Nei giorni scorsi, come emerge dalle pagine de L’eco di Bergamo Luca Stanzione (segretario generale della FILT Cgil) ha proposto un tavolo di trattativa per gestire nella Bergamasca l’inizio di EXPO 2015.
Stanzione ha lanciato una proposta che interessa il settore dei trasporti: garantire “conflitto zero” in vista di Expo 2015. L’idea è quella di sedersi intorno a un tavolo con Atb, Locatelli, Sab, Sacbo, Sai, Tbso, Teb, istituzioni e sindacati per sottoscrivere una pax sociale in cambio di contratti integrativi aziendali proficui per i lavoratori; circa 2000 le persone interessate dagli eventuali accordi di secondo livello.
La risposta arriva immediata da parte di Sacbo (la società che gestisce l’aeroporto). Secondo l’amministratore Miro Radici “questo è il nuovo sindacato che avanza e che ha a cuore le sorti dell’utente finale”
Il precedente milanese
Qualche perplessità in merito alle dichiarazioni di Stanzione e Radici sorgono spontanee. L’unico accordo siglato dall sindacato di Susanna Camusso riguardante l’Esposizione Universale ovvero EXPO SpA risale al 2011. Non il migliore degli accordi: per poche centinaia di assunzioni venivano concesse Forti deroghe agli Stage e al volontariato. Circa 800 stagisti e 18500 volontari.
A ciò si aggiungono i recenti dati riguardo le assunzioni -non solo in EXPO spa- bensi in tutto il settore coinvolto nell’Esposizione Universale, dalla preparazione del terreno, passando sino alla costruzione degli stand arrivando alla mera gesitone del Polo Fieristico, quest’ultimo appannaggio di EXPO SpA l’usfruitore finale delle deroghe di cui sopra.
Sono 3.738 il totale dei contratti fatti dalle aziende e finalizzati alla realizzazione dell’Esposizione universale che hanno riguardato 3.442 lavoratori e 1.519 imprese. A meno di dieci mesi all’apertura dei padiglioni, le cifre sono invece ancora lontane dalle previsioni che qualcuno favoleggiava all’inizio: «L’Esposizione universale porterà 100mila posti di lavoro», erano le stime che circolavano tra gli addetti ai lavori tra cui il Ministro bergamasco Maurizio Martina. Le forti promesse legate alle grandi opere vengono, come ultimamente spesso accade, regolarmente smentite alla prova dei fatti.
Il tavolo di Stanzione
In questo contesto si inserisce la proposta del Segr. Gen. dei Trasporti CGIL. Non la migliore delle premesse se si considera il precedente. I prossimi mesi ci diranno delle reali capacità di Stanzione di garantire la “pax sociale” e a quale costo. Sperando che il tutto non si risolva in maggiore flessibilità per molti e maggiori profitti per pochi.