DISOBBEDIENTI: ARRESTI CONTRO I DIRITTI SOCIALI
Gli arresti domiciliari e i provvedimenti di restrizione della libertà nei confronti dei fratelli e delle sorelle del movimento dei/delle disobbedienti di Roma sono l’ennesimo gravissimo segnale della cultura repressiva applicata negli ultimi anni in Italia nei confronti dei movimenti per i diritti sociali. Lo sciopero e la disobbedienza degli autoferrotranvieri sono solo la punta dell’iceberg della rabbia sacrosanta di quella parte di popolazione sempre più precaria e senza diritti che la politica non rappresenta ormai da anni. Gli arresti di Roma, le denunce e i provvediementi restrittivi di Venezia, le minacce di sgombero degli appartamenti in autoassegnazione a Trieste, rappresentano il tentativo di un potere e di una politica incapaci e corrotti di arginare qualsiasi critica e opposizione reale al predominio dell’economia e del profitto sulle vite di uomini e donne: non a caso vengono colpite le eperienze romana di ACTIon e quella degli Invisibili a nordest, cioè quelle realtà che, al di fuori di logiche concertative e di compatibilità, stanno rivendicando in termini concreti il diritto alla casa, al reddito, alla dignità e alla felicità per tutti e tutte. Siamo stati a Roma il 4 ottobre a fianco degli arrestati. Ci saremo in futuro ovunque sarà necessario battersi per un’Europa e un pianeta dei diritti e senza guerre. La disobbedienza non si arresta!
Giovedì 15 gennaio alle ore 12 presidio di fronte al Tribunale di Trieste in solidarietà con gli arrestati e per denunciare le ripetute minacce di sgombero degli appartamenti ATER di via Battera ad opera del PM Federico Frezza.
Movimento dei/delle disobbedienti Sportelli degli Invisibili della Venezia Giulia
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