Pescatori di uomini
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In questi giorni -che in Sicilia sono arrivati circa mille profughi- naufraghi sbarcati lungo le coste di Lampedusa e Siracusa, dimostrazione del fallimento degli accordi e degli impegni delle autoritą libiche con il governo italiano- a Mazara del Vallo( Trapani) si č svolta una iniziativa politica di un certo interesse. Alcuni giovani mazaresi insieme a coetanei della comunitą islamica locale hanno voluto dedicare una due giorni di iniziative : controinformazione, estemporanea d'arte, concerto musicale per far riflettere su una questione umanitaria. Il nostro mare, il mare Mediterraneo, una volta'' mare nostrum'', che sin dall' antichitą č stato un mare di pace , culla della civiltą Occidentale( Mesopotamia)č diventato un immenso cimitero di esseri umani. UN cimitero d'acqua per tutti coloro che si avventurano in queste acque per mero istinto di sopravvivenza, per trovare un approdo dove poter almeno soddisfare i loro bisogni elementari:la vita, la fame , la sete. Da un po di tempo circolano voci che i pescatori di MAZARA quando tirano le reti non pescano solo pesci ma anche qualche corpo di qualche povero cristo che ora ha la sua tomba sotto le acque . Questo problema non puo rimanere nascosto nč essere sommerso dal silenzio assordante dell'indifferenza generale. Naturalmente sono necessari approfondimenti ed inchieste che necessitano il contributo di altre realta politiche e sociali del territorio cosi come l' importante testimoniaza dei pescatori della cittą. La pietra č stata lanciata vediamo chi la raccoglie.
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