Tutti i comunicati che sono riuscito a raccogliere. Se ne mancano aggiungeteli.
Massima solidarietà a tutti i compagni sardi indagati. Era da mettere in preventivo che si scatenasse questa "caccia alle streghe". Soprattutto con un governo di Centro Sinistra che fà di tutto per dimostrarsi più abile delle destre a gestire il potere ed a colpire chi "pensa fuori dal coro". PCL – sezione Lucca e Versilia
Firmate e diffondete il più possibile
10 arresti e 54 perquisizioni non fermeranno né la libertà di pensiero e di espressione politica né la lotta contro il colonialismo in Sardegna.
Gli arresti e le perquisizioni che hanno colpito pesantemente alcune componenti della sinistra anticolonialista sarda, il movimento indipendentista in generale e in maniera particolare l´organizzazione “A Manca pro s´Indipendentzia” sono un´insulto ai principi fondamentali della libertà di pensiero e di espressione e partecipazione politica. Si tratta infatti in tutti i casi di militanti che hanno sempre condotto la loro attività alla luce del sole denunciando pubblicamente i meccanismi con cui il colonialismo impoverisce la Sardegna e lo scandalo dell´occupazione militare che essa subisce. Nella maggior i compagni arrestati e le decine che hanno subito perquisizioni durate anche 14 ore sono persone che hanno sempre lottato a viso aperto nella scuola, fra i lavoratori, fra i disoccupati per difendere la lingua e la cultura sarda, per lottare contro le basi che devastano la nostra terra. Si tratta di compagni che hanno manifestato pubblicamente contro la guerra, per la solidarietà dei popoli oppressi, in favore dei diritti dei lavoratori e contro la globalizzazione imperialista, partecipando sempre al dibattito politico sardo e internazionale sul terreno dell´indipendentismo e dell´anticolonialismo di sinistra. Ci appelliamo a tutti i democratici, agli antifascisti, per fare in modo che a questo duro colpo segua una reazione decisa e ferma di solidarietà e di sdegno, capace di organizzare un fronte unico il più ampio possibile basato sul principio fondamentale del diritto alla partecipazione politica di tutti i cittadini. È infatti questo diritto fondamentale che viene violato con questa ondata di arresti, perquisizioni e sequestri ed è chiara la matrice politica dell´operazione di polizia tesa a sradicare dalle fondamenta qualunque cosa che in Sardegna “puzzi” di lotta di liberazione nazionale e sociale. Sulla base di un teorema noto con il nome di “Teorema Pisanu” si vuole fare credere che i militanti colpiti siano pericolosi terroristi e si usano le leggi speciali Reale-Cossiga (ancora in vigore) e le ultime, codine modifiche approvate con il cosiddetto “pacchetto Pisanu” per tentare di demolire una voce scomoda in Sardegna la quale non nasconde proprio nulla sotto la lotta dichiarata, aperta e pubblica per una Sardegna diversa. Abbiamo il dovere morale e politico di dare una risposta e di prendere una posizione netta su questo: il tentativo di creare divisioni e isolamenti deve essere rispedito al mittente sotto il segno dell´unità di tutti i democratici, degli antifascisti, degli indipendentisti, e di tutti i movimenti popolari progressisti in generale. Questo non è solo un attacco gravissimo ad A manca pro s´Indipendentzia, e agli altri militanti colpiti. Si tratta invece di un monito per tutti coloro che vogliono condurre l´attività politica in maniera non conformista: chi esce fuori dal solco verrà colpito duramente e criminalizzato. A questo tentativo bisogna rispondere uniti, perché su questa risposta grava la possibilità che in Sardegna cali un silenzio terrificante per i prossimi anni a venire dove nessuno si sentirà più libero di manifestare il proprio dissenso!
Le organizzazioni, i movimenti, le associazioni, gli individui firmatari di questo documento mettono a disposizione le loro energie e risorse per organizzare una forte risposta democratica a questo tentativo di criminalizzazione della attività politica in generale. La libertà di pensiero e di espressione politica non può essere processata!
Non passeranno!
SOTTOSCRIVONO:
A FORAS - Kasteddu Sardigna Ruja (Associazione die sardi emigrati)
iporto quanto inviato al Libero Battaglione dai dai compagni di trento : SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI DI A MANCA PRO S’INDIPENDENTZIA
La repressione di questi ultimi giorni contro aree di compagni del movimento indipendentista sardo che in particolare ha voluto colpire l’organizzazione di A Manca Pro S’Indipendentzia, deve trovare una ferma e ampia risposta da parte di tutti i sinceri democratici, dei comunisti e dei lavoratori più coscienti e combattivi.
Si tratta di un grave atto che in generale è volto ad attaccare ulteriormente la libertà di opposizione e di organizzazione e che in particolare cerca di impedire che la lotta per l’indipendenza del popolo sardo possa coniugarsi con l’orizzonte internazionalista della prospettiva di una federazione di stati socialisti dell’Europa del Sud.
