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In contatto con Baghdad (12)
by robdinz Saturday, Mar. 22, 2003 at 1:51 PM mail:

Telefonata delle 13.05

Sono finalmente tornato in contatto con l'"Andalus" Hotel.

Ho chiesto ripetutamente se qualcuno poteva inviarmi delle foro. Cosa complicata, perchè come posso sperimentare io, per più di 2/3 minuti la linea telefonica non "regge". Quindi le difficoltà di inviare per mail foto è altissima e vagamente frustrante.

Le bombe continuano a cadere ma non con la frequenza della notte e di questa mattina presto.
Sembrano concentrarsi sulla periferia est. "Solo" due esplosioni, comunque violentissime, nel centro di Baghdad, ornmai semidistrutto.

Negli ospedali i ricoverati (quelli "registrati")sono circa 350. Moltissimi i bambini.

Per le vittime ancora impossibile fare un conto. Si parla di 5/10 salme recuperate. Poi una ridda di voci che provoca un numero incontrollato ed incontrollabile di vittime.

La città tuttavia è sembrata rianimarsi un pò, se così si può dire, con un certo nuemro di iracheni che girano per la capitale in cerca di amicie parenti e per vedere di persona i danni devastanti provocati dai bombardamenti.

(Ho sentito con le mie orecchie il Tg2 delle 13.00 parlare di "numerosissimi rifugi per la popolazione".
Falso. Quelli che chiamano "rifugi", mi riferiscono che sono retrobottega di negozi e cantine protetti alla bella e meglio con sacchetti di sassi e sabbia.).

Molti hanno visto una aereo militare "piccolo" (probabilmente un caccia) colpito dalla contraerea irachena e precipitato sulla periferia ovest della capitale. I miei contatti NON l'hanno visto, ma riferiscono di aver parlato con molti cittadini che giurano di essere stati testimoni oculari dell'abbattimento.

Una bomba ha centrato il fiume Tigri, all'altezza dell'hotel "Palestine" alzando una colonna d'acqua di decine di metri.

Nessun negozio di alimentari è aperto, qualche tentativo di "borsa nera" da parte di persone che si muovono in macchina e si fermano per pochi minuti agli angoli delle strade.

Difficilissimo per gli operatori dell'informazione lavorare: appena i (pochi) soldati iracheni e la polizia (tanta e spesso in borghese) vedono una camera o una telecamera si buttano all'inseguimento per sequestrare i mezzi.

Mi dicono dell'enorme impressione che suscita l'immagine della città in fumo, sventrata nella sua parte centrale.

Qualcuno ora proverà a raggiungere di persona gli ospedali, magari facendosi dare un passaggio in una delle (rare) auto che attraversano la città. Anche se vogliono un sacco di soldi per portare chiunque.

Mi riferiscono infine che a Baghdad tutti danno Saddam vivo e vegeto e tutti sono preoccupatissimi per la sera di oggi dove -secondo voci che si accavallano - dovrebbe iniziare un bombardamento ancora più violento di quelli di ieri e stanotte.

Confermo che su alcune frequenze radio, in lingua araba, vengono letti messaggi, comunicati e bollettini falsi nei quali si afferma che l'esercito iracheno è capitolato per intero davanti alle truppe anglo-americane, che Saddam è morto e che l'Iraq sarà "liberato" entro pochi giorni.

A dopo

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