Un quindicenne si getta dalla finestra dopo la condanna a 4 mesi di comunità per aver coltivato marijuana
Valle Seriana – Martedì è stato arrestato mentre si prendeva cura di oltre una settantina di piante di marijuana in un bosco della Valle Seriana. A trovare le piantine erano stati i carabinieri, che si sono appostati per scoprire chi fosse il coltivatore. E’ così che uno studente quindicenne è stato arrestato. Il Tribunale dei minori di Brescia ha deciso che il giovane avrebbe dovuto passare 4 mesi presso la comunità Don Milani di Sorisole. Il ragazzo non ha evidentemente retto l’idea di essere recluso in una comunità. La sproporzione tra la pena e la sua condotta in rapporto anche con la giovane età dello studente è risultata probabilmente insopportabile.
Il ragazzo ieri si è gettato dalla finestra della sua abitazione, al terzo piano. Ricoverato agli ospedali Riuniti le sue condizioni appaiono gravissime. E’ difficile non collegare l’estremo gesto del ragazzo con l’arresto e i provvedimenti dei giorni precedenti. Questa drammatica vicenda dovrebbe far riflettere sulle conseguenze della politica proibizionista sulle droghe. Come è possibile che l’unico provvedimento che la legge ha riservato a un ragazzino di 15 anni che coltiva marjuana, è una reclusione in una comunità per quattro mesi?
Un quindicenne che tenta il suicidio perchè braccato da carabinieri appostati (perchè non hanno personaggi più pericolosi da perseguire?) per scoprire alcune piantine di marijuana: condannato come fosse il peggiore dei trafficanti, spacciatori, ladri, ecc.
Da nonna consiglio carabinieri, polizia, giudici e, specialmente i politicanti che smettano di dormire sonni tranquilli e comincino a farsi un esame di coscienza (non religiosa) e si mettano in discussione