È evidente che questo attacco trova la sua spiegazione nella preoccupazione crescente della corrotta e parassitaria classe dominante, asservita al capitale finanziario ed industriale ‘nazionale’ ed ‘internazionale’, di fronte alla possibilità dello sviluppo di una vasta lotta politica e sociale per una società fondata su rapporti di produzione e di proprietà collettivi, su una reale democrazia e partecipazione dei lavoratori e su una politica di pace e coesistenza pacifica.
Chi aveva votato contro Berlusconi ritenendo che un governo di centro-sinistra si sarebbe fatto maggiormente garante delle regole democratiche più elementari deve fare oggi i conti con una realtà ben diversa. Centro-destra e centro-sinistra competono per spartirsi lo Stato, gli spazi di potere e la gestione dei flussi della spesa pubblica, ma si rivelano pienamente intercambiabili sul piano dell’attacco alle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori, sul versante della politica guerrafondaia contro i popoli oppressi -dall’Irak all’Afghanistan- e sul terreno di una crescente fascistizzazione dello stato.
I compagni di A Manca devono tornare subito in libertà al loro posto di lotta all’interno del movimento comunista sardo e del movimento del proletariato internazionale.
Collettivo Comunista Gramsci
Redazione MaoismoNepal 11 luglio 2006 All'alba gli sbirri hanno arrestato Marco D. nostro carissimo amico e fan, insieme ad altri compagni di Sassari e Nuoro, in seguito all'ennesima buffonata guidata dalla direzione distrettuale antiterrorismo della procura di Cagliari. Il Libero Battaglione è vicino a Marco, PierFranco, Massimo, Alessandro e agli altri colpiti dalla repressione bastarda di questo stato. Pieno è il nostro appoggio e la nostra solidarietà in questo momento difficilissimo per loro e per le loro famiglie. LIBERI TUTTI E SUBITO! Libero Battaglione
SOLIDARIETA’ CON GLI INDIPENDENTISTI ARRESTATI DI “A MANCA PRO S’INDIPENDENTZIA”
Sardigna Natzione Indipendentzia, esprime tutta la sua solidarietà con gli indipendentisti arrestati di “a Manca pro s’Indipendentzia” e con tutta l’organizzazione indipendentista.
SNI, dalle relazioni che intercorrono con a M.pro I. e dall’aver partecipato al loro primo congresso nazionale è certa che i suoi militanti siano estranei ai fatti che vengono loro addebitati.
In varie occasioni di confronto con a Manca, infatti, abbiamo avuto occasione di convenire che:
-La lotta di liberazione nazionale, la si fa alla luce del sole, e che le nostre uniche armi sono la giustezza delle nostre rivendicazioni e la determinazione con cui portiamo avanti la lotta; che non siamo ne separatisti ne secessionisti siamo degli indipendentisti che non vogliono separare la Sardegna dall’Italia ma la vogliono liberare, pacificamente, dalla sudditanza che ci sta imponendo lo stato italiano, nostro ultimo conquistatore.
-La questione sarda è una questione politica e politicamente deve essere risolta.
Come metodo di lotta abbiamo comunemente deciso di, non cadere nella trappola di farci coinvolgere in inutili azioni bombarole, di non fare mai questo favore allo stato italiano, di non dare occasione per criminalizzarci e costringere, invece, lo stato e i suoi apparati a dare delle risposte con gli strumenti della politica e del confronto non con quelli della polizia e della galera.
In quanto ai vari pacchi-bomba e tutta roba che non c’entra niente con l’indipendentismo, fa parte anch’essa della nostra colonizzazione che è anche politica, noi continueremo a preferire i candelotti di pace, ai candelotti di dinamite, sono più difficili da disinnescare, esplodono nelle coscienze e sono molto più devastanti, per il colonialismo italiano.
Un augurio sincero ai patrioti arrestati di a Manca perché siano rimessi immediatamente in libertà, abbiamo ancora tanti candelotti di pace da innescare assieme ed abbiamo un progetto importante da portare avanti, quello di un fronte unico dell’indipendentismo, i sardi lo aspettano è nostro dovere farlo.
NUORO 12/07/06 il COORDINATORE NAZIONALE (Sardigna Natzione)
Bustianu Cumpostu
Siamo disponibili a dare supporto a qualsiasi cosa si organizzi. Chi vuole chiamarci ha il nostro numero e/o sa come trovarci.
