Una Cassa per resistere
Un
concerto dopo mesi di quasi silenzio. Perche' in molti hanno pensato
che con la riapertura dei cancelli di Termini Imerese, la crisi della Fiat, oltre che dell'indotto, e il rischio che migliaia di operai restassero senza lavoro fosse sventato. In realta' lo stabilimento termitano ha ripreso il lavoro solo temporaneamente: a settembre la questine cassa integrazione e mobilita' si ripresentera' in tutta la sua imponenza.Durante il caldissimo inverno di Termini e'nata, a sostegno delle lotte degli operai, la Cassa di resistenza, con lo scopo di raccogliere fondi che servissero a finanziare le porteste dei lavoratori e a sostenere le famiglie piu' in difficolta'.
Dopo alcune iniziative nei mesi passati, la Cassa di Resistenza torna a far parlare di Termini Imerese e non solo e lo fa con un concerto, il primo a Palermo, della Banda Bassotti suportati da alcuni
gruppi locali. Il 12 giugno prossimo al alle lotte degli operai si uniranno le lotte dei precari e degli interinali siciliani. E la Cassa diventa comune. E' l'inizio di un sodalizio che unisce le forze e vuole combattere contro un sistema neo liberista che e' ormai arrivato al collasso e che di questo collasso vuole far pagare il prezzo ai lavoratori e ai disoccupati. Ulteriore passo nella lotta al precariato sotto qualsiasi forma si
presenti, dopo la May Day Parade, il concerto e' organizzato dal Ciss, csoa ExKarcere, l'associazione Radio aut, i Collettivi autonomi
stidenteschi e il CosKalab.
La
vertenza degli operai della Fiat
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