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VIVISEZIONE |
10/23/2003 |
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Chiudere Morini
INTRODUZIONE
L'allevamento Morini Stefano S.a.S. di S.Polo D'enza (Reggio Emilia) vende animali sia a privati che a laboratori farmacologici dove si pratica la vivisezione. Morini produce inoltre mangimi e segatura per i laboratori.
Dal 1953 Morini è complice della tortura di animali nei laboratori.
Dentro Morini sono attualmente presenti più di 600 beagle e centinaia di
topi, ratti, porcellini d'india, criceti e conigli. Questo allevamento
esiste dal 1953 ed è da diversi anni di proprietà di Giovanna Soprani
moglie del defunto Stefano Morini, gestito da lei e dalle sue figlie Marta
e Rita Morini.
Tra i clienti di Morini figurano i maggiori centri di ricerca italiani, ma
anche laboratori in Francia, Spagna, Ungheria ed Israele.
La loro attività è stata nominata spesso dai media dopo che un camion
carico di cani beagle era stato fermato per una casualità nel maggio 2002 dalla polizia stradale. Lo stesso era risultato inadatto al trasporto dei cuccioli e da quel momento volontari hanno iniziato a presidiare
l'allevamento cercando di segnalare i numeri di targa dei furgoni in modo
da fermarli. La precarietà dell'allevamento però non si è limitata solo ai
camion per il trasporto di animali infatti sono state segnalate diverse
irregolarità fra cui:
- la falsificazione dei libretti sanitari dei cuccioli (riguardo all'età e
alle vaccinazioni);- la mancata iscrizione all'anagrafe dei cuccioli;
- l'inceneritore di carcasse inadatto e quindi sequestrato;
- l'assenza di licenza specifica per l'allevamento di cani, presente
invece per gli altri animali.
Morini doveva pagare diverse centinaia di euro di multe per le
irregolarità. L'amministrazione di S.Polo d'Enza ha però deciso di non
fare pagare nemmeno un centesimo all'allevamento.
Nonostante le irregolarità, le falsificazioni, le chiacchiere delle
associazioni e le promesse mai mantenute dai politici l'allevamento non ha ancora chiuso, ma DEVE chiudere e lo farà SOLO grazie all'impegno e alla determinazione di tutti noi. Prendiamo in mano la situazione ed agiamo!
[MOBILITAZIONI] [Processo a Davide] [Aggressione al San Polo] [Resoconto manifestazione del 15]
Leggi l'intera feature nella categoria ecologie
FOTOGRAFIE da Oltre la specie
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2 AGOSTO |
31/07/2003 |
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Bologna. Per non dimenticare - 2 agosto -
2 agosto:
anche quest'anno bologna si mobilita nonostante il clima pesante che si respira attorno a questa giornata di memoria storica.
In piazza i familiari delle vittime, i bolognesi, il movimento, ma anche la
madre di Carlo giuliani.
è in arrivo il due agosto. E puntuale arriva da un lato lo sciacallaggio delle
autorità che approfittano di quest'ultimo appuntamento prima
delle ferie per fare la faccia di circostanza, ma dall'altro altrettanto puntuali ci sono i bolognesi che anche grazie all'associazione delle vittime non dimenticano e che nonostante il sole e la calura marceranno ancora una volta fino in stazione con la rabbia di ritrovarsi in mano come ogni anno le solite mezze verità,con la storia del proprio paese che nessuno riesce a
ricostruirte del tutto,con la certezza che le stragi e i morti in piazza, bologna, brescia, milano e anche genova sono legate da un unico filo. Nero. Nero perché fascista e che sia ben chiaro.
Video da Teleimmagini tasto di dx salva con nome
La strage del 2 agosto
Misteri d'italia.com
Le stragi del 1980
L'associazione delle vittime della strage di Bologna
Comitato Verita e Giustizia per Genova
Comitato Carlo Giuliani
Quel giorno a Bologna....
RASSEGNA STAMPA
unita'
corriere
repubblica
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11 LUGLIO: CRIMINALIZZAZIONE |
18/07/2003 |
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Ancora decine di perquisizioni
11 luglio 2003:
ancora decine di perquisizioni a compagne e compagni dell'area antagonista.
Ancora i Reparti Speciali dei Carabinieri che si presentano all'alba nelle case e nelle sedi politiche.
