Allor vedremo sorgere
il sol dell'avvenir,
in pace potrem vivere
e in libertą gioir.
Inno dei Treppieditiratori!
Ai gridi ed ai lamenti di noi, plebe tradita, la lega dei potenti si scosse impaurita e prenci e magistrati gridaron coi signori che siam degli inkazzati, dei rudi Treppieditiratori.
Deh, t'affretta a sorgere, o sol dell'avvenir, vivere vogliam liberi, non vogliam pił servir.
Folli non siam nč tristi, nč bruti, nč birbanti, ma siam degli anarchisti pel bene militanti; al berluscojon mirando, strugger cerchiam gli errori; perciņ ci han messo al bando col dirci malfattori.
Noi del lavor siam figli e, col lavor concordi, sfuggir vogliam gli artigli dei Berluskoni ingordi, che il pane han trafugato a noi lavoratori e poscia han proclamato che siam dei malfattori.
Natura, comun madre, a niun nega i suoi frutti e caste ingorde e ladre ruban quel che č di tutti. Che in comun si viva, si goda e si lavori: tal č l'aspettativa ch'abbiam noi Treppieditiratori.
Chi sparge l'impostura avvolto in nera veste, chi nega la Natura sfuggiam come la peste. Sprezziam gli dči del cielo e i falsi lor cultori; del ver squarciamo il velo: Perciņ siam Treppieditiratori.
Amor ritiene uniti gli affetti naturali e non domanda riti nč lacci coniugali. Noi dai profan mercati distor vogliam gli amori e sindaci e curati ci chiamano malfattori.
La Chiesa e lo Stato, l'ingorda borghesia contendono al Creato di libertą la via. Ma presto i dģ verranno che Papa e Berlusconi coi birri lor cadranno per man dei Treppieditiratori.
Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertą gioir.
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