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pubblicato il 3.09.06
2006/09/06 Roma: Assemblea Rete Antifa
·

ASSEMBLEA RETE CITTADINA ANTIFASCISTA ROMA CSOA EX SNIA MERCOLEDI’ 6 ORE 19.00

Non volevamo certamente riaprire questo anno politico con la triste notizia della morte di Renato, un omicidio che ci mette con le spalle al muro rispetto ad una realtà sociale che avevamo tutti immaginato come imminente, latente nel tessuto sociale, dopo le innumerevoli aggressioni fasciste e razziste in tutta Italia, ma che non ci aspettavamo entrasse nelle nostre coscienze in questa maniera brutale.

Le diverse analisi, susseguitesi all’assemblea del 30 agosto al L.O.A. Acrobax, denunciano un clima politico e sociale che pervade la nostra realtà quotidiana, e che ha alle sue fondamenta un sistema marcio basato su una precarietà strutturale, a cui nessuno sa dare una risposta.
Facciamo i conti con una società, quella capitalista, oggi più che mai basata sull’ individualismo sfrenato, sulla lotta fra poveri di cui ormai solo i pochi ricchi godono e al margine della società la violenza, fisica e morale, è ormai diventata l’unico modo di affermare la propria personalità in un corpo sociale, ormai atomizzato, in cui l’individuo è gettato senza alcuna certezza, dove la vita umana cammina anche sulla lama di un coltello, dove la diversità vuole essere annientata. Questa cultura del nemico e dell’insicurezza è stata prodotta e veicolata dalle istituzioni, si riproduce sui media, nella famiglia, nei luoghi di lavoro e nella strada.
Dentro questo quadro agisce chi, oggi come ieri, fa del populismo, della violenza, dell’odio, del macismo e di altre porcherie reazionarie, l’unica bandiera politica; in pratica il fascismo organizzato che stimola e incoraggia, dandone una giustificazione politica, questi comportamenti, e tenta di espandersi nelle periferie di questa società divenendo mandante politico-morale delle centinaia di aggressioni registrate in questi ultimi anni.

La nostra lotta al fascismo deve essere intesa come riappropriazione degli strumenti necessari a far uscire il conflitto sociale dai binari della lotta tra poveri e dell’autodistruzione e reincanalarlo in una dinamica di unità di classe contro i potenti per creare una vera alternativa di società.
Si è registrata la volontà di un’unità d’intenti sul tema dell’antifascismo. Siamo convinti che l’unità d’azione sia l’unico modo possibile oggi, per veicolare quest’intervento che richiede non la sommatoria di singole presenze sparse nel territorio ma un’omogenea e grande forza d’azione, consapevoli che ormai da soli non si va più avanti.

La convocazione della rete cittadina antifascista non significa soltanto riprendere un percorso che ci unisca nei momenti in cui siamo aggrediti ma invece cominciare a dotarci di uno strumento che si contrapponga e cambi questo clima, che inizi col pensare all’autodifesa dei nostri spazi, passando per la costruzione di un’assemblea nazionale, fino ad arrivare ad un vero e proprio progetto d’intervento antifascista.

Bisogna assolvere una nostra responsabilità che è stata quella di abbassare la guardia rispetto alla lotta antifascista in questi ultimi anni, affinché non si ripetano più vicende come quella che ci ha colpito adesso.

Sempre avanti compagne e compagni!!!

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