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La P2 non è un dentifricio
by Maurizio Chierici Wednesday, Nov. 08, 2006 at 4:41 PM mail:

Bisogna ammetterlo: Licio Gelli ha sempre ragione.

L' Italia commemora con puntuale devozione gli anniversari che ne hanno inquietato la storia, ma i 25 anni della scoperta della P2 non li ha ricordati nessuno. Nessun giornale, tantomeno la Tv. Ogni sera il passato rimescola antiche emozioni. Documentari in bianco e nero sulle manovre segrete di Hitler, Mussolini e Stalin. Parlano i testimoni della commissione Mytrokin alla ricerca dei rubli d'oro che avrebbero inondato la nostra politica per rovesciare equilibri e speranze. Sapere va bene, ma sapere tutto. Invece sopravvivono segreti che non è possibile sciogliere. Sulle trame che hanno cambiato il paese dei nostri giorni, silenzio. Gelli deve esserne orgoglioso. Negli anni settanta il maestro della P2 rilasciava interviste fondamentali al Corriere della Sera. Riassumo: una volta rimesso in ordine il paese, nessuno ricorderà in quale modo abbiamo cambiato la costituzione. Dovranno solo obbedire.. Trent'anni dopo Tina Anselmi intravede le mani della loggia negli intrighi dei servizi segreti che spiano Prodi, la moglie e altri protagonisti non graditi ai fratelli deviati. La vecchia signora ha guidato - anni ottanta - la Commissione Parlamentare incaricata di sfogliare i peccati dei 900 iscritti alla setta incappucciata. L'hanno trascinata da un tribunale all'altro per purgare la verginità infangata dall'inchiesta voluta dal presidente Pertini. Rivelazioni che hanno sconvolto gli equilibri politici, Forlani ha lasciato il governo.. E i governi del tempo si sono subito dimenticati di lei. Solo Flaminio Piccoli una volta è scoppiato < lanciando anatemi contro gli iscritti >, ma Egidio Carenini, vice segretario amministrativo della Democrazia Cristiana, (uno dei 900 ), e il segretario della Dc di Livorno Giampiero del Gamba ( altro dei 900 ), gli trasmettono l'avvertimento mafioso del Venerabile il quale conserva nell'archivio dei ricatti la ricevuta di due miliardi versati al partito, Piccoli segretario. Il povero deputato trentino deve acquietarsi. L' Italia in cui sono cresciuti i ragazzi del 2000 andava così.
Adesso l'Anselmi rilancia l'allarme. E chi le dà retta ? I ragazzi non sanno chi è Gelli. Confondono la P2 con un dentifricio o una pistola. Non se n'è più parlato anche quando era doveroso parlarne. E chi c'era, e sa, sta perdendo la memoria come previsto. A Concita de Gregorio il Venerabile risponde con ironia, Repubblica di tre anni fa: nessuno si è pentito, solo il ripudio di un adepto, ma era il più debole. Parole da ultima cena, eppure per Gelli and company il pasto continua. perché tutti rispettano il silenzio promesso quando li ha passati a fil di spada nella cerimonia del giuramento. Ancora quella vecchia storia… ! Si infastidiscono, sorridono, alzano le spalle. L'onorevole Cicchitto ( tesserato fra i 900 ) continua ad arrfabiarsi.
< Torna il partito anti P2, c'è lo stesso clima di veleni >, titolo del Corriere una domenica fa. Roberto Zuccolini raccoglie, imparzialità professionale, le parole dell'Ansemi e di chi non è d'accordo. Per Rino Formica, antico ministro socialista,< la situazione storica e politica era un'altra cosa. Dietro il progetto della P2 c'era un'idea precisa dell' Italia, e un raccordo di forze attorno a un personaggio che aveva un valore politico limitato. Basta leggere il suo manifesto, cosi detto programma di rinascita nazionale >. Lo conferma Massimo Teodori, ex radicale e membro della Commissione che indagava. < Mi pare si faccia uso troppo disinvolto della categoria P2, ideologizzando un fenomeno specifico di una stagione determinata >. Hanno ragione, non siamo più gli stessi: l'< idea precisa > ha cambiato il paese come aveva previsto Gelli.
