NON E’ UNO SCHERZO: NELLE MANI DEI NO GLOBAL IL COMPUTER DI FIORDALISI NELLE MANI DEI NOGLOBAL, CHE, RISPETTOSI DELLA PRIVACY "SUA", LO RI-CONSEGNANO SUBITO AL TRIBUNALE...
Colpo di scena al processo no global a Cosenza. Se nell’udienza del 13 aprile il Pm Fiordalisi aveva minacciato di risequestrare i computer degli imputati a seguito della richiesta di inammissibilità delle prove di provenienza dai computer degli stessi, nella stessa notte del 13 mentre gli avvocati difensori visionavano l’ultimo materiale sequestrato dal PM Fiordalisi consegnato loro dalla segreteria del tribunale , veniva rinvenuto clamorosamente al loro interno copia dell’hard disk del computer dello stesso Fiordalisi. Gli avvocati difensori sbalorditi da tale ritrovamento , durante l’udienza del 14 aprile ri-consegnavano alla cancelleria del tribunale tale materiale ed avvertivano subito del ritrovamento sia la Presidente della Corte Maria A. Onorati che lo stesso Fiordalisi. Era successo che nel delirio informatico messo in atto dal PM Fiordalisi, nel tentare di mettere insieme l’enorme mole di materiale sequestrato nei computer degli imputati lo stesso Pm inavvertitamente vi inseriva il suo stesso hard disk. Questo fatto increscioso ma nel contempo divertente testimonia il totale stato di confusione che regna nel panorama probatorio presentato dal PM Fiordalisi. Dimostra anche come sia stata violata la privacy di tutti gli imputati in quanto gli hard disk degli imputati sono stati messi a disposizione del Tribunale nella loro interezza e non selezionando il materiale ritenuto “sovversivo”. Per fare una battuta possiamo dire che almeno in questa occasione c’è stata piena parità fra accusa e difesa, con la differenza che gli imputati rispettano la "privacy" più del loro inquisitore.
Cosenza Città Aperta
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