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pubblicato il 20.04.09
Alghero: iniziative
·
INIZIATIVE PER LA FESTA DELLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO

Anche quest'anno il Cantiere Sociale de l'Alguer ha deciso di mobilitarsi per ricordare il 25 aprile, la Resistenza e i suoi protagonisti, i quali si sono sacrificati per restituire all'Italia dignità, indipendenza e libertà, lottando contro l'oppressione nazifascista.

Crediamo che quell'esperienza storica non debba essere cancellata o relegata in qualche buio angolo della memoria di pochi, né ridotta ad una sterile celebrazione svuotata di ogni significato attuale.
La strategia intrapresa dalla giunta di destra ad Alghero riflette proprio il tentativo di cancellare questa pagina della storia italiana e di riscriverne una, al suo posto, ripulita e adattata per compiere il passo che da tempo, ormai, revisionisti di ogni sorta vorrebbero fare: ridimensionare il fenomeno “fascismo”, renderlo tutto sommato una parentesi, un passaggio secondario senza cause e senza conseguenze, in cui, da una parte e dall'altra, giovani (meglio se valorosi) si sono combattuti, spinti, in fondo, dalle stesse pulsioni ideali.
In questa prospettiva si inserisce la decisione di vietare alla banda cittadina, per l'ennesima volta, di suonare Bella Ciao. Il sindaco, infatti, vorrebbe sostenere che questo è un canto di divisione, ignorando, però, che se di divisione si può parlare, essa riguarda appunto chi ha combattuto contro il nazifascismo e i crimini disumani da esso perpetrati, e chi invece si è schierato dalla parte della barbarie e della morte sistematica, ma non separa certamente i gruppi che hanno partecipato unitariamente alla Resistenza, al di là delle differenze politiche (talvolta anche profonde, ma che rientrano comunque all'interno della dialettica democratica) e che, ovviamente, si incontravano sullo stesso fronte.
Ma quest'anno, inoltre, si è voluto aggiungere un ulteriore elemento di vergogna per la nostra Città. Infatti, il sindaco e la giunta hanno voluto rendere un triste omaggio ai repubblichini di Salò, cioè a coloro che, complici e alleati dei nazisti, si sono macchiati di crimini atroci attuando rappresaglie, assassinando civili, rastrellando partigiani e caricando uomini, donne e bambini (che nella loro folle ideologia non meritavano di vivere) sui treni della morte diretti verso i campi di sterminio. A questi “valorosi soldati” è stata dedicata una lapide commemorativa ed essi sono stati arbitrariamente inseriti tra i caduti della seconda guerra mondiale, tra partigiani, deportati internati e caduti militari, cioè tra coloro che “resero l'Italia libera e giusta”.
Questa scelta vergognosa è, purtroppo, del tutto coerente con la le decisioni prese in ambito nazionale, in riferimento soprattutto alla proposta di legge n. 1360 che vorrebbe conferire la medesima onorificenza (l'Ordine del Tricolore) a tutti coloro che sono caduti durante l'occupazione nazifascista. Contro tale decisione è già stata attivata un vasta mobilitazione sostenuta, tra gli altri, dall'ANPI, oltre che da diverse istituzioni pubbliche.

Anche queste ragioni ci hanno spinto a pensare una serie di iniziative che hanno il fine sia di contrastare le scelte miopi e evidentemente antidemocratiche di questa giunta (non ci pare esempio di libertà -parola molto amata ma poco praticata da questa destra- impedire di suonare una canzone simbolo dell'esperienza da cui sono nate la Repubblica e la Costituzione sulla quale il sindaco stesso dovrebbe aver giurato), sia di contribuire a fare chiarezza tanto su quel determinato periodo storico, quanto sulle mutazioni con le quali il fascismo si è fino ad oggi trasformato. È innegabile, infatti, che esso sia ancora presente all'interno della società italiana: talvolta si trova tra le pieghe dei partiti cosiddetti istituzionali, tal altra sopravvive in gruppuscoli marginali ma altamente pericolosi, strumentali e strumentalizzati l'uno dall'altro.

Conoscere e riconoscere il fascismo in ogni suo aspetto è il mezzo migliore per combatterlo. Abbiamo quindi ritenuto necessario, in collaborazione con il movimento “Alghero Viva”, il gruppo regionale del “la Sinistra Sarda”, l'ARCI, il Circolo Progetto Progressista, organizzare le seguenti iniziative antifasciste:
- conferenza/dibattito, presso la sala San Francesco in via Carlo Alberto Venerdi 24 alle ore 18,30, sulla lotta di liberazione e le sue musiche resistenti. L'incontro sarà moderato da Carlo Sechi, consigliere regionale ed interverranno: Giovanni Lobrano, preside della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Sassari, Alberto Lovatto, etnomusicologo, e arricchito dall'esecuzione dal vivo del"Quintetto Abusivo";
- corteo antifascista, sabato 25 concentramento ore 9.30 piazza Municipio, per cantare e suonare in piazza la canzone proibita "Bella Ciao" eseguita da la "Banda Libera";
- proiezione del film di Claudio Lazzaro "Nazirock", ingresso 3 euro, ore 17.00 presso il cinema Miramare, Lungomare Dante, a seguire dibattito con il regista, Arnaldo "Bibo" Cecchini, Università di Sassari, e Valdo Di Nolfo, consigliere comunale di "Alghero Viva" e portavoce del "Cantiere Sociale de l'Alguer".

Le locandine sono troppo pesanti per essere allegate. Mettiamo di seguito i link da cui scaricarle:

www.cossolou.net/download/cantiere_sociale_alghero/A3_ciao_bell_alguer.zip

www.cossolou.net/download/cantiere_sociale_alghero/NAZIROCK.zip
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Cantiere Sociale de l'Alguer - http://cantieresociale.spaces.live.com/

25aprile2009
r_sardegna


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