Potrebbe aprirsi a gennaio a Roma il processo contro Casapound, su iniziativa della figlia del poeta statunitense Ezra Pound, Mary de Rachewiltz, che contesta al movimento l'uso improprio del nome del padre. La donna ha avviato un procedimento legale contro il gruppo, convinta che non abbia diritto a usare il nome di Pound. Un'azione legale, secondo il presidente di Casapound Italia Gianluca Iannone, "surreale".
Ezra Pound - osserva - appartiene ai grandi del Novecento e non vedo perché mai avremmo dovuto chiedere il permesso per usare il suo nome. La decisione di farci causa è strumentale e ci fa sorridere perché il nostro non è un marchio ma un movimento culturale e siamo gli unici a promuovere seminari sulla figura di Pound, poeta, economista, scrittore e uomo politico". All'udienza, che dovrebbe svolgersi a gennaio, quindi Cpi va "con massima serenità", conclude Iannone.
Fonte:
Corrispondenti.net
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