Le sinistre manovre dei governanti abruzzesi
Ancora una volta i governanti abruzzesi si
dimostrano per quello che sono.
La giunta di centro-sinistra al completo, dietro la
proposta di tre scaltri consiglieri (Ds, Margherita
SDI), ha approvato nella variazione del bilancio un emendamento che
prevedeva:
* uffici aggiuntivi per ogni gruppo;
* un portaborse in più per ogni Consigliere;
* un ufficio di "supporto" alla Presidenza (detto U.D.C. -
Ufficio di Diretta Collaborazione);
* un aumento di 1000-1500 euro "a titolo di rimborso spese e
rappresentanza" per ogni Consigliere.
Una manovrina da poco con un costo complessivo di 720 mila euro l'anno.
Il tutto mentre l'economia abruzzese si trova a dover soffrire una
situazione pessima: il debito
della sanità viene
riparato con l'aumento di IRAP e IRE (ex IRPEF) e, contemporaneamente, vengono
tagliati 1000 posti letto (pero ora); le industrie, sono quasi tutte in punto di morte,
nonostante la gioia dei politicanti difronte
alle telecamere; gli ex-LSU,
dopo aver lodato il nuovo governo nazionale, si ritrovano ancora una volta a minacciare
azioni eclatanti in attesa di una definitiva sistemazione.
Eppure i nostri furbi governanti non si lasciano sfuggire un errore così
grave e, appena arriva la bacchetta del Professor Prodi,
Del Turco convoca un vertice del centro-sinistra e tutti insieme,
proprio come quando l'hanno approvato, decidono di
chiederne la revoca
immediata.
In verità, spiegheranno poi, quasi
tutti avevano approvato senza conoscere
il contenuto di tale mendamento. Una vecchia favola (fin troppo giustificata)
che ricorda l'apporvazione della delibera
583.
Eppure, in questa piccola inversione di marcia, restano
illesi l'aumento dei portaborse e l'U.D.C. tanto amato da Del Turco.
CONTRIBUISCI A QUESTA FEATURE
inserisci direttamente link e altri materiali pertinenti
|