Grecia - Evoluzioni delle indagini antiterrorismo sulla morte di Lambros

fonte: Ekathimerini.com, 16.03.10 - traduzione a cura di culmine.noblogs.org

I test del DNA su gocce di sangue trovate sulla scena della sparatoria di
mercoledì scorso, nel sud-est di Atene, corrispondono al sangue di Lambros
Fountas
. Si tratta del 35enne, presunto terrorista, ucciso in scontro a
fuoco. I funzionari dell'antiterrorismo, invece, speravano che il sangue
avesse potuto permettere l'identificazione di un secondo uomo, sfuggito
all'arresto.
Il sangue trovato sul luogo della sparatoria non corrisponde neanche a
quello dei campioni raccolti dalla scientifica nelle indagini sui recenti
attacchi terroristici e sulle rapine in banca, frustrando così gli sforzi
della polizia tesi a collegare Fountas a gruppi terroristici interni come
la Setta dei Rivoluzionari e Lotta Rivoluzionaria.
La polizia ritiene che il secondo sospettato faccia parte di un gruppo
contro il sistema, collegato alla Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Gli
agenti che erano sulla scena della sparatoria, avrebbero riconosciuto il
sospettato prima della sua fuga.
La polizia ha intensificato le indagini volte ad individuare il
coinvolgimento di Fountas in attività terroristiche: Durante la
perquisizione nella sua casa è stata trovata una mappa dettagliata delle
telecamere di sorveglianza della capitale.
Secondo il canale televisivo privato Mega, pare che la polizia tema un
attacco di vendetta da parte dei terroristi interni per la morte Fountas.
Questi timori sono stati alimentati dalla scoperta della mappa, che
individua le telecamere di tutta la capitale e che include annotazioni
sulla portata e sui punti ciechi delle lenti di ciascuna telecamera.
Ufficiali hanno anche incrementato gli sforzi alla ricerca di un eventuale
nascondiglio ed hanno intensificato la sorveglianza sui parenti del morto
e gli amici più intimi. Sette chiavi sono state trovate nella casa di
Fountas, nel quartiere di Ambelokipi, vicino al centro di Atene. Adesso
vengono testate, ma fino ad ora non hanno permesso di aiutare le indagini.
La polizia ha anche chiesto al direttore della clinica diagnostica
privata, dove Fountas lavorava, un elenco dei permessi avuti dal lavoro
per valutare una eventuale corrispondenza con le date degli attacchi
terroristici nazionali.

Mer, 17/03/2010 – 12:12
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