pubblicato il 28.11.06
Roma: gli studenti intendono organizzare un corteo studentesco ·

Antifascismo, “studenti in lotta”: «Basta con le aggressioni nelle scuole». Corteo il 16 dicembre a Roma

«Quest’anno, nelle scuole superiori, nei licei come negli istituti professionali della nostra città, sono comparsi simboli e scritte che non avremmo mai più voluto vedere, slogan e cori che non vorremmo più sentire. Principi di diniego dei valori democratici, di discriminazione, di sessismo e di razzismo sono proclamati da gruppi studenteschi di chiara ispirazione neofascista che non hanno contraddetto, in questi mesi, la loro natura essenzialmente violenta». Così si apre la lettera aperta, approvata ieri dall’assemblea cittadina “studenti in lotta”, sulle violenze e le aggressioni fasciste degli ultimi giorni in diverse scuole di Roma: l’aggressione al liceo Mameli avvenuta con caschi e pugni, le scritte omofobe e sessiste contro una coppia omosessuale sui muri dell’Aristofane, slogan fascisti durante l’assemblea plenaria della Consulta Provinciale Studentesca, ma soprattutto l’aggressione di una “squadraccia fascista” al Tasso il 22 novembre. «Fuori il liceo occupato, – continua la lettera – dalla maggioranza degli studenti, contro i tagli previsti dalla legge finanziaria alla scuola pubblica, verso le sette di sera un gruppo di dieci neofascisti a volto scoperto, armati di chiavi inglesi e altri oggetti contundenti, hanno assalito gli studenti. Risultato: due feriti». I giovani degli “studenti in lotta” si dicono stanchi della «surreale polemica sul bullismo dei giornali, che mette sullo stesso piano chi picchia un ragazzo diversamente abile, scrivendo sulla lavagna SS e facendo il saluto romano, con chi magari allaga la scuola per saltare un compito in classe». La colpa di queste azioni «è da ricercare in una sottocultura fascistoide». Gli “studenti in lotta”, per reagire alla situazione che si è creata, hanno aperto ufficialmente una Campagna Antifascista, con una giornata contro il fascismo il 1° dicembre nelle scuole e con un corteo il 16 dicembre per riaffermare «la nostra libertà».
Emiliana Costa

Liberazione