pubblicato il 24.06.14
Strasburgo, fallisce il tentativo Le Pen: salta il gruppo euroscettico con la Lega ·
Non arriva l'atteso sì dei bulgari e l'ammissione (seppure con riserva) dei polacchi del Knp, accusati di antisemitismo, provoca la defezione degli olandesi di Wilders: "E' troppo pure per noi". Anche i Lumbard finiscono tra i 'non iscritti'
Strasburgo, fallisce il tentativo Le Pen: salta il gruppo euroscettico con la LegaMarine Le Pen (ansa)
LUSSEMBURGO - Marine Le Pen non è riuscita a convincere i partiti di 7 diversi paesi, il minimo richiesto (oltre al numero di 25 eurodeputati), per formare il secondo gruppo euroscettico all'Europarlamento. Lo si apprende da fonti parlamentari. Finiscono così tra i 'non iscritti' i 24 deputati del Front National francese, i 5 della Lega Nord, oltre agli olandesi del Pvv, agli austriaci del Fpo ed ai belgi del Vlaams Belang.
Il termine ultimo per la formazione dei gruppi scade domani e al fallimento del tentativo Le Pen sarebbe stata decisiva la defezione di Angel Dschambaski, rappresentante del VMRO, il Movimento nazionalista bulgaro, il cui sì era atteso entro domenica sera e invece non è arrivato. Dschambaski, secondo indiscrezioni, avrebbe condotto trattative parallele con l'ECR, il gruppo dei conservatori.
I 23 eurodeputati del Front National che ha trionfato in Francia, i 5 della Lega - compreso il segretario Matteo Salvini - ma anche i 4 del Pvv Geert Wilders seconda forza in Olanda, i 5 austriaci del Fpo di Strache, primo in Austria, ed i belgi del Vlaams Belang saranno dunque costretti a cominciare la legislatura tra i 'non iscritti', condizione che al Parlamento europeo equivale a quella di parlamentari di serie B: esclusi dalla distribuzione proporzionale delle cariche e dei dossier, contributi solo a titolo personale non per l'attività politica di gruppo, tempo di parola limitatissimo, necessità di 40 controfirme anche semplicemente per presentare un emendamento. Senza contare che tra i 'non iscritti' ci saranno i neonazisti greci di Alba Dorata e quelli tedeschi dello Npd nonchè gli antisemiti ungheresi di Jobbik.
L'ultimo assalto al possibile alleato bulgaro è fallito nel week end e a vuoto è andatp anche il tentativo di convincere alla "abiura" un ungherese di Jobbik.
L'altro motivo che ha portato al naufragio del gruppo comune è stata l'ingombrante presenza del polacco Janusz Korwin-Mikke, eletto nelle file del KNP, Congresso della Nuova Destra, pure ammesso 'con riserva' - e con una serie di condizioni - dopo la sua dichiarazione su Hitler e sul fatto che non sarebbe stato al corrente dell'Olocausto.
Il leader del Dutch Freedom Party, Geert Wilders, forse subodorando il fallimento imminente, ha anticipato tutti e si è tirato fuori, affermando in una nota che la presenza nel gruppo del partito polacco accusato di antisemitismo e misoginia era un ostacolo eccessivo anche per il suo partito. Wilders ha aggiunto di sperare che comunque si riesca a formare un gruppo parlamentare con Marine Le Pen e i partiti di altri cinque paesi entro l'anno.
Il fallimento per Marine Le Pen è ancora più bruciante alla luce del fatto che il suo arcirivale, Nigel Farage, è riuscito a chiudere il cerchio delle 7 diverse nazionalità - e a formare il gruppo con il Movimento 5 Stelle - proprio grazie a una "dissidente" del Front National.
Secondo le regole del Parlamento europeo, i gruppi possono formarsi in qualsiasi momento, ma la rilevazione di inizio legislatura influisce per due anni e mezzo, fino al rinnovo di mid-term delle cariche parlamentari. Intanto però tante certezze della destra, alimentate dal successo elettorale in casa propria, sono andate in fumo. E nella notte già volano le accuse alla Le Pen per la gestione della trattativa.
http://www.repubblica.it/esteri/2014/06/23/news/strasburgo_salta_il_gruppo_euroscettico_con_la_lega-89836164/
news
r_internazionale
articolo precedente
articolo successivo