Folate d'ottimismo sul Medio Oriente
In queste ultime settimane un'ondata di ottimismo sta invadendo i media mainstream e l'immagine che ci arriva del Medio Oriente è quella di un'area gaia ridente e prossima alla pace. Ma le cose non stanno proprio così. In attesa di conoscere l'esito del prossimo incontro tra Sharon e il neo-presidente Abu Mazen a Sharm-el-Sheihk - il primo tra un primo ministro israeliano e un presidente palestinese dopo il summit di Camp David dell'estate del 2000 - Sharon mostra "segni di buona volontà" annunciando il ritiro graduale da cinque città della West Bank e la liberazione di alcune centinaia di prigionieri palestinesi, già prossimi alla scarcerazione.
Nei Territori, però, la situazione non cambia. Mentre continua la costruzione del Muro dell'Apartheid in West Bank e le azioni nonviolente della popolazione palestinese e dei volontari internazionali, nella Striscia di Gaza continuano le chiusure e le incursioni da parte dell'esercito israeliano e i coloni di Gaza continuano ad opporsi al piano di evacuazione proposto da Sharon e chiedono che sia indetto un referendum. Intanto, è ancora rinchiuso nel carcere di Maasiyahu in Israele Patrick, l'attivista dell'ISM arrestato nelle scorse settimane durante un'azione nonviolenta di attivisti
israeliani e internazionali nel villaggio palestinese di Biddu. All'ordine di espulsione notificato a Patrick si è opposto il suo avvocato israeliano, che contesta alle autorità israeliane la pratica delle espulsioni indiscriminate nei confronti di diverse centinaia di attivisti internazionali, al fine di impedire con metodi illegittimi le legittime proteste a favore dei diritti del popolo palestinese. A questo proposito l'avvocato di Patrick chiede a tutti coloro che sono stati espulsi dal 2002 ad oggi di fornire i propri dati, al fine di poter impugnare la famigerata "lista nera" alla prossima udienza.
In Italia infine, mentre sono in programmazione nei cinema due egregi film/documentari che raccontano pezzi del conflitto israelo-palestinese, "Private" (Saverio Costanzo) e "Il Muro" (Simone Billat), al Senato lo scorso 2 febbraio è stato approvato il disegno di legge n. 3181 per la ratifica del "memorandum d'intesa" tra Italia ed Israele in materia di cooperazione militare.
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