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pubblicato il 4.08.13
Fronte Nazionale - Adriano Tilgher (1997-2006)
·
Fronte Nazionale (1997-2006)

Fronte Nazionale
Leader Adriano Tilgher
Stato Italia Italia
Fondazione 28 settembre 1997
Sede Roma
Ideologia Nazionalismo italiano[1], Euroscetticismo[1], Antiglobalizzazione[1], Destra sociale
Coalizione Alternativa Sociale (2003 - 2006)
Organizzazione giovanile Fronte Nazionale Giovani
Colori blu, tricolore
Sito web http://www.frontenazionale.org/

Il Fronte Nazionale (FN) è un partito politico fondato nel 1997 da Adriano Tilgher e Tomaso Staiti di Cuddia delle Chiuse. Movimento ritenuto di destra radicale, si dichiara tuttavia alternativo sia alla destra che alla sinistra.

Il partito, inizialmente chiamato Fronte Nazionale, ha poi cambiato il nome in Fronte Sociale Nazionale nel 2001. Nel 2008 è confluito ne La Destra di Francesco Storace. Nel 2013, tornato attivo e indipendente dal movimento di Storace, ha assunto la denominazione originaria.

Nel periodo 2003-2006 il partito ha collaborato con il cartello di Alternativa Sociale guidato da Alessandra Mussolini e stringendo collaborazioni sporadiche con la coalizione del centro-destra italiano, mantenendo comunque una linea politica di autonomia.

Il partito si caratterizza in ambito giovanile e studentesco attraverso la sua organizzazione giovanile, il Fronte Nazionale Giovani.

Indice

1 Storia
1.1 La scissione dal Movimento Sociale-Fiamma Tricolore (1997)
1.2 Il tentativo unitario del 2000
1.3 Le elezioni del 2001
1.4 La ricerca oltre l'estrema destra (2002-2003)
1.5 La fase di Alternativa Sociale (2003-2006)
1.6 Il veto su Tilgher candidato (2006)
1.7 Un percorso unificante
1.8 La confluenza ne La Destra (2008)
1.9 La rinascita (2013)
2 Relazioni con gli altri movimenti
3 Risultati elettorali
4 Note
5 Bibliografia

Storia
La scissione dal Movimento Sociale-Fiamma Tricolore (1997)

Il 13 luglio 1997 Tomaso Staiti di Cuddia e Adriano Tilgher con Enzo Erra e Guido Mussolini autoconvocano un'assemblea di circa duecento dirigenti e militanti del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore. L'assemblea contestava Pino Rauti da posizioni di destra più radicale intimandogli di mutare linea politica entro il 28 settembre. Rauti il giorno dopo espulse Staiti di Cuddia e Tilgher «per aver danneggiato l'attività del movimento ed averne turbato l'ordine interno»[2][3][4]. Con gli espulsi si schiera la federazione milanese della Fiamma tricolore[5].

Il 26 settembre viene così annunciata la fondazione del Fronte Nazionale che il 28 tiene al cinema Capranica di Roma la sua prima manifestazione ufficiale. Il nuovo partito ha come suo punto di riferimento l'omonima organizzazione francese di Jean-Marie Le Pen[6], il quale non fa mancare il proprio appoggio[7]. Molti furono gli strascichi polemici con l'MS-FT[8].
Il tentativo unitario del 2000

Ben presto Tilgher e Le Pen si allontaneranno, mentre nel 2000 sembra possibile un riavvicinamento col partito di Rauti. Il 18 luglio, infatti, una riunione tra le delegazioni del Fronte Nazionale e del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore, nella sede di quest'ultimo, dà un primo via libera alla fusione fra i due partiti. A confrontarsi ci sono Stefano Menicacci, Adriano Tilgher e Stefano Delle Chiaie per il Fronte Nazionale e Pino Rauti, Claudio Pescatore e Giancarlo Cartocci per la Fiamma Tricolore[9]. Tuttavia mentre il FN sembra accelerare in questa direzione, la Fiamma Tricolore frena[10][11]. Così il 17 dicembre alla Conferenza programmatica del FN viene «constatata la mancanza di volontà concreta, da parte della dirigenza del MS-FT, a convenire sulla creazione del movimento di alternativa antagonista al sistema di potere nazionale e sovranazionale». Il partito si avvia così a presentarsi alle elezioni politiche del 2001 in modo autonomo e fuori dai poli[12][13][14].
Le elezioni del 2001

Nel febbraio 2001 per evitare confusioni col Fronte Nazionale di Franco Freda sciolto dal Ministero dell'Interno con decreto del 9 novembre 2000, e per testimoniare la confluenza nel partito di altri fuoriusciti dall'MS-FT, il partito muta nome in Fronte Sociale Nazionale-FN[15].

