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antifascismo:
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NAZI IN AZIONE |
08/08/2004 |
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Agguato nazi a Milano
Agguato nazi a Milano
Nella notte tra il 6 e il 7 agosto verso mezzanotte 20 nazi sono entrati in un locale a pochi passi dal centro sociale milanese Conchetta, provocando barista e avventori e distruggendo in parte il locale. Una persona presente ha chiamato in Conchetta per avvisare della situazione.
Dal centro sociale un gruppo si muove verso il locale, e incrocia il gruppo già armato di coltelli e pronto ad aggredirli.
E' quindi evidente che l'aggressione al locale non e' stata casuale. I nazi si sono avventati con violenza ed hanno colpito mirando all'addome, sotto l'inguine, al fegato, ai reni: colpi potenzialmente mortali.
continua su ImcLombardia
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VIGEVANO ANTIFA |
18/06/2004 |
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Manifestazione a Vigevano
La notte tra mercoledi 2 e giovedi 3 giugno e' stato appiccato un incendio
all'interno del Centro Sociale La Sede di Vigevano. Il rogo, partito dalla
zona mixer, ha avuto effetti devastanti, distruggendo completamente le
apparecchiature audio, carbonizzando l'impianto elettrico e addirittura
facendo saltare le tubature dell'acqua.
Appare subito chiara la matrice politica dell'azione, che colpisce al cuore
un centro di aggregazione e promozione della controcultura giovanile:
un'azione che vuole mettere a tacere una realta' appartenente al movimento
Antifascista che si e' creato dopo Genova e che e' da tempo testimone di un
crescendo di attacchi a centri sociali impegnati nel contrastare gruppi
della destra extraparlamentare.
::19 giugno Manifestazione
Nazionale Antifascista per le vie di Vigevano:: concentramento
piazza della Stazione F.S. ore .14.30
dossier Tutto
Antifa sull'estrema destra di Monza, Milano, Vigevano e Voghera
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BARI ANTIFASCISTA |
26/04/2004 |
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Chiamendat' le spalle
Il 14 aprile Bari e' stata teatro di una vasta operazione di
polizia e magistratura che ha portato all'arresto
di 14 militanti di Forza Nuova e di un poliziotto, Tiani Francesco che passava ai
fascisti
informazioni e i nomi degli attivisti di sinistra.
Tiani, non nuovo ad attività legate all'estrema destra, sfruttava i
documenti riservati della polizia e le schedature precedenti per dare ai
suoi camerati carne da macello.
L'operazione ha preso il via dalle indagini su una serie di pestaggi che in citta' andavano ripetendosi con preoccupante frequenza, facendo, finalmente luce sulle aggressioni avvenute contro il compagno "Belfast"
del centro sociale Coppola Rossa, contro
Michele
Bellomo dell'ArciGay, ed una serie di altre persone
impegnate nella realizzazione del gay-pride tenutosi a Bari nel
giugno 2003.
I 15 arrestati avrebbero infatti messo in piedi una
struttura
destinata ad agire in situazioni di guerriglia metropolitana, con
aggressioni lampo, pestaggi in seguito a pedinamenti, nella quale il
dissenso doveva essere messo a tacere mentre la destra andava recuperando spazi ed agibilita' politica.
In quest'ottica vanno interpretate anche le minacce
nei confronti del professore universitario Luciano Canfora.
Questa strategia, neanche troppo nascosta, e' emersa in maniera chiara
dalle intercettazioni
telefoniche svolte contro gli arrestati.
I 15 arrestati si trovano tutti in carcere e si attende per sapere se e come procedere nei loro confronti, in una città che gli aveva finora
garantito copertura sociale e politica, grazie alla presenza di
una delle destre più reazionarie, violente e colluse di tutta Italia.
Strano infine che non ci siano donne fra gli arrestati. A Bari infatti è attivo il Collettivo "Evita Peron" che tanto contribuisce a livello giovanile e femminile al
reclutamento nelle file di Forza Nuova.
E poi ci si lamenta che i giovani non fanno politica......
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OCCUPAZIONI NON CONFORMI |
07/02/2004 |
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FasciOccupazioni
Tutto è cominciato il 15 luglio 2002 quando un gruppo di giovani
della destra radicale ha occupato uno stabile abbandonato lungo la via Tiberina, alle porte di Roma. Il nome scelto per questo primo esperimento di centro sociale di destra è stato CasaMontag, dal protagonista di Fahreneith 451 (povero Ray Bradbury!).
