Bacarozzi in ritirita da Tor Vergata: “Stamo corti”
Anche oggi, presso la facoltà di Lettere di Tor Vergata, 20 indesiderati bacarozzi di Blocco Studentesco, “fascisti del terzo millennio” legati a Casapound, hanno collezionato l'ennesima figura di merda.
In realtà, sono state diverse le figuracce che hanno fatto oggi, indi andiamo subito ad elencarle.
Mentre si svolgeva il Consiglio di Facoltà, 5 antifascisti di Tor Vergata attacchinavano i manifesti per la presentazione del libro sugli “Arditi del Popolo”, iniziativa organizzata insieme a “Patria Socialista” per giovedì alle 14.00. Oltre a quei manifesti, gli antifascisti hanno stampato una foto che ritrae i 15-20 decerebrati “nè rossi, né neri” nell'atto di compiere il saluto romano, tutti insieme appassionatamente presso la facoltà di Ingegneria durante i festeggiamenti perché uno di loro si era anche clamorosamente riuscito a laureare.
Pubblicata su Facebook proprio dal loro scribacchino responsabile della comunicazione di Blocco, Noah Mancini, mica dall'ultimo in grado, si sono ritrovati a dover intervenire verso gli antifascisti per impedire che venissero smascherati alla luce degli altri studenti proprio nel giorno in cui i cameratti (non è un errore di battitura) avevano deciso di strumentalizzare la protesta degli iscritti al corso di Editoria.
Il Mancini, forte della sua tartaruga tatuata bene in mostra sul braccio, ha tolto di mano con un'abile mossa i manifesti ad un nostro compagno. A quel punto i 5 antifascisti hanno avuto una colluttazione coi soggettoni craxipoundiani durata alcuni minuti davanti a numerosi studenti e un paio di vigilantes che si sono adoperati per calmare gli animi.
Qualche graffio, ma niente di che.
Dalle mani del Mancini il compagno si è ripreso tutti i manifesti.
Hanno proseguito con le minacce di morte alla coattona, arrivando a dire “se troviamo le vostre foto su facebook le pubblichiamo”: ovviamente se ci trovano a braccio teso su internet gli è stato risposto che sono autorizzati a picchiarci.
Gli studenti e i lavoratori hanno solidarizzato subito apertamente con gli antifascisti, anche in maniera attiva: vedette, contributi per la stampa di manifesti, voglia di venirci a dire che sono delle merde, insomma finisce così la mattinata.
Al CdF di oggi i professori, col sostegno del Preside, erano intenzionati a votare un provvedimento chiaramente lesivo degli studenti del corso di Editoria. Alcuni rappresentanti che vi si opponevano, giustamente, hanno organizzato una raccolta firme e portato nei pressi del CdF gli studenti direttamente interessati.
Blocco Studentesco, vista la sua totale mancanza di attecchimento all'università, ha deciso di strumentalizzare l'iniziativa organizzata dagli studenti, facendo la chiamata alla quale hanno solertemente risposto i 20 soldatini di alcune facoltà di Tor Vergata e altri esterni, con l'intento di farsi belli.
Solo che hanno fatto una nuova figura di merda. Gli studenti stessi si sono sentiti scavalcati da questi energumeni e hanno preso le distanze mentre eroicamente i “Blocchetti” staccavano i microfoni di mano ad alcuni di loro e ai professori e si creava un parapiglia in aula magna. Noah Mancini è stato preso di peso da un professore, tra l'altro favorevole al provvedimento capestro, e buttato letteralmente fuori dall'aula. Manco Pierino è riuscito a far tanto nella sua gloriosa carriera di studente-rompicoglioni.
Il CdF nella baraonda più totale ha fatto passare il provvedimento. Mancini, scosso per l'accaduto, ha redatto un comunicato in cui dice che “i collettivi antifascisti” erano addirittura al fianco di simili professori: come no, che non lo sapete che noi siamo sempre stati al fianco dei baroni, siamo quelli che lottano per far chiudere i corsi, avoja, è proprio così come dice il “numero 25” di piazza Navona (vedere video “Burattini del Potere”). Del resto è per questo che abbiamo occupato la facoltà di Lettere per due mesi, estromettendo i fasci dal loro tentativo di infiltrazione alla prima occasione utile.
Finito il CdF, dove gli studenti di Editoria hanno maledetto l'irruzione a vuoto degli eroici sorci, abbiamo volantinato e tappezzato la facoltà nuovamente coi manifesti che li ritraevano a braccio teso, continuando a parlare coi numerosi studenti che ci chiedevano cosa era successo.
Quando ci hanno visto passare in una trentina davanti l'aula gentilmente loro concessa dagli amici di Azione Universitaria, cioè del PdL, si sono chiusi dentro senza alcun apparente motivo. Mah...
Finito l'attacchinaggio anche nell'edificio dove c'è la biblioteca e gli studi dei professori siamo tornati a vedere se gli appuntati di Noah Mancini avevano deciso di andarsene. In realtà cinque-sei di loro, avevano fatto capoccella dall'aula intitolata al fascistissimo “Giovanni Gentile” stacchinando un paio di manifesti. Appena hanno visto che tornavamo indietro, si sono chiusi nella fogna, anche stavolta senza motivo, e abbiamo nuovamente decorato quella parte di facoltà. Strano che stavolta la loro telecamera non abbia ripreso la scena.
Infine, li abbiamo visti andare via in “blocco” (un nome, un perché), in 15-20 (pensare a quanto stavano stretti nell'aula di Azione Universitaria ci fa sentire un po' in colpa). Uno studente tresettaro, dal tavolo del bar ci ha detto “ahò ma che è successo??? uno de loro se ne è uscito dicendo <”. In effetti ci siamo nuovamente incrociati mentre se ne andavano dall'università forse diretti a Marte, con una scena surreale vista da altri studenti, tutti fieri, impettiti e “incascati”. Erano “corti”, ma nun j'è bastato pè finì in fuorigioco pure stavolta.
12 maggio 2009, GIORGIANA VIVE!
Antifascisti/e di Tor Vergata
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