La guerra vista da dentro

Fino ad aprile del 2007, Russell Hoitt, un ragazzo di 24 anni, era arruolato nella 173esima brigata di risposta rapida con base a Vicenza. Nel periodo in cui il suo reparto si apprestava a partire per l'Afghanistan, però, Russell ha deciso di disertare, rischiando una corte marziale e la possibilità di dover scontare fino a sette anni di carcere militare. All'interno della base diversi militari come Russell si erano arruolati perché pensavano di fare il bene per la gente degli Stati Uniti e di paesi come l'Iraq e l'Afghanistan. Ascoltando i racconti dei loro commilitoni di ritorno dai quei paesi, invece, si sono resi conto che i rapporti tra la gente e la presenza militare straniera erano ostili e spesso violenti. È per questo motivo che dall'aprile in poi cinque di loro hanno deciso di disertare, scelta che ha portato tre dei cinque in galera. È per ospitare la 173esima brigata in forma potenziata che si vuole ampliare la base militare Usa Vicenza con la trasformazione dell'ex-aeroporto civile Dal Molin in struttura militare, progetto che ha suscitato l'opposizione della popolazione vicentina. Quindi, nel contesto della campagna per una legge popolare che vieta il transito di armi nucleari sul territorio italiano, e a favore della conversione ad uso civile delle basi militari straniere. «Mi sono arruolato nell'esercito statunitense perché pensavo in questo modo di combattere il terrorismo. Ho lasciato lo stesso esercito, quando mi sono reso conto che stavo diventando io stesso un terrorista».

Lun, 18/02/2008 – 15:39
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