A questa occupazione si è aggiunta quella al Celio, Foro 753, e
l'ultima a fine Dicembre del 2003, tra la Stazione Termini e Piazza Vittorio,
CasaPound.
Le chiamano ONC (occupazioni non conformi) e si rifanno a quelle antagoniste dei centri sociali autogestiti, con un solo "particolare", gli occupanti provengono tutti dall'area della destra radicale e non
romana.
Attualmente in Italia non esistono altre esperienza simili.
FORO 753
Nell'ex casa del popolo (di proprietà della Regione Lazio) a
settembre 2003 un gruppo di giovani e meno, hanno dato vita a un'occupazione.
A pochi metri da quella che fu chiamata Piazza Kurdistan, sorge il Foro753.
Inizialmente la destinazione d'uso di questo spazio sembrava destinata alla creazione di una casa dei diritti dei migranti. Dunque, probabilmente,
questa occupazione nasce anche per impedire che, in un municipio dove
AN è storicamente forte, possa nascere una esperienza del genere.
Attualmente (gennaio 2004) il comune ha intenzione di destinare lo spazio alla costruzione del Museo della
Shoa.
Politicamente è una occupazione che nasce dentro la base di AN,
e vede tra le proprie fila Azione Giovani, i circoli della destra sociale nazionalalleata, gli universitari di Terza Europa e alcune associazioni
di quartiere vicine ad AN stessa. Loro stessi affermano che "il nostro progetto è quello di coniugare tradizione e modernità
attorno ai valori dell'identità nazionale e della famiglia. Politicamente oggi ci identifichiamo con le posizioni comunitariste identitarie di Marcello
Veneziani e Massimo Fini"
CASAMONTAG - CASAPOUND
Pur essendo nate ad un anno e mezzo di distanza, le due strutture sono
conseguenziali. Sembrerebbe quasi che casamontag sia stata il banco di
prova, per un gruppo di neofascisti romani, prima di approdare in
città, in pieno centro, in uno dei luoghi simbolo della
multiculturalità e
della multirazzialità, il rione Esquilino.
"No al carovita - L'affitto è usura" sono i loro slogan di
battaglia, per uno spazio socio-abitativo nato sul modello delle occupazioni di
movimento. Le prime differenze che saltano subito agli occhi, sono il
loro reclamare "la casa agli italiani" e "il diritto alla proprietà
della casa".
Proprio quest'ultima rivendicazione pare ridicola per chi si pone in maniera antagonista e anticapitalista.
Attorno a queste due occupazioni gravita un'area politica ben definita.
L'ala musicale-culturale con gli animatori del sito di musica non
conforme (così viene definita) PERIMETRO e gli ZETA ZERO ALFA,
band nazi-rock, che figura tra gli occupanti di Casa Montag.
E l'ala più intellettuale e politica che ha come riferimento la
rivista Orion
di Maurizio
Murelli, l'ex di Terza Posizione [1]
[2]
Gabriele Adinolfi
e Sinergie
Europee.
Ma chi sono?
Si definiscono anticapitalisti, antiglobalizzazione e non rifiutano le
posizioni filo-islamiche pur di rimanere saldamente antiamericani.
Non è improprio chiamarli "fascisti rossi".
Murelli
afferma che "Noi pensiamo che all'interno dell'evoluzione del
pensiero comunista, che non è solo quello marxista, ma che ha
tradizioni diverse e antichissime, e all'interno di quella che è stata la
sintesi fascista di valori tradizionali e nazionali, ci siano i presupposti per
ricostitruire un'ipotesi politica, economica e sociale
(...) Tutti gli irriducibili, sia che provengano da destra che da
sinistra, che siano pagani o fondamentalisti islamici, che siano
cattolici vandeani o anarchici bestemmiatori di ogni dio, transitano
per Orion".
E dunque eccoli gli eredi moderni di Terza Posizione.
Musica rock, letture che vanno da Pound alla fantascienza, passando per
Bovè e Marcos, come consigliano caldamente sul loro sito gli ZZA
(!).
