Stessa spiaggia, stesso mare
La bonifica di Bagnoli continua a segnare il passo.
Dopo lo scandalo estivo delle spiagge contaminate da idrocarburi, l’ultimo rapporto ICRAM conferma l’inquinamento diffuso sul litorale marino da Coroglio a Bagnoli; anche il previsto smaltimento “temporaneo” delle scorie di bonifica a Formia viene rimesso in discussione da una mobilitazione delle popolazioni locali. Pericolose incertezze, che si estendono al processo di riqualificazione urbana. Recentemente politici ed industriali sono tornati a proporre sostanziali modifiche al Piano esecutivo, dall’inserimento di campi da golf nel previsto Parco Urbano alla costituzione di un polo alberghiero a Nisida; quasi facendosi interprete di queste aspirazioni, la BagnoliFutura ha riaperto il bando di concorso per il parco, dopo aver invalidato per un vizio di forma le proposte pervenute.
Uno scenario inquietante, quello disegnato negli ultimi dieci anni a Bagnoli, che ha visto l’espansione parallela di inefficienze pubbliche e manovre speculative, con la marginalizzazione degli strumenti urbanistici che avrebbero dovuto “disciplinare” gli interessi privati. Mentre la sinistra moderata e bassoliniana promuove l'urbanizzazione capitalista, cresce la protesta dal basso contro una riqualificazione urbana di Napoli e dell’area flegrea fondata sulla privatizzazione dei beni pubblici ed il consumo delle risorse naturali.
L’Assise Cittadina per Bagnoli, coordinamento di forze politiche di sinistra ed associazioni ambientaliste, invita alla mobilitazione ed organizza un'assemblea pubblica per il prossimo 5 dicembre.
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