Quello che è successo è vergognoso e non si può stare in silenzio e fermi aspettando che arrestino anche noi! (Credo Istituzione Antagonista – gruppo rap) Sassari, 12/07/2006
Comunicato stampa
Oggetto: solidarietà agli indagati e agli arrestati in Sardegna nell’operazione “Arcadia”
La chiamano “operazione arcadia”, che sa molto di film poliziesco e così appariva Sassari ieri mattina: elicotteri, perquisizioni a tappeto, dieci arresti, la città blindata. Indagati ed in manette quei compagni e compagne che hanno sempre svolto la loro azione politica pubblicamente ed alla luce del sole. Indagati ed in manette, con accuse pesantissime, basate sul metodo delle intercettazioni oggi messo in discussione persino da chi sta al potere, e con il quale si pensa di poter avallare l’arresto e l’inquisizione di un numero elevatissimo di persone. A giustificare tutto questo una serie di frasi sconnesse e piuttosto dubbie, nonché estrapolate dal contesto delle conversazioni (vedi quelle pubblicate sull’unione sarda), quasi cucite a dovere per poter giustificare ad ogni costo il teorema Pisanu e l’enorme spesa che questo teorema ha significato nel corso degli ultimi anni in Sardegna: miliardi sottratti ai contribuenti e spesi in intercettazioni, pedinamenti, dispiego di forze dell’ordine in una terra che di tutt’altro aveva bisogno…e soprattutto al fine di dare corpo alla famosa formula dell’eversione sarda di Pisanu diventata quasi un grottesco ritornello. Un teorema che tra i vari obiettivi ha quello specifico di zittire il reale malcontento popolare dovuto alla drammatica situazione sarda colpendo ora nello specifico una organizzazione come A Manca pro s’indipendentzia che di quel malcontento si è fatta portatrice. La diversità di analisi e prospettive non ci ha impedito in numerose occasioni di condividere una militanza che ci ha visto spesso protestare insieme per i diritti degli studenti, dei migranti, e dei lavoratori, contro la guerra e le basi militari e contro lo sfruttamento coloniale della Sardegna. Per questo ci sentiamo solidali con i compagni e le compagne arrestate e inquisiti/e, vittime di una azione repressiva talmente ampia e fumosa da provocare in noi un senso di indignazione ma non di impotenza. In attesa di avere notizie più precise auspichiamo l’immediato rilascio di tutti gli arrestati.
Massimo Mele (MOS), Paolo Giuliani, Collettivo Femminista Andala, S’Iscola Sarda. SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI DI A MANCA PRO S’INDIPENDENTZIA SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI DI A MANCA PRO S’INDIPENDENTZIA
La repressione di questi ultimi giorni contro aree di compagni del movimento indipendentista sardo che in particolare ha voluto colpire l’organizzazione di A Manca Pro S’Indipendentzia, deve trovare una ferma e ampia risposta da parte di tutti i sinceri democratici, dei comunisti e dei lavoratori più coscienti e combattivi. Si tratta di un grave atto che in generale è volto ad attaccare ulteriormente la libertà di opposizione e di organizzazione e che in particolare cerca di impedire che la lotta per l’indipendenza del popolo sardo possa coniugarsi con l’orizzonte internazionalista della prospettiva di una federazione di stati socialisti dell’Europa del Sud. È evidente che questo attacco trova la sua spiegazione nella preoccupazione crescente della corrotta e parassitaria classe dominante, asservita al capitale finanziario ed industriale ‘nazionale’ ed ‘internazionale’, di fronte alla possibilità dello sviluppo di una vasta lotta politica e sociale per una società fondata su rapporti di produzione e di proprietà collettivi, su una reale democrazia e partecipazione dei lavoratori e su una politica di pace e coesistenza pacifica. Chi aveva votato contro Berlusconi ritenendo che un governo di centro-sinistra si sarebbe fatto maggiormente garante delle regole democratiche più elementari deve fare oggi i conti con una realtà ben diversa. Centro-destra e centro-sinistra competono per spartirsi lo Stato, gli spazi di potere e la gestione dei flussi della spesa pubblica, ma si rivelano pienamente intercambiabili sul piano dell’attacco alle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori, sul versante della politica guerrafondaia contro i popoli oppressi -dall’Irak all’Afghanistan- e sul terreno di una crescente fascistizzazione dello stato. I compagni di A Manca devono tornare subito in libertà al loro posto di lotta all’interno del movimento comunista sardo e del movimento del proletariato internazionale.
Collettivo Comunista Gramsci Redazione MaoismoNepal Sardegna libera - Liberi Tutti Sardegna libera
54 perquisizioni, 44 indagati e 10 arresti sono le spaventose cifre dell’operazione repressiva che ha colpito i compagni indipendentisti sardi di Sassari e Nuoro all’alba dell’11 luglio. L’ accusa è di essere gli artefici di una trentina di azioni dirette rivendicate dalle sigle O.I.R. (organizzazione indipendentista rivoluzionaria) e N.P.C. (nucleo proletari per il comunismo), la più eclatante fu la bomba alla villa di Berlusconi nei giorni che riceveva Blair a porto rotondo. L’obbiettivo è quello di distruggere un’intera area politico/culturale attraverso l’utilizzo del noto articolo 270 (associazione sovversiva) potenziato dal pacchetto Pisanu durante lo scorso governo. Lo abbiamo visto usare ripetutamente negli ultimi anni per permettere lunghe e punitive carcerazioni preventive ai danni di decine di compagni e avere la sua consacrazione dal tribunale di Pisa nel cosiddetto processo per le C.O.R. con condanne fino a sei anni. Da più di quattro mesi stiamo lottando per la liberazione dei 25 antifascisti arresati l’11 marzo 2006 a Milano. La battaglia di libertà che abbiamo aperto per la loro vicenda ci unisce ai compagni sardi, perché siamo di fronte a delle trasformazioni rapide e feroci dell’apparato repressivo e della gestione del dissenso. Carcerazioni preventive di massa, l’uso di reati come quelli associativi, di devastazione e saccheggio permettono richieste e condanne di pene esemplari: Chiediamo la liberazione di tutti i compagni sardi e l’abolizione del 270. La solidarietà è un arma. La resistenza non si arresta. Liberi tutti Tottus a Fora!
