Bergamo- Si è svolto sabato mattina lo sciopero di due ore indetto dai sindacati di categoria CGIL CISL UIL alle porte del supermercato Auchan di via Carducci. Dopo aver chiuso gli ultimi 4 bilanci in negativo di trecento milioni l’anno, l’azienda Auchan Italia ha deciso di avviare una procedura di licenziamento per 1.426 dipendenti addetti alle vendite (cassieri e personale di corsia) di 32 ipermercati su tutto il territorio nazionale. Oltre agli esuberi, Auchan Italia ha disdetto unilateralmente la contrattazione integrativa, che avrà come effetto immediato una riduzione tra i 100 e i 300 euro dello stipendio dei lavoratori.
Nel punto vendita di via Carducci, dove sono previsti 29 esuberi, i sindacati hanno organizzato un ‘rumoroso’ e scenico presidio: nel ruolo dei lavoratori a rischio licenziamento, 29 dipendenti-attori mascherati e numerati hanno inscenato un simbolico scontro con il ‘padrone Auchan’, il quale, al tocco, faceva cadere i lavoratori. Alcuni scioperanti sono poi entrati nel punto vendita, fischiando il personale che ha deciso di non aderire allo sciopero.
Da registrare l’alta partecipazione alla mobilitazione: in alcuni punti vendita, come riportano i sindacati organizzatori dello sciopero, si sono raggiunti picchi di partecipazione dell’80-100%. La protesta non finisce qui: i sindacati promettono altre 8 ore di sciopero in tutta Italia, sulle quali i diversi contesti territoriali decideranno autonomamente a seconda dell’evolversi delle contrattazioni nei vari punti vendita. La richiesta da parte dei sindacati è quella di concordare una soluzione alternativa ai licenziamenti previsti. L’importanza della partita Auchan non è da sottovalutare: il gigante straniero della grande distribuzione conta più di 18.000 dipendenti in tutta Italia.