Repubblica Dominicana: 8 morti durante due giorni di scioperi
Sarebbero almeno otto i morti e parecchie le decine di feriti provocati da incidenti tra manifestanti e polizia nel corso delle 48 ore di sciopero generale proclamate mercoledì e giovedì (28 e 29 Gennaio) contro la politica economica del governo di Santo Domingo. Il bilancio, fornito dal Coordinamento delle organizzazioni popolari (Cop), tra i promotori della protesta, parla anche di circa 300 arresti effettuati dalle forze dell’ordine in diverse località del Paese. Cinque vittime sono state registrate a Santiago, La Romana e Nagua, mentre altre tre persone sono morte rispettivamente nella capitale Santo Domingo a Bonao e San Francisco de Macorís. Ramon Perez Figuereo, uno dei leader del Cop, ha accusato le forze dell’ordine di aver fatto un “uso indiscriminato della violenza” ma la polizia ha replicato che si è trattato solo di interventi volti a sedare “sporadiche proteste”. Sta di fatto che quasi tutte le attività commerciali e amministrative sono rimaste paralizzate a causa dell’astensione dal lavoro indetta per sollecitare il Partito rivoluzionario dominicano (Prd), schieramento del presidente Hipólito Mejía, a ridurre i prezzi dei generi di prima necessità, aumentati di quasi il triplo negli ultimi mesi, del combustibile e dei servizi elettrici e di trasporto. L’opposizione ha chiesto anche l’aumento dei salari di base e degli stipendi dei dipendenti statali.
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