Officina della Resistenza Sociale, Milano navigli Antifascisti No alla repressione Associazione Solidarietà Proletaria 12-7-2006
Il governo del circo Prodi all’attacco contro i comunisti indipendentisti sardi, per portare avanti la linea di repressione preventiva della banda Berlusconi!
A fianco dei compagni indipendentisti sardi di A’Manca Pro S’Indipendentzia perseguitati ed arrestati.
Ieri un’ennesima operazione repressiva è stata sferrata contro il movimento indipendentista sardo. A farne le spese questa volta sono stati 54 compagni dell’organizzazione comunista e indipendentista sarda A’Manca Pro S’Indipendentzia. Tra tutti i compagni inquisiti e perquisiti con la solita accusa di associazione sovversiva (art. cp 270bis) architettata dalla Procura Distrettuale di Cagliari e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione di Di Gennaro, 10 dirigenti dell’organizzazione sono stati arrestati perché ritenuti, responsabili di una serie di azioni dinamitarde verificatesi in questi ultimi anni in Sardegna.
La tattica della “guerra al terrorismo” adottata dagli stati in questi anni, compresa, alla grande, quella dello strato italiano, si conferma sempre più una formula politico-militare che i gruppi imperialisti borghesi hanno adottato per mettere fuori gioco gli oppositori politici. Innumerevoli sono in questi anni nel mondo, in Europa e in Italia le operazioni repressive preventive e controrivoluzionarie. Ricordiamo i casi recenti in Belgio dei compagni del DHKC sotto processo perché denunciavano la politica fascista e torturatrice dello Stato turco; pensiamo ai processi e agli arresti in Francia e Spagna dei compagni spagnoli del Pce(r) e a quelli della Frazione Ottobre; pensiamo all’inchiesta Giovagnoli della Procura di Bologna in combutta con la magistratura francese contro i compagni del (n) PCI e dei CARC; pensiamo al blitz del 1° aprile 2004 contro i compagni del Campo antimperialista e ai due compagni del DHKC ancora in carcere preventivo in Italia; pensiamo al lungo elenco d’inchieste giudiziarie con intercettazioni telefoniche e ambientali, con perquisizioni, sequestri e arresti avvenuti in questi anni nel nostro paese contro tante altre organizzazioni comuniste, anarchiche, antimperialiste e antifasciste. E poi c’è tutto il capitolo delle fasulle inchieste giudiziarie per terrorismo contro i numerosi esponenti politici e religiosi della comunità arabo-islamica in Italia, che ha fatto scoprire in modo eclatante di quali violazioni dei diritti politici, civili e umani sono capaci le autorità politiche e istituzionali borghesi del nostro paese. Il caso di Abu Omar e i voli CIA si commentano da soli.
Il blitz poliziesco dell’11 luglio scattato in varie città della Sardegna, il cui mandante è il governo Prodi appoggiato dalla banda Berlusconi, a dimostrazione della loro comune linea antiproletaria e controrivoluzionaria, ha voluto colpire un’organizzazione indipendentista e comunista, che nella sua attività politica di anni, contribuiva significativamente con la denuncia delle condizioni di sfruttamento umano ed ambientale della Sardegna, a mettere in discussione il potere dei gruppi imperialisti, che sappiamo in quella regione non sono solo prettamente italiani, ma sono quelli dei gruppi USA, quelli Sionisti, europei e del Vaticano.
Mentre Padoa Schippa con carta bianca sta mettendo su l’ennesima finanziaria antipopolare di lacrime e sangue, i neoministri degli interno e della giustizia Amato e Mastella (noti succhia sangue del proletariato) si incaricano di fare piazza pulita dell’opposizione politica e sociale. Come i loro predecessori Pisanu e Castelli, i due attuali capi dei centri di repressione preventiva e dei tribunali politici, si sono presi l’incarico di perseguitare e imprigionare chiunque sia, o è sospettato d’essere, alla testa dei centri d’organizzazione e d’avanguardia della lotta di emancipazione della classe operaia, o semplicemente alla testa dei centri per la difesa e miglioramento dei diritti dei lavoratori e di tutto il proletariato.
L’offensiva repressiva della borghesia, che non lesina mezzi illegale nel portare avanti la sua guerra sporca e di sterminio contro le masse che si ribellano e in particolare contro chi si pone alla loro testa, conduce giorno dopo giorno ad un rinfoltimento delle fila dei prigionieri nelle carceri imperialiste. Occorre per questo rafforzare la solidarietà di classe e porre con forza la necessità di rivendicare uno status dei prigionieri politici con lo scopo di mettere in risalto la natura della facciata democratica del sistema politico ed economico imperialista e capitalista. Ancora di più occorre sviluppare con tenacia un fronte ampio di tutte le organizzazioni rivoluzionarie e democratiche per lottare e resistere contro la repressione della borghesia imperialista.
