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REPRESSIONE |
03/11/2005 |
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L'altra faccia della repressione
E' ormai un trend in voga da un paio d'anni nelle istituzioni torinesi.
Comune, Provincia e Regione, indipendentemente dal colore politico del
loro governo sembrano fare a gara ad accaparrarsi il popolo giovane.
Si tratta di campagne
promozionali e piani triennali per i giovani, che, rispettivamente,
Comune e Provincia di Torino hanno deciso di mettere in piedi per dare
seguito alle richieste di spazi aggregativi e di socializzazione.
Prendono così vita nel 2003, spazi giovanili come El Barrio o l'Electronic Free
Lab. Il Comune, tramite il Vicesindaco Calgaro, sentenzia che gli
spazi in città non serve occuparli, ci sono già.
Parole pesanti, che come macigni si stanno concretizzando in questi
mesi di pulizia pre-olimpica. E' infatti in un quadro complesso che
vanno contestualizzate queste manovre istituzionali.
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TRENO AD ALTA VORACITA' |
31/10/2005 |
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NO TAV: blocchi ad oltranza!
"Questi son peggio dei tedeschi. E li paghiamo noi"
31 Ottobre. Una vecchina della valle
Straordinarie giornate di mobilitazione in Val Susa.
Migliaia di persone stanno dal 31 ottobre presidiando ad oltranza la zona di Mompantero, nella Valle di Susa, per impedire l'inizio dei sondaggi, che darebbe il via ai lavori di costruzione della Torino/Lione.
Ma già alle otto di domenica mattina un ingente spiegamento delle forze dell'ordine è intervenuto, cercando di sgomberare il variegato presidio popolare, composto dagli abitanti della valle, dalle aziende e dai lavoratori della zona in sciopero, dai movimenti contro l'alta velocità, dalle associazioni ambientaliste, dai sindaci dei paesi coinvolti nel progetto.
Le cariche violente degli sbirri non hanno risparmiato nessuno: sindaci e vigilesse, anziani e persone inermi che avevano semplicemente frapposto il proprio corpo alle camionette della polizia.
Con il buio poi, i tecnici LTF e la polizia sarebbero riusciti (secondo loro, e mooolto mediaticamente) a recintare i terreni. La lotta continua.
Minuto per minuto dal newswire
15 Novembre
13.50 --> WWF Italia: esiste un'alternativa più vantaggiosa
13.37 -->Mossa propagandistica a Bruxelles
09.15 -->Iniziati i sondaggi a Mompantero-ANSA
09.13 -->Aperto il cantiere di Mompantero-ANSA
07.31 -->Lettera aperta della FAI di Torino a Ferrentino, presidente della Comunità montana bassa Val Susa
::Radio2000BlackOut::audio-streaming-aggiornamenti
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CORTEO CONTRO LA REPRESSIONE |
17/10/2005 |
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Contro sgomberi e città galere
In una società in guerra stretta tra precarietà e paura, Torino sta
diventando un vero e proprio laboratorio di repressione, avanguardia di
quella militarizzazione della società in atto ovunque.
Ogni giorno, gli immigrati vengono rastrellati, internati, deportati; la
polizia spara nelle strade; gli stadi divengono campi di concentramento
per la domenica; i lavoratori, sfruttati, ricattati e gettati via dopo
l’uso; i territori e le popolazioni martoriati per progetti inutili e
nocivi come il TAV.
Su tutto, il tentativo di cancellare chi non si allinea, i recenti sgomberi
di Alcova e RRosalia, sono l’ultimo capitolo di una campagna di arresti,
denunce e attacchi polizieschi e fascisti,
contro gli spazi autogestiti e il “movimento antagonista”.
Nella democrazia totalitaria il dissenso diventa un “nemico interno” da
schiacciare.
Nessuna tregua contro guerra e repressione!
Per una città viva, libera e solidale. All’assalto dell’Olimpo!
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info
Sabato 22 ottobre 2005 corteo nazionale contro la repressione
concentramento ore 14:00 - Corso Giulio Cesare (Stazione Torino - Ceres)
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OCCUPAZIONI |
28/11/2005 |
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Crescono le occupazioni
ri-occupato
lo stabile sgomberato
pochi giorni prima, durante la pulizia olimpica.
Sono subito accorsi Digos, celere e pompieri e l'edificio è rimasto sotto
assedio per tutto il pomeriggio.
Nel pomeriggio dello stesso giorno con una manovra a sorpresa e' stato
occupato il Casotto Occupato in Via Modena.
Successivamente il 29 ottobre nasce Selva 21, nuova occupazione in via
bologna 21 e il 5 novembre e' la volta di Soap, spazio occupato a progetto
in via Saffi 15bis.
L'8 Novembre il casotto e il
Selva21
sono stati sgomberati. Il 9 è toccato al SOAP.
Ma l'esigenza di spazi non si riesce a fermare, ed ecco che il 24 novembre
viene
occupato un altro spazio ad uso abitativo. Con il susseguirsi degli
sgomberi nell'ultima anno infatti, l'esigenza ora è quella di trovare un
posto in cui stare, in cui vivere, cosa che gli amministratori delle città
stentano a capire.
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