per sostenere le ingenti spese legali
SOSTIENI GLI IMPUTATI
chi vuole può (specificando nella causale "processo 13 maggio 1999") versare una sottoscrizione libera per sostenere gli imputati nelle spese legali il numero del conto è ccp 27379502 intestato a Comunicazione Antagonista Via R. Giuliani, 364 50141 Firenze.
a seguire comunicato di solidarietà agli imputati dalla Confederazione COBAS
25 GIUGNO MOBILITAZIONE A SOSTEGNO DEGLI IMPUTATI SOTTO PROCESSO PER LO SCIOPERO - MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA NATO NEI BALCANI DEL 13.5.1999 -
La Confederazione COBAS parte attiva del movimento contro la guerra ed impegnata nelle scadenze di lotta internazionali del movimento contro la globalizzazione liberista (vertice di Montecatini di metà luglio, manifestazione ed incontro internazionale del 19/20 luglio 2003 a Genova a due anni dall'uccisione di Carlo Giuliani) fa
APPELLO A TUTTO IL MOVIMENTO PERCHE' SOSTENGA GLI IMPUTATI POLITICAMENTE E MATERIALMENTE
I FATTI Il 13 maggio 1999 lo sciopero delle organizzazioni di base fu un grande successo (a Firenze 3.000 in piazza). Lo sciopero dimostrò la possibilità di lottare contro la guerra dichiarata dalla NATO alla Jugoslavia, guerra sostenuta dal governo di allora, il centrosinistra guidato da D'Alema, e definita da CGIL-CISL-UIL "una contingente necessità". Sciopero e manifestazioni dimostrarono la crescita, nell'intero paese, della consapevolezza sull'assoluta infondatezza delle ragioni della guerra. A corteo concluso davanti al Consolato Americano partirono, senza preavviso, durissime cariche poliziesche: candelotti sparati ad altezza d'uomo, 5 manifestanti costretti alle cure ospedaliere, mentre tanti altri contusi evitarono gli ospedali. L'atteggiamento delle forze dell'ordine fu' conseguente alla circolare D'Alema-Iervolino ("perché non vengano tollerate manifestazioni contro basi militari e sedi governative"). Un paese in guerra adegua il comportamento della propria polizia alla situazione bellica. Partì una veemente campagna di stampa, costruita per buona parte sulle veline rilasciate dalla Questura, in cui si distinse ?Il Giornale?. Un video mostrò l'esatta dinamica delle cariche - video ripetutamente fatto vedere dalla trasmissione "Striscia la notizia", anche, strumentalmente, negli scorsi mesi per ricordare, durante la guerra all'Irak come si comportava il centrosinistra al governo. Alla campagna stampa seguirono perquisizioni, senza alcun esito, e 46 denunce utili a confezionare "un caso Firenze" con la tentata criminalizzazione delle strutture dell'autorganizzazione sociale. Oggi, a completamento delle cariche di allora, arriva il processo. I reati per cui si processa non hanno niente di eccezionale ("resistenza, violenza, lesioni a pubblico ufficiale, blocco stradale"), sono semplici specchietti per allodole. Il vero obbiettivo è quello di allontanare lavoratori, lavoratrici, disoccupate/i dalle esperienze di lotta, dalla partecipazione diretta alle mobilitazioni contro la guerra infinita. Il processo è politico, e non saranno gli imputati a doversi difendere: il disastro umano-ambientale (vi ricordate "gli effetti collaterali") nei Balcani è di fronte agli occhi di tutti. Così come il fallimento totale della presunta "guerra umanitaria", come le tante morti provocate dai proiettili all'uranio impoverito. E' la guerra NATO, il cui senso ed i cui esiti a 4 anni di distanza sono comprensibili per chiunque, a dover essere processata. L'AULA BUNKER E' UNA PROVOCAZIONE ULTERIORE, il suo utilizzo rappresenta solo la volontà, anche simbolica, di criminalizzazione.
LA SOLIDARIETA'
Rivolgiamo un pressante appello a tutti coloro che nei mesi scorsi hanno manifestato perché sostengano direttamente i processati del 13 maggio. Sostegno politico manifestando il giorno dell'apertura del processo (25 giugno) e facendo pervenire prese di posizione. Sostegno materiale con testimonianze e contributi per sostenere la difesa degli imputati
PRESIDIO ORE 9 DAVANTI ALL'AULA BUNKER DI SANTA VERDIANA
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