Grecia: comunicato dell'assemblea generale del politecnico occupato di Atene

Oggi, 13 gennaio 2007, la polizia ha attaccato la manifestazione di motociclette organizzata da anarchici e antiautoritari in solidarietà con i tre compagni arrestati per gli scontri al Social Forum di Atene del 6 maggio 2006. La manifestazione è stata attaccata dalle forze speciali motorizzate (Z Team) sulla via del ritorno dall'ospedale di Nikea dove si era svolto un concentramento in solidarietà con i compagni prigionieri Tarasio Zadorozni e Gerasimos Kiriakopulos, lì rinchiusi per lo sciopero della fame che stanno portando avanti. Successivamente le squadre anti-sommossa (MAT) si sono avventate sui compagni rimasti a terra, 42, molti dei quali feriti, sono stati portati al quartier generale della "polizia per la sicurezza nazionale", quattro di loro dopo 9 ore sono ancora detenuti. Tarasio Zadorozni e Gerasimos Kiriakopulos sono in sciopero della fame rispettivamente da 46 e 28 giorni, sono stati trasferiti dalla prigione di Koridalos ad un'unità dell'ospedale di Nikea a causa delle loro condizioni di salute. Sono detenuti dal 6 maggio insieme a Kostas Kachadouras, accusati per gli scontri durante il corteo contro la guerra svoltosi in occasione del Social Forum Europeo di Atene. I manifestanti imprigionati sono tre delle migliaia di persone che il 6 maggio hanno preso le strade, nel momento in cui la rivolta è esplosa in scontri tra le forze della repressione ed anarchici e giovani ribelli, traducendosi quindi in attacchi contro simboli dello stato e del capitalismo. La polizia arrestò 17 dimostranti con pesanti accuse, tre di loro sono ancora detenuti senza prove evidenti a loro carico, ma con la complicità ed il consenso politico della sinistra tradizionale, in modo che la loro punizione esemplare possa servire come monito a chi resite senza mediazione o raprresentazione istituzionale. La lotta che i compagni in sciopero della fame stanno portando avanti per la propria libertà usa come arma il loro corpo, che ospita il terreno di scontro tra lo Stato e chi lo combatte apertamente.
Si parla di uno scontro in cui lo Stato sta utilizzando tutti i meccanismi di repressione, propaganda e controllo in suo potere nel tentativo di isolare ed eliminare anarchici e antiautoritari, in quanto parte maggiormente radicale della resistenza sociale, ma il cui obbiettivo è la resa della società intera.
Così infine, il 12 gennaio, la polizia ha cercato di impedire la manifestazione di solidarietà, ma gli ordini del capo della polizia, il quale affermava di aver ricevuto istruzioni dal prefetto, sono stati sovvertiti dalla persistenza dei manifestanti, i quali sono riusciti a portare avanti una forte protesta per le strade del centro di Atene. Gli attacchi alla manifestazione di oggi, 13 gennaio, sono il picco di questa violenza repressiva volta a seppellire e celare la lotta dei compagni in sciopero della fame, reprimendo e colpendo chi esprime la propria solidarietà.

Cosa ha preceduto gli eventi di oggi: l'arresto sotto casa di un compagno antiautoritario che aveva partecipato al corteo in moto sotto la casa del ministro della giustizia; provocazioni e pressioni delle squadre poliziesche in moto (Z Team) durante un'altro corteo sotto il carecere di Koridalos il 15 dicembre; l'attecco della polizia contro il presidio sotto il carcere a capodanno con molti compagni trattenuti e un arrestato; un stazione radio circondata dall'antisommossa mentre era stata temporaneamente occupata da 50 anarchici per trasmettere messaggi di solidarietà e notizie sui compagni in sciopero della fame.

CONTRO OGNI TENTATIVO DELLO STATO DI ISOLARE LA LOTTA DEI NOSTRI COMPAGNI IN SCIOPERO DELLA FAME DIETRO LE MURA DEL SILENZIO

CONTRO I CONTINUI ATTACCHI CONTRO ANARCHICI E ANTIAUTORITARI VOLTI AD ISOLARLI E ANNICHILIRLI

CONTRO I TENTATIVI DI IMPORRE LA PACE SOCIALE

Abbiamo occupato il politecnico dell'università di Atene e richiediamo l'immediata liberazione dei 4 compagni detenuti nei palazzi della sicurezza nazionale in seguito alla manifestazione di oggi e la liberazione dei tre arrestati per gli scontri di maggio.

Occupando questo edificio dell'università stiamo creando uno spazio di solidarietà e controinformazione all'interno della nostra città, un tentativo di agire orizzontalmente contro tutte le gerarchie sulla base dell'assemblea degli occupanti. Nessuna azione repressiva spegnerà la solidarietà ai nostri compagni imprigionati, o preverrà lo scontro sociale finalizzato alla liberazione dalle catene autoritarie.

LA PASSIONE PER LA LIBERTA' E' PIU' FORTE DI OGNI PRIGIONE
SOLIDARIETA' A TARASIO ZADOROZNI (in sciopero della fame dal 29-11-06)
SOLIDARIETA' A GERASIMOS KIRIAKOPULOS (in sciopero della fame dal 29-11-06)

SOLIDARIETA' A TUTTI I COMBATTENTI PRIGIONIERI O ACCUSATI
LIBERTA' PER TUTTI I DETENUTI
LA SOLIDARIETA' E' LA NOSTRA ARMA

Assemblea del Politecnico Occupato
13 gennaio 2007 ore 19

P.S. IN QUESTO MOMENTO I 4 ARRESTATI DURANTE L'ULTIMA MANIFESTAZIONE SONO STATI RILASCIATI, UNO DI LORO RIPORTA FERITE GRAVI AL TORACE, ALLA SCHIENA E NUMEROSI PUNTI DI SUTURA SULLA TESTA.

Lun, 15/01/2007 – 17:03
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