Comunicato dalla Statale, ateneo ribelle.
Ancora oggi continua l’occupazione dell’Ateneo ribelle della Statale, prosegue quindi l’apertura e l’autogestione di nuovi spazi culturali di conflitto, che si inseriscono portando un proprio contributo nelle battaglie che stanno portando avanti le varie università di Roma, Padova, Venezia,Bologna. Dichiariamo l’occupazione uno spazio aperto di intreccio e relazioni interessato a portare avanti un percorso politico insieme agli studenti, professori, ricercatori e la città intera; insieme alle moltitudini che contro la precarizzazione delle proprie vite il 25 ottobre hanno assediato il Parlamento. L’università Statale dopo 15 anni di calma occupa, si ribella e si radicalizza contro chi vuole ingabbiare sempre di più il diritto al sapere e alla ricerca, il diritto per tutti allo studio, alla casa, alla mobilità. L’università si ribella in questi giorni di ponte per costruire percorsi, mobilitazioni, eventi che proseguono a tempo indeterminato. Smentiamo che questa occupazione sia nata dall’esigenza di non interrompere le lezioni bensì è nata dal desiderio di costruire relazioni altre con studenti e ricercatori che vadano a confluire in percorsi radicali di opposizione al ddl Moratti. "Il nostro tempo è appena cominciato. Se non ora quando?" No Moratti. No Zecchino.
ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI DELLA STATALE OCCUPATA
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