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pubblicato il 20.04.07
Parma: corteo il 25 aprile
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25 APRILE

Ritrovo ore 10 in piazzale S.Croce.

Perché manifestare il 25 aprile dopo 62 anni? Con chi?
Non dalla parte di chi ha costruito e continua a gestire i CPT, i lagher che oggi abbiamo in tutta europa.
Non dalla parte di chi parlerà sul palco, pavoneggiando valori che ha dimenticato da decenni.
Manifesteremo insieme ai rifugiati del Darfur che due settimane fa hanno occupato uno stabile dopo che da mesi vivevano in strada a Parma, città medaglia d’oro per la resistenza. Per ribadire i valori dell’uguaglianza sociale, per il rispetto dei diritti fondamentale di tutti.

Parma, 24 Aprile 2007

Comunicato Stampa: Parma, evitato lo sgombero di 20 rifugiati politici e umanitari

Sabato 14 aprile 20 rifugiati politici e umanitari hanno occupato un ex asilo a San Pancrazio (PR), vuoto da circa 8 anni. Da diversi mesi dormivano in strada pur avendo tutti iniziato un percorso di integrazione nel territorio frequentando scuole di formazione professionale e di italiano. Attualmente, terminata la prima parte teorica dei corsi, stanno iniziando gli stage presso le aziende.
Le istituzioni, da ottobre 2006 quando queste persone vivono a Parma, non hanno mai offerto l’accoglienza loro dovuta per legge. Il Comune di Parma (i) non ha preso alcun contatto con gli occupanti, (ii) ha firmato immediatamente un’ingiunzione di sgombero in quanto l’edificio è stato dichiarato inagibile nel 2003 (iii), ha sollecitato la forza pubblica affinché sgomberasse lo stabile senza offrire alcuna soluzione alternativa. Di fronte alla determinazione dei rifugiati e di coloro che hanno dato appoggio e solidarietà, Prefettura e Questura hanno ritenuto di non intervenire con la forza e il Comune di Parma è stato costretto a ritirare la richiesta di sgombero e a coprire i costi di un dormitorio che verrà aperto nei prossimi giorni per ospitare tutti i nuovi abitanti dell’ex asilo di San Pancrazio. È stato garantito inoltre che il periodo di permanenza nel dormitorio non è a termine e, in ogni caso, nessuno uscirà senza una soluzione alternativa auspicabile quando i rifugiati avranno terminato il percorso di inserimento nel mondo del lavoro.
Le istituzioni sono state costrette a riconoscere che l’occupazione non è un atto illegale, che lo stato è obbligato a garantire assistenza a chi fugge da un paese in guerra. Senza scomodare esempi storici imbarazzanti, senza evocare le leggi razziali del periodo fascista, oggi anche chi ci governa è stato costretto ad ammettere che applicare la legge non significa violare i diritti delle persone.
I ragazzi sono sbarcati sulle coste siciliane tra agosto e settembre 2006. Dopo essere stati portati nei centri di identificazione a tutti è stato riconosciuto lo stato di rifugiati, accordato l’asilo politico o l’asilo umanitario, fornito il permesso di soggiorno. Si sono trovati quindi sul territorio nazionale senza una meta o una prospettiva di accoglienza. Ad ottobre 2006 sono arrivati a Parma dove per circa un mese hanno dormito sotto i portici di Piazzale della Pace, una piazza nel centro di Parma. Dopo circa un mese la Polizia Municipale buttò via durante il giorno le coperte e gli indumenti che utilizzavano per difendersi dal freddo: i media locali diedero risalto alla notizia e alcuni di loro vennero ospitati in albergo o nei dormitori in città per circa una settimana. Tra dicembre 2006 e gennaio 2007, in periodi differenti, il Comune ospitò per un periodo medio di 3 settimane queste persone in dormitorio. Da febbraio 2007 tutti i 20 rifugiati sono tornati a dormire in Piazzale della Pace fino a quando hanno occupato l’ex asilo di San Pancrazio.
Il Comitato Antirazzista di Parma appoggia la lotta e le rivendicazioni dei rifugiati politici e sarà a loro fianco per verificare che le promesse fatte oggi vengano mantenute e i diritti di queste persone rispettati.

Comitato Antirazzista Parma

25aprile2007
r_emiliaromagna


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