Chavez ha dalla sua parte tutti i settori popolari, più nelle campagne che nelle metropoli, e tutte quelle forze sociali che erano sempre rimaste escluse, o non erano sufficientemente rappresentate dal vecchio regime che crollò sotto il peso della corruzione, degli scandali e del Caracazo. Esattamente nel 1989, i settori popolari di Caracas e delle altre città, risposero con saccheggi e attaccando le banche, alla pretesa governativa di fare propri tutti i diktat dell'FMI. E' stata la prima rivolta di massa,aperta, illegale che bloccò repentinamente le fantasie fondomonetariste in questo paese, e non solo. Il prezzo che si pagò fu molto caro: migliaia di morti. Qui si incontrarono le forze e la capacità per respingere quel che, disgraziatamente, in Argentina divenne politica di Stato. E' da qui che si originò e prese forma una alleanza civico-militare che venne incubata all'interno delle fila militari -tra gli altri- da gente come Douglas Bravo. Da qui prende le mosse quella ribellione civico-militare, in cui confluivano praticamente tutte le sinistre, che nel 1992 portò Chavez alle porte del potere, senza però trapassarle. Furono necessari altri 6 anni, e la formazione di una grande alleanza politica, perché Chavez diventasse Presidente vincendo le elezioni alla grande. Il suo è un governo che ha rifiutato le privatizzazioni (in primis quella dell'industria petrolifera e del gas), che non favorisce affatto il capitale finanziario volatile, che ha preso posizione contro l' ALCA, che dà la priorità al pagamento del debito sociale arretrato con i salariati piuttosto che al rimborso del debito estero (comunque ancora non è stato insolvente). Chavez ha applicato politiche ispirate a Keynes, finalizzate a una spesa pubblica orientata a stimolare la domanda, e al potenziamento dell'istruzione pubblica e del sistema sanitario. Ha respinto finora la privatizzazione del sistema pensionistico. Insomma, sono politiche di una tranquilla sinistra che, alla luce dei tempi globalizzatori, viene dipinta come ingenua e demodé, però è temuta perché è un ostacolo ai desiderata in voga. Le teorie economiche e le ideologie consentite nello scenario contemporaneo non hanno mai digerito Chavez.
La nuova costituzione prevede la riduzione dell' orario di lavoro, i diritti per gli indigeni e per le donne, sanità ed educazione di livello universitario gratuite, aumento del salario minimo. Un articolo proibisce agli investitori esteri la possibilità di fare causa al Venezuela attraverso organismi internazionali come il WTO. Una misura approvata di recente assegna la proprietà delle aree urabane ai senzatetto che le occupano. E' stata introdotta una fondamentale riforma della proprietà terriera; sono stati finanziati numerosi progetti di sviluppo di comunità ecologiche; é stata promossa una riforma dell' istruzione che ha alfabetizzato oltre un milione di bambini e ha raddoppiato gli investimenti nell' educazione; ha regolato l' economia informale per ridurre l' insicurezza dei poveri; ha ottenuto un prezzo più equo per il petrolio attraverso l' OPEC aumentando significativamente le entrate pubbliche; ha sviluppato campagne internazionali contro il neo-liberismo; ha ridotto il tasso ufficiale di disoccupazione dal 18% al 13%; ha introdotto un programma di micro-credito su larga scala per i poveri e le donne; ha riformato il sistema fiscale riducendo fortemente l' evasione fiscale incrementando le entrate dello stato; ha diminuito la mortalità infantile dal 21% al 17%; ha tirplicato il numero dei corsi di alfabetizzazione per gli adulti; ha imposto che le imprese petrolifere rimangano per il 51% nelle mani dello stato venezuelano.
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