Libertà per i compagni di A’Manca Pro S’Indipendentzia! Solidarietà ai compagni indipendentisti sardi perseguitati! Libertà per tutti i prigionieri politici!
SOLIDARIETA' Il circolo Fraria esprime piena solidarietà a tutte le compagne e a tutti i compagni perquisite/i arrestate/i e nello specifico ai militanti di A Manca Pro S'Indipendentzia così duramente colpiti da questa ennesima ondata della manovra repressiva che da anni impesta la nostra terra sarda con i suoi insulsi atti e con i suoi sgherri e che cerca di mettere a tacere la ferma avversione di tutte/i coloro che quotidianamente prendono posizione contro questo stato repressivo e colonialista. Ma questi vigliacchi non hanno fatto i conti con il fatto che la lotta anti-coloniale ha nell'isola ampie e solide radici e che i loro continui attacchi non fanno che chiarire, se ancora per qualcuno ve ne fosse bisogno, la natura infame del potere dello stato italiano sotto qualsiasi bandiera di governo, nonchè consolidare il vincolo di solidarietà tra tutte/i coloro che da questo vengono colpite/i. Rafforziamo la nostra presenza nelle vie e nelle piazze per far sentire la nostra voce ai compagni e alle compagne colpiti/e
TUTTE LIBERE E TUTTI LIBERI! GHERRA A S'ISTADU!
FRARIA
Cari compagni, intervengo per comunicare la mia adesione personale e quella di tutto il Circolo di cui sono segretario, alla petizione da voi redatta. Esprimo piena solidarietà ai compagni oggetto dell'"operazione spettacolo" di questi giorni la cui contemporaneità con le mobilitazioni nazionale contro il rifinanziamento delle operazioni militari in Afghanistan è quanto meno sospetta. Come Circolo ci rendiamo pienamente disponibili ad un lavoro sia di sensibilizzazione che di iniziativa politica.
Gianni Fresu, Comitato politico nazionale PRC. Circolo Antonio Gramsci PRC Cagliari Sui giornali di oggi anche la solidarietà e la richiesta di scarcerazione da parte del PRC di Nuoro
Solidarietá SARDIGNA : UN’ORGANIZZAZIONE POLITICA, PUBBLICA E DEMOCRATICA, VITTIMA DELLA RIPRESSIONE DELLO STATO ITALIANO
Questo 11 di luglio, durante una grande operazione poliziesca, piu di una cinquantina di militanti dell’organizzazione patriottica di sinistra, a Manca Pro S’indipendentzia, sono stati presi a bersaglio. Una decina di loro sono attualmente incarcerati. Si ha utilizato dei mezzi repressivi notevoli nell’quadro d’una procedura giudiziaria «promosso, costituito, organizzato, diretto e finanziato o comunque partecipato ad un'associazione sovversiva, finalizzata al compimento di atti di violenza, con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, nonchè attività di propaganda ed apologia sovversiva».
Lo stato italiano ha fatto uso d’una situazione di completa euforia nazionale conseguente alla coppa del mondo di calcio, per falsificare grossolanamente la realtà. Con solo scopo di attacare dirrettamente la sinistra patriottica sarda, lo stato italiano se l’è presa con la M.P.I organizzazione publica è democratica come se fusse uno dei gruppuscoli radicali chè hanno commesso degli attentati in 2002.
Non hé coincidenza questa repressione dall momento che sola un’organizzazione anticolonialista ed anticapitalista puo organizzare le resistenze popolare in Sardegna, principalmente contro la presenza militare nordamericana.
Ogni democratico e progressista si deve sentire commosso dalla sorte dei militanti della Manca Pro S’indipendentzia. E il suo dovere di protestare con forza presso gli rappresentanti dello stato italiano. A Manca Naziunale s’indigna nel vedere tradita la giustizia da uno stato italiano fascisteggiante, e richiede la liberazione subita dei militanti della Manca Pro S’indipendentzia incarcerati.
MANCA NAZIUNALE
--------------------------------------------------------------------------------
SARDAIGNE : UNE ORGANISATION POLITIQUE PUBLIQUE ET DEMOCRATIQUE VICTIME DE LA REEPRESSION DE L’ETAT ITALIEN
Ce 11 juillet, lors d’une vaste opération policière, plus d’une cinquantaine de militants de l’organisation patriotique de gauche ‘A Manca Pro s’Indipendentzia ( M.P.I ) ont été ciblés, dont une dizaine sont aujourd’hui incarcérés. Des moyens répressifs considérables ont été mobilisés dans le cadre d’une procédure judiciaire pour « Promotion, constitution, organisation, directe et financière, ou plus généralement participation à une association subversive, mise en œuvre pour réaliser des actes de violences, ayant pour but des menées terroristes ou une remise en cause de l’ordre démocratique, et à défaut une activité de propagande et d’apologie subversive ».