L' Italia che le elezioni hanno bocciato cinque mesi fa, nei cinque anni del governo Berlusconi si è ispirata al < Piano di Rinascita Democratica > elaborato dal gran maestro. Come fanno notare Formica, Teodori e la folla degli altri, il Piano Rinascita ne ha stimolato il cambiamento Tanto per rinfrescare le memorie assopite, ecco le ipotesi di Gelli. Ordine giudiziario: si entra nella magistratura attraverso esami psico attitudinali preliminari e corsi di aggiornamento per determinare le promozioni. Il ministro di grazia e giustizia è responsabile verso il parlamento sull'operato dei pubblici ministeri. Riforma del Consiglio Superiore della Magistratura: separazione delle carriere requirenti e giudicanti: Ol pubblico ministero non può diventare giudice. Gelli, l'onorevole Pecorella, l'ex ministro Castelli hanno fatto lo stesso sogno. Modifica della costituzione: il governo deve avere la possibilità di mobilitare le forze dell'ordine per ripulire il paese dai teppisti ordinari e pseudo politici e dalle relative centrali direttive. Calderoli e gli altri costituzionalisti della val Brembana sono stati illuminati dalla stessa idea. Il capo del governo deve essere indicato dalle camere, non più dal capo dello stato. Per non parlare della riforma delle leggi elettorali e della nuova informazione che abolisce il monopolio Rai. < Fatto >, risponderebbe Berlusconi con uno spot Tv. Senza spiegare come c'è riuscito per non suscitare perplessità.
Sull'adesione alla P2, Berlusconi si è difeso con qualche bugia. Ha risposto alla commissione Anselmi di essersi iscritto per dare una mano all'amico Roberto Gervaso: voleva essere promosso dal Resto dal Carlino al Corriere della Sera, poveretto, non ci riusciva. Poco raccomandato. Con Berlusconi incappucciato sarebbe stato facile. Non è proprio andata così. Lo stesso Gervaso fa capire con innocenza che la storia è diversa. E' appena uscito ultimo libro, < Ve la racconto io >, naturalmente Mondatori. Raccoglie i personaggi incontrati nella vita. Ha conosciuto a Berlusconi una sera a cena., il 20 marzo 1976. Per il Cavaliere non erano tempi facili anche se nuovi amici annunciavano di volergli aprire le porte del paradiso. Lo andavano a trovare a Milano: il giornalista Pecorelli ( P2 ), assassinato mentre stava per pubblicare un dossier su Andreotti; Ortolani ( tra i fondatori della P2 ) e una fila di signori vicini alla loggia segreta. Nel parcheggio seminterrato di uno studio televisivo condominiale, Berlusconi distribuiva via cavo programmini Tv, gadgets promozionali per attirare compratori nei palazzi semivuoti della Milano 2 sdegnata dai milanesi per le nebbie dell'Idroscalo. Insomma, la sua Edilnord aveva problemi per caso risolti nel 1978 dopo l'abbraccio a Gelli.. Li vende per 33 miliardi all'Ente Nazionale Previdenza e Asistenza Medici, presidente Ferruccio De Lorenzo, regolarmente P2 e padre del ministro liberale che finirà in galera..Una montagna di denaro in quegli anni. Lo spinge a tentare la speculazione Olbia 2 ( tanto per non sbagliare numero ) associato ad un imprenditore moralmente chiacchierato: Flavio Carboni, amico del boss della banda della Magliana Ernesto Diotallevi socio in affari col cassiere di Cosa Nostra Pippo Calò. Ma anche vicino a Francesco Pazienza, spia esterna ( insomma Betulla ) del Sismi, un. faccendiere che ha accompagnato Roberto Calvi ( presidente Banco Ambrosiano, sempre P2 ) nel viaggio a Londra senza ritorno. Impiccato con rituale massonico al Ponte dei Frati Neri.
