venerdì 24 ottobre ore 14.30 concentramento in piazza europa a cuneo. percorso manif sindacale: p.zza europa-p.zza galimberti-p.zza del municipio.
Questo è il testo del volantino che distribuiremo.
Oggi venerdì 24 ottobre siamo in piazza per la ricostituzione di uno spezzone anticapitalista, autorganizzato, ed autonomo che raccolga le realtà e le individualità non istituzionali della provincia di cuneo.
Siamo in piazza per far sentire il nostro grido di dissenso e la nostra critica feroce a tutto ciò che il governo Berlusconi-Bossi-Fini ha fatto e sta facendo contro lo stato sociale e contro la nostra libertà materiale e culturale.
Siamo in piazza per ribadire che i nostri diritti, che di volta in volta i vari governi sembrano volerci "concedere" o "negoziare", altro non sono se non il frutto delle lotte epocali, senza tregua e senza mediazioni, alle quali donne e uomini di ogni tempo hanno dedicato la loro vita, ed in quanto tali vanno difesi.
Non dimentichiamo e non dimenticheremo oggi i voltafaccia, in Italia ed in Europa, delle sinistre istituzionali e delle maggiori strutture sindacali, le cui "linee guida" hanno indubbiamente concorso alla precarizzazione continua dello stato sociale, dimostrandosi non molto lontane dalle concezioni liberiste, neocolonialiste ed imperialiste che dominano il nostro tempo. Inoltre, il continuo aumento delle politiche di controllo globale , dell'istillazione di paura nella popolazione, della repressione indiscriminata alle forme di dissenso sociale, è stato portato avanti indistintamente da tutti gli attori del "teatrino politico" locale e mondiale. Anche da quelli che alla bisogna sono pronti a fare "fronte comune". E' per noi un dolore sentirvi urlare cos? piano.
Non possiamo oggi fermare la nostra protesta al seppur gravissimo problema della previdenza. Non possiamo oggi non parlare di militarizzazione, o non ricordare l'assurdità della "fortezza europa", o dimenticarci che il nostro stato è all'interno di organizzazioni capitalistiche internazionali che straziano e sfruttano il mondo intero. Non possiamo pensare che il nemico sia solo Berlusconi o che l'obiettivo sia solo farlo cadere.
L'unica risposta, oggi come ieri, può solo partire dal basso, dalle strade, dalle scuole, dalle fabbriche, dagli spazi riconquistati di libertà. Può essere e dovrà essere una proposta basata sull'autogestione, sulla partecipazione uguale e collettiva, sull'autodeterminazione e sull'uscita a piè pari dal sistema capitalistico / mercantile / finanziario / militare globale. Questa risposta radicale passerà attraverso pratiche di autoproduzione, di riappropriazione e di esproprio, di costruzione di modelli di sviluppo sociale sostenibili, cooperativi, ecocompatibili , e che pongano al centro della questione l'uomo, non il capitale . Riteniamo che si debbano scalzare i tabù della politica "per bene" ed iniziare a richiedere veramente ciò che ci è dovuto, cioè TUTTO.
SCIOPERO GENERALIZZATO! RIAPPROPRIAMOCI DELLE NOSTRE VITE!
csoa babylon - kollettivo autonomo bra kollettivo durito racconigi
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