Profitant d’un contexte d’euphorie nationale centrée sur la coupe du monde de football, l’Etat italien a effectué un montage grossier pour attaquer frontalement la gauche patriotique sarde, en faisant l’amalgame entre groupuscules radicaux ayant commis des attentats en 2002 et a M.P.I, organisation publique et démocratique.
Cette répression contre les patriotes de gauche ne doit rien au hasard, seule une organisation ayant un discours anti-colonialiste et anti-capitaliste clair est en capacité aujourd’hui d’organiser les résistances populaires en Sardaigne, y compris contre la présence militaire nord-américaine.
Le sort fait aux militant(e)s d’A Manca Pro s’Indipendentzia, ne doit laisser aucun démocrate et progressiste indifférent, dont le devoir est d’adresser les plus vives protestations auprès des représentations de l’Etat italien. A Manca Naziunale s’indigne de l’arbitraire judiciaire fascisant de l’Etat Italien et demande la libération immédiate des militant(e)s d’a M.P.I incarcérés.
> FAX du CONSULAT D'ITALIE A BASTIA : 04 95 32 56 72 Esprimiamo solidarietà per i compagni di Pisa, Milano, Sardi e torinesi Sardegna libera - Liberi Tutti
54 perquisizioni, 44 indagati e 10 arresti sono le spaventose cifre dell’operazione repressiva che ha colpito i compagni indipendentisti sardi di Sassari e Nuoro all’alba dell’11 luglio. L’ accusa è di essere gli artefici di una trentina di azioni dirette rivendicate dalle sigle O.I.R. (organizzazione indipendentista rivoluzionaria) e N.P.C. (nucleo proletari per il comunismo), la più eclatante fu la bomba alla villa di Berlusconi nei giorni che riceveva Blair a porto rotondo. L’obiettivo è quello di distruggere un’intera area politico/culturale attraverso l’utilizzo del noto articolo 270 (associazione sovversiva) potenziato dal pacchetto Pisanu durante lo scorso governo. Lo abbiamo visto usare ripetutamente negli ultimi anni per permettere lunghe e punitive carcerazioni preventive ai danni di decine di compagni e avere la sua consacrazione dal tribunale di Pisa nel cosiddetto processo per le C.O.R. con condanne fino a sei anni. Da più di quattro mesi chiediamo la liberazione dei 25 antifascisti arrestati l’11 marzo 2006 a Milano ed accusati di devastazione. A Torino il 27/06 si è aperto il processo per devastazione nei confronti degli antifascisti che un anno prima scesero in piazza per rispondere ad un attacco fascista ai danni di alcuni abitanti di squat. Quotidiani come La Stampa continuano a pubblicare le veline della questura ai danni dei compagni che portano avanti le lotte contro i CPT, contro la repressione in ogni sua forma, che si muovono per la riappropriazione di spazi, e che per questi motivi vengono indicati dai giornali con tanto di uso dei nomi come "bombaroli" pericolosi. Siamo di fronte a delle trasformazioni rapide e feroci dell’apparato repressivo e della gestione del dissenso. Carcerazioni preventive di massa, l’uso di reati come quelli associativi, di devastazione e saccheggio permettono richieste e condanne a pene esemplari. Chiediamo la liberazione di tutte/i i compagni e l’abolizione del 270. L'antifascismo non si processa. La resistenza non si arresta. Liberi tutti
La Reggia - Torino http://www.ecn.org/reggia
Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC) Via Tanaro 7 – 20128 Milano - Tel 02/26306454 resistenza@carc.it http://www.carc.it Direzione Nazionale
Comunicato del 12 luglio 2006
SOLIDARIETA’ CON I COMPAGNI SARDI DI A’ MANCA PRO S’INDIPENDENTZIA!
Martedì 11 luglio l’ennesima operazione di “rastrellamento” della magistratura italiana ai danni, questa volta, dei compagni indipendentisti sardi. 54 perquisizioni, 45 indagati, 10 arresti immediati con l’accusa, anche per loro, di 270 bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo).
Continuano senza posa le azioni repressive nei confronti di comunisti, antimperialisti, antifascisti e indipendentisti. Mentre a Milano va in onda la farsa del processo contro gli antifascisti milanesi, da quattro mesi in galera, per aver giustamente manifestato contro la parata fascista dell’11 marzo e mentre il tristemente famoso giudice Giovagnoli cerca di rinviare a giudizio i compagni del (n)PCI e dei CARC per associazione sovversiva, la magistratura a soldo dei politici scatena l’ennesima operazione repressiva per fermare l’impegno politico dei comunisti indipendentisti sardi.
Il nuovo governo di “sinistra” ha appena cominciato il suo mandato ed esprime già con chiarezza la sua ferma intenzione di mettere in atto quello che noi abbiamo sempre chiamato “il programma comune della borghesia”: attacco ai diritti e alle conquiste delle masse popolari, partecipazione alle guerre imperialiste, repressione delle avanguardie di lotta.
