vertici senza basi
Che abbiano capito che le scelte liberiste sancite nei loro trattati non riescono proprio a spacciarle come “riforme per i privilegiati cittadini dell’unione”, o che vogliano far ricorso a una qualche forma di scaramanzia, per non vedere fastosi sforzi trasformarsi in un nulla di fatto, gli incontri dei capi di stato e ministri vari, che si stanno svolgendo in questi giorni nel capoluogo partenopeo, sono stati preceduti da uno strano silenzio non solo mediatico.
Dal 1 al 3 dicembre i ministri degli esteri dei paesi del Mediterraneo si incontreranno per definire il progetto di creazione di una nuova area di libero scambio, a partire dal 2010, chiamato Euromed ovvero l'applicazione generalizzata delle ricette neoliberiste a tutti i paesi dell'area del mediterraneo allo scopo di rendere ancora più forte la competizione internazionale, aumentando, così, gli interessi dei padroni.
Il 28 e il 29 novembre si è invece tenuto a Napoli, il Conclave, il terzo appuntamento, dopo Salonicco e Roma , per la definizione di quella costituzione europea con la quale vogliono definitivamente assicurare a tutti i cittadini il futuro privo di diritti e garanzie sociali che sinora hanno propinato a dosi più o meno piccole nei singoli stati. Naturalmente proprio la presidenza italiana, ad un mese dalla scadenza del semestre, vorrebbe vedere questo come l’appuntamento conclusivo per sciogliere “quei due o tre nodi ancora insoluti” sulla costituzione e, allo stesso tempo, non vuole assumersi eventuali responsabilità nel caso di un pure probabile mancato accordo.
Con la scusa sempre mediaticamente valida del pericolo di un qualche 'attacco terroristico', questi se ne stanno ancora una volta nel chiuso di qualche stanza a decidere sulle vite e le sorti dei diritti di milioni di persone.
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