Piano di pace!
Con la dura rappresaglia (tuttora in corso) seguita agli ultimi
attentati suicidi, Israele ha dato ulteriore segnale di non essere interessato a perseguire realisticamente alcun processo di pace.
Sharon e il suo governo hanno colto al volo l'occasione, non solo per richiudere la morsa dell'occupazione su tutti i territori palestinesi, ma per assediare nuovamente Arafat nel suo quartier generale.
Dopo ventiquattro ore di bombardamenti si sono arresi 20 tra civili e poliziotti feriti, che si trovavano dentro la Moqata. Nella giornata si erano persino rincorse voci secondo le quali il
governo di Tel Aviv avrebbe discusso se 'deportare'
lo stesso Arafat.
Ancora una volta con la scusa della difesa, in pieno delirio di sicurezza, Israele chiude ogni porta a una speranza di pace.
Un mese e
mezzo di interruzione di attacchi suicidi non sono serviti per
riaprire nessun tipo di trattativa.
Inoltre, Sharon, dopo aver prima strappato l'accordo "Operazione Gaza e Bethlemme Prima" ha stracciato anche i famosi accordi di Oslo, proponendo in alternativa un piano di
pace non solo inaccettabile ma persino offensivo per un popolo allo
stremo.
Intanto in Europa, a Marsiglia (appello | programma), come risposta a questa cieca politica,
si preannuncia un grande corteo internazionale di solidarietą col popolo palestinese e l'Intifada, mentre si moltiplicano le iniziative di solidarieta' in tutta Italia.
Marsiglia per la Palestina |
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