Santiago 1 avvenuti il 18 novembre:
http://noticias.123.cl/entel123/html/ItplqNoticias123_videoreal
_tplAurl2qhttpiSSondemand-c13_mediastream_clS4389373532bb04b
35e7af6c0dc171d7d_flv.html

Quel che dice la stampa cilena -
20.11.09
14 giovani fermati è il saldo di
questa giornata con una serie di incidenti provocati durante un
corteo non autorizzato e convocato da giovani anarchici nel centro di
Santiago.
Gli incidenti sono iniziati nel Paseo
Ahumada, dopo che i manifestanti hanno dato il via ai primi
disordini. La qualcosa ha spinto i Carabineros a disperderli. In quel
momento, una ventina di giovani s'è diretta all'edificio di
Tribunales, posto all'incrocio tra le calles Morandé e
Compañía, ed ha lanciato della vernice rosa sui
monumenti di Manuel Montt e Antonio Varas. L'attacco ha colpito anche
due Carabineros, che vigilavano l'edificio. Gli anarchici hanno
lanciato dei volantini nei quali chiedono libertà dei
"prigionieri politici e mapuche" e menzionano un estratto
dalle frasi scritte dall'anarchico Mauricio Morales: "dentro e
fuori del carcere, sommossa ed evasione."

Il colonnello Miguel Castro, della prefettura metropolitana Central, ha
detto che: "si sono verificati diversi disordini nel settore
centrale di Santiago, organizzati da un gruppo contrario al sistema e
che hanno avuto delle appendici nel settore di Ahumada, rapidamente
dissolte dai Carabineros, con un totale di 7 fermi. In seguito un
altro gruppo s'è diretto in un altro settore in cui ha
provocato disordini e danni alla proprietà pubblica ed in cui
sono state fermate altre 7 persone." Incidenti anche presso la
sede del Senato a Santiago, dove sono state vergate delle scritte. I
fermati saranno posti al vaglio del Centro de Justicia.

Mar, 24/11/2009 – 01:43

Cile - Attentato incendiario contro Servipag

Cile - Attentato incendiario contro Servipag*

 

fonte: Fondazione Roscigna

 

Alle 2.30 di mercoledì 18, ancora una volta come cellula nera antiautoritaria siamo riusciti ad eludere il guardiani dello stato, armati e disposti a distruggere la quotidianità che attualmente regna in questa società, abbiamo iniziato la nostra azione, ci siamo rivolti contro una delle proprietà che giorno per giorno ordina alla civilizzazione di rifornirla sotto forma di pagamenti e di scambio di soldi per i biglietti per i mezzi pubblici, localizzata in calle Pajaritos, comune di Maipú (Santiago). Organizzati, 2 di noi sono entrati saltando la recinzione ed eludendo la sicurezza hanno provveduto ad irrorare le pareti, il suolo, l'insegna e la saracinesca con benzina e lasciando anche degli stracci. Quindi, dopo aver saltato la recinzione, altri 2 compagni hanno lanciato 2 bombe di vernice e 3 molotov. La proprietà ha preso fuoco e, prima di abbandonare il posto, abbiamo lanciato dei volantini che dicevano:

Sab, 21/11/2009 – 23:52

Cile - 19 anarchici fermati mentre manifestavano davanti al carcere Santiago 1

Il 18 novembre, all'interno delle attività della Settimana Internazionale
di Solidarietà verso i Sequestrati dallo stato/capitale Cileno, si è
tenuto un presidio davanti all'ingresso principale del centro
penitenziario Santiago 1. Vi hanno partecipato circa 50 anarchici. Diffusi
dei volantini, scanditi slogans, vergate delle scritte sulle mura del
carcere. A quel punto i gendarmi (polizia penitenziaria) sono usciti per
difendere il loro luogo di tortura, ma sono stati accolti da una fitta
sassaiola e da una bomba carta. Almeno per un momento, i carcerieri hanno
avuto modo di sentire la rabbia contro i centri di sterminio.
I compagni, allora, si sono spostati nelle strade lì vicine, ma sono
intervenute le forze antisommossa che hanno proceduto a fermare 19 tra
compagne e compagni ed a portarseli in commissariato per le
identificazioni.

tratto da: Hommodolars.org

Gio, 19/11/2009 – 17:27

Santiago del Cile - Compagno anarchico pestato dai vigilantes

Il 13 novembre un caro compagno anarchico cileno ha partecipato ad una manifestazione in pieno centro di Santiago, la manifestazione è stata subito dissolta. Ma in questa occasione i più attivi nella repressione sono stati i vigilantes di un centro commerciale, questi ultimi hanno preso di mira il nostro compagno e prima lo hanno scaraventato a terra e poi lo hanno pestato con calci e pugni sulla testa, al punto da dover essere sottoposto a sutura della ferita, con grande sanguinamento. Questo il racconto del compagno, al quale inviamo tutta la nostra solidarietà ribelle!

Gio, 19/11/2009 – 17:14
Lun, 11/12/2006 – 12:20
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