Nel suo libro Gervaso ( P2 ) racconta come ha conosciuto il Berlusconi 1976. Aveva invitato a cena < quattro amici, fra cui Gustavo Selva, ( P2 ) direttore del Gr2 e Gian Caro Elia Valori ( espulso dalla P2: secondo leggende argentine per uno scontro con Gelli alla corte di Peron ). Si va a tavola alle nove di sera. Nezzora prima < Giancarlo telefona per chiedermi se possa portare un amico, appena giunto da Milano >. Arriva con Berlusconi. < Per tutta la durata della cena, Berlusconi col quale alla fine ci diamo del tu – ‘ Chiamami Silvio ‘, ‘ Chiamami Roberto' - tiene banco parlando non solo del suo presente e del suo passato, ma anche, anzi, soprattutto del suo futuro >. Per Gervaso è < una specie di Vesuvio in eruzione, una pila atomica, un infernale computer, che da solo si interroga, da solo si risponde, sommergendoci di dati, date, statistiche. Ha una gran voglia di vivere e una, ancora più grande, di fare e sbalordire >. Ritratto perfetto. Salda l'amicizia che oggi prospera. Con altre cene in casa Gervaso: Berlusconi, Confalonieri e Andreotti. Sempre ospiti di un signore che per frequentazioni non sembra alla deriva come lo descrive il Cavaliere. Filo diretto con Gelli al quale si rivolge proprio per sbarcare in via Solferino. Berlusconi è ancora fratello piccolo, meglio implorare il Venerabile: < Caro Licio, al Corriere stanno succedendo cose molto gravi. Il Barba ( l'editore Angelo Rizzoli ) a dispetto dei tuoi discorsi, ha imposto a Di Bella ( direttore P2 ) l'assunzione di quelli che sono, forse, i due radical-chic più rappresentativi della nostra cultura: Enzo Siciliano e Alberto Arbasino. Io, caro Licio, a questo punto non capisco più niente. Ho il timore che il Barba ci stia prendendo tutti per i fondelli. Dice una cosa e fa l'opposto. E' bene che tutti capiscano che blandire i nemici non serve a niente. Restano nemici. Bisogna premiare gli amici. Oggi Di Bella parlerà della mia collaborazione con Tassan Din ( amministratore delegato della Rcs-Corriere, duramente P2). Vedi di fare, se puoi, una telefonata a Tassan Din affinché non mi metta i bastoni tra le ruote. Ti abbraccio. Tuo Roberto >. Il quale viene assunto e tra i primi articoli scrive doverosamente un ritratto del Venerabile: ringraziamenti commossi. La sua impresa avventurosa è l'intervista ad Anastasio Somoza, dittatore del Nicaragua che i sandinisti stavano per rovesciare. A noi giornalisti normali era impedito salire la collina di Managua dove il dittatore sopravviveva chiuso in un bunker. Gervaso arriva, si lamenta per il viaggio < che non finisce mai >, parla con Somoza e riparte. Ne ricava un articolo divertente divertente nel quale morte e miseria restano nello sfondo come cotillon. Come c'è arrivato ? Una spiegazione arriva dal girotondo dei capitali del Banco Ambrosiano di Calvi. Poco prima d'essere < giustiziato > a Londra con i debiti alla gola, il banchiere si era rivolto al palazzinaro romano Mario Genghini ( P2 ), dc conservatore e amico di Ortolani, spalla di Gelli. Gli chiede di presentargli Somoza: vuol trasformare Managua in territorio off shore, come Nassau, Bahamas, e altri paradisi finanziari. Nasce l'Ambrosiano Group Banco Comercial Mangua il quale pretende subito da Calvi < prestiti per sostenere la guerra contro il comunismo >. Con questo viatico Gervaso parte per il Nicaragua.
Oggi Gelli è un signore che si gode la vecchiaia. Il tribunale lo ha giudicato per la strage della stazione di Bologna. Ha appoggiato e fatto affari e rappresentato come diplomatico dagli incarichi speciali i generali argentini che hanno assassinato 30 mila persone, rubato e venduto i loro bambini. E' scappato all'estero tingendosi i baffi. Un invito ai ragazzi che non sanno della P2. Frugate sotto i silenzi della storia ufficiale per decidere se l'inquietudine di Tina Anselmi è giustificata e chi sono i < nemici > che spaventano Gervaso.

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...per saperne di piu'... b. Wednesday, Nov. 08, 2006 at 5:31 PM
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