La guerra, e soprattutto questa guerra, spacciata come strumento ordinario d’intervento nelle questioni internazionali,è in realtà un mezzo per sottomettere popoli con diverse culture, i loro territori e le loro economie al sistema omologante del mercato globale.
Comunicato stampa :Coordinamento Zona Rossa
Mentre a decine di milioni i cittadini del pianeta dicono no alla guerra del petrolio,oggi 20 marzo 2003 alle ore 3,00 del mattino, sono iniziati i bombardamenti americani sul cielo di Baghdad; così, con il pretesto di eliminare Saddam,uno dei tanti dittatori della terra, ex collaboratore della CIA, i signori della guerra hanno iniziato l’ennesimo sterminio di un popolo, oggi quello iracheno. La guerra, e soprattutto questa guerra, spacciata come strumento ordinario d’intervento nelle questioni internazionali,è in realtà un mezzo per sottomettere popoli con diverse culture, i loro territori e le loro economie al sistema omologante del mercato globale. Ma noi , a milioni contro il volere di pochi, abbiamo detto e diciamo No. No a chi offre basi militari, vagoni ferroviari, aeroporti e infrastrutture ai seminatori di morte. Noi che siamo milioni diciamo No a chi, oggi al governo,viola la Costituzione e l’articolo 11 con il quale l’Italia ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali e di offesa alla libertà degli altri popoli. Ed oggi scenderemo tutti in piazza per costruire i mezzi per fermare la loro guerra. Il Coordinamento Zona Rossa aderisce ed invita tutti i cittadini alla manifestazione per la pace dell’uds a Siracusa sabato 22 marzo a Siracusa, e al corteo che si snoderà di fronte alla base militare americana di Sigonella domenica 23 marzo alle 11. Coordinamento Zona Rossa
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