Ancora un articolo che compare sui mandati:
il 270 bis, ovvero l'associazione sovversiva con finalità di terrorismo.
COMUNICATO STAMPA DI ALCUNI INDAGATI SULLE PERQUISIZIONI DELL'11 LUGLIO 2003
www.autprol.org
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25/06/2003 |
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Un gaio mondo e' possibile
una due giorni su : sessualità/identità di genere e degenere/biopolitica/globalizzazione (anche) sessuale/gaia scienza/movimenti di liberazione/moltitudini degeneri/progetti e dibattiti verso il social forum di Parigi
UN GAIO MONDO È POSSIBILE
Ci sono dei fili che legano la nostra esperienza, quella del movimento di liberazione GLQT, fili invisibili che partono dal 28 Giugno 1969 ed arrivano ad oggi, fili che legano New York a Bologna oppure Roma, Londra o Madrid, fili che si dipanano dall’esperienza di Sylvia a quella di Mario Mieli a quella di tutt* noi. Il filo del nostro orgoglio, di quel Pride che ogni anno festeggiamo tutti insieme. Fili preziosi che uniscono, ricostruiscono, trasmettono e manifestano la nostra storia.
La sera del 28 Giugno 1969, allo Stonewall, un locale newyorkese ritrovo semiclandestino per gay, trans, drag e travestite, durante una delle solite retate che la polizia effettuava scattò la rivolta. Quella volta i/le trans e i finocchi non restarono inermi e passivi. Partì una bottiglia (forse tirata da Sylvia Rivera) contro la polizia ed s'innescò una battaglia che durò tutta la notte ed i giorni successivi. Era la prima volta che trans, gay, travestite e lesbiche si ribellavano dando origine ad un vasto ed importante movimento di liberazione che si propagò in tutto il mondo.
Ogni anno in quella data viene festeggiato l’orgoglio dei gay, delle lesbiche, dei trans e dei bisex, più conosciuto come il GLQT Pride. E' dal 1995 che Bologna non ospita un Pride.
Quest'anno ne faremo uno speciale, piccolo e molto molto globalizzato, che vuole portare dentro di sé i diritti dei migranti come quelli dei finocchi, di tutti i sud come degli alienati dai poteri biopolitici dei paesi del primo mondo.
Una due giorni di orgoglio, festa, rivendicazione, piacere, sapere e lotta politica.
GLOCAL GLTBQ PRIDE
bologna 28-29 giugno 2003
Foto Bologna
Appuntamenti Gaypride 2003
Bologna
Catania
bella, quelli che ti sei persi
Bari
Milano
San Paolo, o Brazil
Programma Glocal Pride Bologna
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puttanopoly |
12/06/2003 |
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Puttanopoly
Puttanopoly un gioco per ragionare una ragione per giocare
In Italia la prostituzione è legale (legge Merlin 1958) cio'
nonostante non si può organizzare la prostituzione né esercitarla al
chiuso. Per tale ragione la gran parte delle prostitute lavorano in
strada, anche se c’è il rischio di essere multate per adescamento. E’
punito chi sfrutta e chi favorisce la prostituzione. Per chi si
prostituisce non sono previsti né obblighi né diritti.
Negli anni novanta nelle strade italiane, ma anche nel resto
dell’Europa, si è vista aumentare enormemente la prostituzione di donne
straniere. La chiusura alla migrazione decisa dai paesi europei con gli
accordi di Schengen hanno condizionato gravemente la vita e le scelte
di molte di queste donne.
La prostituzione è diventata per molte la sola possibilità di lavoro,
per altre è stata una scelta autodeterminata di indipendenza e libertà,
sempre però una strada difficile e pericolosa anche se non priva di
gratificazioni e a volte di colpi di scena.
Asobi e' la parola che in giapponese significa gioco. Da quelle parti
credono che il gioco e l'arte siano discipline che permettono
all'essere umano di apprendere e di evolversi, divertendosi ed
accettandosi.Puttanopoly nel suo piccolo pretende lo stesso. Buon
divertimento.
data presentazione: 15 giugno 2003 tpo
presentazione a Roma: 4 luglio 2003 LALTRASPONDA
[Comitato per i diritti civili delle prostitute] - [Home page del gioco]
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