Manifestazione internazionale per la chiusura di Morini
Già nel 1964 il dr. James D. Gallagher, direttore della ricerca medica dei laboratori Lederle, dichiarava: "Gli studi su animali vengono effettuati per motivi legali e non per motivi scientifici. Il valore predittivo di questi studi per l'uomo è privo di significato - questo vuol dire che le nostre ricerche possono essere prive di significato" [Gallagher J.D. (1964) Journal of American Medical Association, 14/03/1964].
Il rinnovamento legislativo è però ostacolato dagli interessi delle grandi multinazionali del farmaco, che attraverso la mafia e la corruzione che da sempre li contraddistinguono (istituzioni, politici, baroni della ricerca, etc) gestiscono i sistemi sanitari nazionali.
In questo contesto si colloca l'allevamento Morini Stefano S.a.S. di S.Polo D'Enza (Reggio Emilia), che sin dal 1953 vende animali a laboratori farmacologici dove si pratica la vivisezione. In questo momento all'interno dell'allevamento Morini sono presenti più di 600 cani beagle e centinaia di topi, ratti, porcellini d'india, criceti e conigli.
Tra i clienti di Morini figurano i maggiori centri di ricerca italiani, ma anche laboratori in Francia, Spagna, Ungheria ed Israele. La loro attività è stata nominata spesso dai media dopo che un camion carico di cani beagle era stato fermato per una casualità nel maggio 2002 dalla polizia stradale. Lo stesso era risultato inadatto al trasporto dei cuccioli, e da quel momento diversi volontari hanno iniziato a presidiare l'allevamento cercando di segnalare i numeri di targa dei furgoni in modo da fermarli. Le inadempienze dell'allevamento non si sono limitate ai camion per il trasporto degli animali; sono state segnalate infatti diverse altre irregolarità, fra cui:
- la falsificazione dei libretti sanitari dei cuccioli (riguardo all'età e alle vaccinazioni);
- la mancata iscrizione all'anagrafe dei cuccioli;
- l'inceneritore di carcasse inadatto e quindi sequestrato;
- l'assenza di licenza specifica per l'allevamento di cani, presente invece per gli altri animali.
Morini doveva pagare diverse centinaia di euro di multe per le irregolarità. L'amministrazione di S.Polo d'Enza ha però deciso di non fare pagare nemmeno un centesimo all'allevamento.
Nonostante le irregolarità, le falsificazioni, le chiacchiere delle associazioni e le promesse mai mantenute dai politici, l'allevamento non ha ancora chiuso, ma DEVE chiudere e lo farà SOLO grazie all'impegno e alla determinazione di tutti noi.
Per sabato 15 novembre è stata indetta una manifestazione internazionale per l'immediata chiusura di questo lager per animali, nonostante la campagna mediatica condotta da politici locali, con l'appoggio di giornalisti che da tempo non perdono occasione per scrivere menzogne sul conto degli attivisti; menzogne diffuse nel tentativo di trasformare una questione etica in un problema di ordine pubblico, cosa di cui già il 5 novembre si è avuto un assaggio.
Appuntamento per le ore 14.00 in Piazza del Comune a San Paolo D'Enza (Reggio Emilia)
Per arrivarci sono previsti pullman dalle maggiori città italiane
Per favore, NON PORTARE CANI: il corteo sarà rumoroso, evita loro questo stress.
Scarica e diffondi il manifesto
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