Attraverso la guerra per bande tra fazioni della borghesia vengono a galla solo parte dei crimini che essa vorrebbe tenere segreti alle masse e che confermano l’impunità che la borghesia asseconda ai suoi esponenti; l’impunità per i suoi furti ai danni delle masse (Vittorio Emanuele, un esempio per tutti, ma possiamo aggiungere Moggi, Fiorani, ecc.), i suoi soprusi (intercettazioni illegali e continue in Italia come negli USA), i suoi crimini (es. uccisioni e torture di Abu Graib e il rapimento di Abu Omar, vedi l’ennesimo scandalo del SISMI). La borghesia dimostra ancora una volta che le sue leggi “democratiche” sono solo una facciata e che quando diventano un vincolo o un ostacolo per la sua libertà di manovra e per i suoi affari, le può tranquillamente violare. La borghesia per imporre il suo dominio sulle masse popolari di tutto il mondo deve sempre più ricorrere alla coercizione, al terrore e alla violenza e per questo ricorre ad attività illecite e ad apparati clandestini.
Guerre di occupazione, bombardamenti di popolazioni inermi, rapimenti illegali, torture, costruzioni di Lager all’estero (Guantanamo) e sul nostro territorio (CPT), questa è la politica portata avanti dalla borghesia imperialista attraverso i suoi governi di destra e di sinistra in Italia e nel resto del mondo. La borghesia per portare avanti questa guerra di sterminio deve bloccare, zittire, incarcerare in tutti i modi le voci di dissenso che si innalzano sempre più forte in tutte le parti del mondo.
Sono voci che, al di là di come si esprimono, di come prendono forma, dicono tutte la stessa cosa: “Basta con il potere della borghesia. Vogliamo un mondo di giustizia, pace e libertà”. Per questo temono la rinascita del movimento comunista nel mondo. Temono che i comunisti raccolgano questo unico grido e lo trasformino in lotta per il socialismo. Temono una nuova Resistenza. L’attacco ai compagni comunisti sardi di A’ MANCA PRO S’INDIPENDENTZIA si inserisce quindi in un progetto più generale di cercare di fermare e ostacolare lo sviluppo e la riorganizzazione dei comunisti, nel tentativo (vano) di ostacolare la rinascita del movimento comunista che sta avanzando in tutto il mondo.
Invitiamo tutte le forze democratiche e progressiste, i militanti e gli iscritti delle associazioni e dei partiti democratici a non stare a guardare, a non appoggiare con il loro silenzio l’avanzamento della guerra e della repressione, ma a lottare con decisione contro ogni forma di fascismo che si sta ripresentando e rafforzando.
Invitiamo in particolare i compagni del PRC, del PDCI a prendere posizione contro queste misure repressive avallate anche dal loro governo e a sostenere chi lotta, come loro, per un mondo migliore, per il socialismo.
Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai compagni indipendentisti sardi, a tutti i comunisti, antimperialisti, antifascisti colpiti dalla borghesia! Esprimiamo a tutte le masse popolari sfruttate, denigrate e colpite anch’esse dalla repressione la nostra vicinanza.
Invitiamo tutti i comunisti, i sinceri democratici, i progressisti a inviare solidarietà e a sviluppare iniziative concrete di solidarietà ai compagni sardi e a tutti i compagni colpiti dalla repressione!
Costruiamo un fronte comune di solidarietà e di lotta contro la repressione!
solidarietá Esprimiamo massima solidarieta' ai compagni sardi colpiti dall'ennesimo provvedimento repressivo. Ci rendiamo disponibili per qualsiasi iniziativa. Compagne e compagni di Pisa.
Spazio Antagonista Newroz - Pisa
Il circolo “28 de Abrili” intende esprimere la sua assoluta e incondizionata solidarietà ai compagni-patrioti di a Manca pro s’Indipendentzia arrestati, all’intera organizzazione e alle svariate decine di perquisiti appartenenti a diverse realtà antagoniste sarde.
Per via dei rapporti politici esistenti con a Manca pro s’Indipendentzia, il circolo “28 de Abrili” esprime la ferma convinzione e consapevolezza dell’estraneità del movimento in questione e dei suoi dirigenti e militanti arrestati agli atti incriminati, essendo la volontà comune a entrambe le forze quella di lavorare alla luce del sole col popolo lavoratore sardo, nel popolo lavoratore sardo e per il popolo lavoratore sardo per il conseguimento della sua piena emancipazione nazionale e sociale.
Ciò che invece risulta evidente in questa emblematica operazione di repressione politica è la volontà da parte dello stato imperialista italiano di criminalizzare, stroncare e schiacciare sul nascere qualsivoglia fenomeno di lotta indipendentista, progressiva e rivoluzionaria che miri alla costruzione di un modello di società radicalmente alternativo rispetto a quello impostoci dal capitalismo colonialista d’oltremare.
I suddetti arresti e perquisizioni sono pertanto avvenimenti da cui ogni patriota, ogni comunista e ogni rivoluzionario deve sentirsi direttamente colpito e la mobilitazione per la liberazione di questi nostri fratelli e sorelle incarcerati deve da ora in avanti essere una delle principali parole d’ordine della nostra militanza e lotta politica.
CONTRA DE SA REPRESSIONI: LIBERTADI PO IS PATRIOTUS!
