Difendi, Riprendi, Estendi Rebeldìa!
Il 30 maggio veniva occupato a Pisa un magazzino di proprietà dell'università utilizzato come discarica e abbandonato in condizioni di estremo degrado.
Per 52 giorni lo spazio si è riempito di vita con dibattiti, feste, proiezioni di film, incontri, concerti, cene sociali.
Per il 26 era fissata la giornata di inaugurazione del posto con la presentazione dei progetti che dovevano essere avviati da settembre: un ambulatorio per migranti, uno sportello per il diritto alla casa, un media center, la realizzazione di diversi documentari video, l'hacklab.
Ma sabato 19 luglio, nel cinquantaduesimo giorno di occupazione, la polizia ha sgomberato e messo sotto sequestro il posto. Alle 6:30 hanno sfondato il cancello, identificato i dieci occupanti che dormivano dentro, li hanno portati in questura, schedati e rilasciati due ore dopo. Tutto cio' che era dentro il capannone sequestrato: computer, impianti stereo, e la cassa. Insieme ai 10 occupanti sono state denunciate altre 6 persone.
La risposta non si è fatta attendere: il giorno seguente si è svolta una movimentata conferenza stampa in cui i disobbedienti hanno annunciato che Rebeldia non e' una storia finita, un presidio nel pomeriggio, domenica un'azione al rettorato durante la quale i manifestanti sono stati accolti da un servizio d'ordine formato dalla Digos particolarmente aggressivo, che aveva di fatto preso possesso del rettorato.
Il 22 e' stato rioccupato lo stabile per alcune ore [foto]. La Digos ha fatto una violenta irruzione, pistole alla mano, durante la quale sono stati dati schiaffi verso due mediattivisti che avevano in mano la telecamera e filmavano cio' che accadeva, e solo dopo una trattativa con il questore, grazie alla presenza di due parlamentari, si e' riuscita a svolgere la conferenza stampa che ha annunciato iniziative e azioni per settembre.
Alle 16 denuncie per l'occupazione se ne sono aggiunte altre 17 per la violazione dei sigilli durante la rioccupazione, tra i denunciati risultano i due parlamentari presenti e alcune persone gia' denunciate al momento dello sgombero.
Solidarieta' a Rebeldìa è stata espressa da tutte le aree del movimento nella costa tirrenica: S.A. Newroz, Coll. No Background, Cobas Pisa, Antimperialisti Pisa, CSOA SARS, CSOA Godzilla, GC Livorno, Prog. Comunista Coll. Versilia, GC Versilia, Coordinamento Anarchici Libertari
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