Quest'ultimi sono gli elementi di punta della scena nazi-rock italiana.
Gli adesivi con il nome del gruppo sono stati attaccati in tutta Roma,
gestiscono un pub a Colle Oppio e ultimamente è apparso il logo
del gruppo anche nella curva sud della Roma, sopra lo striscione del gruppo
ultras (?!) Boys, nonostante che in una intervista radiofonica
non si definivano affatto nétifosi né ultras ma solo estimatori di quest'ultimi.
Da segnalare anche che gli elementidel gruppo fanno parte
della Guardia
d'Onore della tomba di Mussolini.
Eppure sono capaci di saper dialogare con le istituzioni come
dimostrato da CasaMontag
e da CasaPound e come loro stessi affermano
"Non ci vergogniamo di definirci fascisti. Ci richiamiamo alle tematiche sociali
e alle esperienze di socializzazione della Repubblica Sociale di Salò."
In un recento articolo apparso su Rinascita, Adinolfi spiega così le
occupazioni e le rivendicazioni di Casa Pound: "I centri sociali di vario colore sono stati fino ad oggi degli spazi autogestiti dove delle tribù urbane si ritrovavano ascoltando la propria musica, realizzando i propri eventi e reclutando nuove leve. In molti dei centri sociali doc va poi documentata un’altra attività indefessa: lo spaccio di stupefacenti.
Macchie di colore, isole nel tessuto urbano. Un pugno alla noia, un
grido di rivolta al chiuso di quattro mura. Talvolta un luogo di
degenerazione o un limbo d’oblio.
Casa Pound - a metà strada tra un centro sociale ed
un’occupazione stile anni ’70 - rappresenta invece una sfida.
Si tratta di dare il tetto a diverse famiglie che sono state sfrattate dalle case popolari "privatizzate" e che vivevano in un quartiere dove gli immobili pubblici sono lasciati sfitti al fine di deprezzarli prima della loro "privatizzazione" (cessioni pilotate alle banche) e poi sfitti ancora, in attesa che le speculazioni immobiliari permettano di alzarne i profitti di rivendita.
Le famiglie sfrattate sono decine e decine, gli immobili vuoti
innumerevoli. A questo si aggiunge la beffa dell’accoglienza gratuita
degli extracomunitari operata dal comune (forse a questo individuo sfugge che la maggior parte degli extracomunitari vive in vecchie fabbriche o capannoni abbandonati senza acqua e luce e soprattutto senza assistenza),
"A questo si aggiunga l’istituzione programmata di un centro giuridico
che vuol aiutare i poveri contro l’usura, la speculazione, l’esproprio
delle case da parte dei pescicani (dal che la scelta di Pound per il
nome della Casa occupata).
Da un punto di vista ideologico perché si fonda sulla
rivendicazione pavoliniana del diritto alla proprietà della casa e sul rilancio della legislazione mussoliniana che obbligava lo stato a investire i fondi di pensione nell’immobiliare affinché rimanessero stabili e non si vaporizzassero (come si è puntualmente verificato nell’italietta
neoliberista) e si desse contemporaneamente un tetto a buon mercato ai
meno abbienti."
E poi concludendo l'articolo, Adinolfi torna sul suo cavallo di battaglia, già ampiamente descritto in "api e fiori""....perché indica come la politica sia altra cosa dagli slogan e dagli accordi/liti fra capi ghetto e perché contribuisce a segnalare a tutti coloro che sono armati di buona volontà cosa significhi incidere, strutturarsi, essere esempio, fare base, agire, costruire.
Superando di slancio tutte le diatribe astratte e dando il giusto
valore al quotidiano, ridimensionando perciò il fenomeno elettorale che non dovrebbe rappresentare altro che un momento di verifica e di bilancio.
Insomma, non è così difficile mettere in pratica idee e
principi, azioni e progetti". Pensiero e azione, anzi, azione e pensiero sono le parole d'ordine di Adinolfi, sempre più al centro della rinascita della destra radicale romana e non.
Da segnalare che ad appena un mese dalla occupazione, CasaPound ha comiciato ad organizzare una serie di iniziative che vede tra i relatori, giornalisti, docenti universitari, scrittori, tutti vicini alla destra
radicale o cattolica, dimostrando di avere degli agganci che vanno al
di là del loro essere fascisti.
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