Casteddu, 13 de su Mesi ‘e Arjolas de su 2006
Tzirculu Comunista Natzionalitariu “28 de Abrili” po s’Indipendentzia, sa Democratzia direta e su Sotzialismu
una ennesima operazione politica contro una organizzazione conflittuale La Rete dei Comunisti esprime la sua piena solidarietà ai militanti della sinistra patriottica sarda colpiti da assurdi provvedimenti restrittivi che, lungi dal voler considerare responsabilità concrete, effettive e personali in specifici atti delittuosi intende colpire un movimento di lotta che in questi anni ha saputo rilanciare la mobilitazione in Sardegna da un punto di vista di classe, anticolonialista e internazionalista, sempre legalmente e alla luce del sole. Con assurdi strumenti legislativi inventati ad hoc per affrontare una emergenza che sembra non avere mai fine, la magistratura, su input esplicito delle autorità politico e dei gruppi di potere, intende colpire le idee e i programmi politici di quelle organizzazioni e di quei singoli militanti che non intendono piegarsi rispetto all'ordine di cose esistenti. La difesa dei compagni e delle compagne colpite, in Sardegna come a Milano, a Roma e in qualsiasi altro territorio dello Stato italiano e non solo, non rappresenta soltanto un dovere morale e etico nei confronti dei compagni delle singole organizzazioni prese di mira dalla repressione, ma anche uno strumento di generalizzazione di una campagna per la difesa e per il rilancio delle libertà politiche e civili che in questo paese, sull'onda del rafforzamento del ruolo imperialista dello Stato Italiano all'interno del costituendo Polo europeo, stanno subendo una continua quanto accelerata limitazione. La Rete dei Comunisti invita tutte le organizzazioni, le forze politiche e i singoli militanti, in Italia e in Sardegna, ad esprimere la propria solidarietà all'organizzazione "A manca pro s'indipendentzia", e a sviluppare una vasta campagna affinchè venga respinto al mittento il teorema politico alla base dell'operazione giudiziaria realizzata dalla magistratura.
Roma, 13 - 7 - 2006
per la rete dei comunisti Il dipartimento relazioni internazionali http://www.contropiano.org
Solidarietà con "A Manca" Care compagne e compagni, oggi alla conferenza dei giovani comunisti di Quartu e Monserrato abbiamo votato alla unanimità una mozione di solidarietà con "A Manca" e contro la repressione. La lotta di classe e dei lavoratori non può e non deve essere fermata dalla repressione poliziesca. Lavoreremo nei prossimi giorni e nei prossimi mesi nei sit-in, nelle manifestazioni, nei nostri luoghi di lavoro e di studio, perché ciò non accada più e si ponga un muro contro la criminalizzazione del dissenso. Enrico Lobina Coordinamento Nazionale Giovani Comunisti
SOLIDARIETA'
E' partita in questi giorni la solita campagna estiva contro l'opposizione politica e sociale. Anche gli autori di queste squallide manovre sono sempre gli stessi inquisitori nostrani, P.M. De Angelis, ucci ucci UCIGOS etc... Questa volta nel mirino è finita l'organizzazione A Manca Pro S'Indipendentzia, si tratta chiaramente di una rappresaglia per ciò che i compagni hanno sempre pubblicamente sostenuto. L'assemblea Kontra s'istadu e sa repressioni esprime solidarietà attiva a tutt* gli inquisit*, perquisit*, indagat*, arrestat*.
TERRORISTA E' LO STATO LIBERI/E TUTTI/E
Solidarietà ai militanti sardi arrestati e perquisiti dal network antagonista torinese LE IDEE NON SI INGABBIANO
CSOA ASKATASUNA CSA MURAZZI COLLETTIVO UNIVERSITARIO AUTONOMO
In generale hanno espresso solidarietá (sucaramente ne dimentichiamo qualcuno): Libero battaglione (Nuoro) A Foras – Atòbiu casteddayu contras a s'ocupadura militari de sa Sardinnya Sardigna Natzione Indipendentzia Collettivo Femminista Andala S'Iscola Sarda Massimo Mele (Mos) Associazione Don Chisciotte Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo (CARC) Collettivo Comunista Gramsci (Trento) Officina della Resistenza Sociale, Milano navigli Antifascisti (O.R.So) Associazione Solidarietà Proletaria Assemblea kontra s'istadu e sa repressioni Fraria Circolo Prc Gramsci (Cagliari) PRC Nuoro Manca Naziunale (Corsica) Batasuna (Euskadi) Sardigna Ruja (Associazione dei sardi emigrati) Spazio Antagonista Newroz - Pisa La Reggia - Torino Tzirculu Comunista Natzionalitariu “28 de Abrili” rete dei comunisti - dipartimento relazioni internazionali Lotta Unità novara-operaia Enrico Lobina - Coordinamento Nazionale Giovani Comunisti CSOA ASKATASUNA CSA MURAZZI COLLETTIVO UNIVERSITARIO AUTONOMO
oltre a numerosissimi singoli
Invitiamo tutti quanti a colmare I buchi e a divulgare il piú possible l´appuntamento a Cagliari per il Sit-in davanti al carcere
|