Il Fronte Sociale Nazionale si definiva per statuto «un movimento politico avente il fine di realizzare, con metodi partecipativi di democrazia integrale, una nuova forma di Stato che, come fatto spirituale e morale, affermi il proprio valore organico, racchiudendo in sé la manifestazione politica, giuridica, economica e culturale della Nazione. Uno Stato che abbia come obiettivo l'attuazione di se stesso e quindi di un fine etico, immanente e continuo nel tempo, il cui contenuto è il bene del Popolo»[16].

Intende inoltre proporre un nuovo modello di civiltà, alternativo a quello liberal-capitalista, in cui il lavoro sia posto a base della società e rappresenti, per il cittadino produttore, il riconoscimento di un diritto-dovere, per mezzo del quale egli possa partecipare direttamente alla gestione delle aziende ed alle scelte politiche della nazione sulla base delle teorie economiche del corporativismo e della socializzazione.

Alle elezioni politiche il Fronte Sociale Nazionale si presenta esclusivamente in Abruzzo, Lazio 1 e Molise ottenendo 22.985 voti (0,65% locale) nella quota proporzionale per la Camera dei Deputati[17], 16.202 voti nella quota maggioritaria (0,46%)[18] e 98.132 voti (1,48%) al Senato (dove era presente anche in Sicilia)[19].

Alle successive elezioni amministrative, Tilgher si candida sindaco di Roma ottenendo 5.937 voti (0,36%)[20].
La ricerca oltre l'estrema destra (2002-2003)

Nel marzo 2002 il Fronte Sociale Nazionale si schierò con la CGIL contro le modifiche all'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori partecipando alla manifestazione del Circo Massimo a Roma con pare tremila militanti[21][22].

In questa fase il Fronte Sociale Nazionale cerca vanamente, come spiegherà Tilgher, di «uscire dal ghetto dell'ultradestra, col sostegno alle manifestazioni no global, a quelle della CGIL, ma non c'è stato modo di aggregare altrove tutte le forze ostili al liberismo di destra e di sinistra»[23].

In maggio il Fronte Sociale Nazionale partecipa alle elezioni comunali di Latina fuori dai poli ottenendo 589 voti (0,85%) di lista e 800 voti (1,07%) per il candidato sindaco Adriano Tilgher, quindi nessun seggio[24].

Un anno dopo alle elezioni provinciali di Roma, il Fronte Sociale Nazionale si presenta nuovamente fuori dai poli con Tilgher candidato presidente. La lista otterrà 12.350 voti (0,8%), mentre al leader del partito andranno 13.559 voti (0,7%). Nessun seggio e un dimezzamento del consenso rispetto alle precedenti elezioni provinciali del 1998 e una lieve ripresa rispetto alle politiche del 2001[25].
La fase di Alternativa Sociale (2003-2006)

Il 27 novembre 2003 Alessandra Mussolini si dichiara «incompatibile» con la sua permanenza in Alleanza Nazionale e lascia polemicamente il partito[26]. Quattro giorni dopo la nipote del duce fonderà Libertà di Azione[27].

L'evento mette in moto un rapido processo aggregativo nell'estrema destra italiana. Il 18 dicembre, infatti, Alessandra Mussolini con il segretario della Fiamma Tricolore Luca Romagnoli, il segretario del Fronte Sociale Nazionale Adriano Tilgher ed il segretario di Forza Nuova Roberto Fiore, all'Albergo del Senato a Roma annunciano l'intenzione di unire i quattro partiti in un'unica lista in vista delle elezioni europee del 2004. Nasce così Insieme per un Movimento Sociale[28] (ribattezzato un mese dopo Alternativa Sociale). Un cartello che nelle intenzioni di Tilgher vuole essere «contro il partito unico del liberismo imperante, che va da AN ai DS, vogliamo essere il partito della gente e del popolo»[29].

Il cartello tuttavia nell'aprile 2004 perderà la Fiamma Tricolore e alle elezioni europee di giugno otterrà 400.626 voti pari all'1,23%, sufficienti per eleggere la Mussolini. A Tilgher, candidato in tutta Italia, andranno 8.943 preferenze[30].

In novembre al secondo Congresso del Fronte Sociale Nazionale si affrontano due mozioni. La prima del segretario punta a fare di AS gradualmente un partito vero e proprio. Gli si contrappone la mozione di Antonio Bellocchio, Paolo Signorelli e Riccardo Incardona che invece vorrebbe che AS resti un semplice cartello elettorale[31][32][33][34].
Il Congresso di Montesilvano vedrà un dibattito molto acceso fino a degenerare in rissa, al punto che l'assemblea congressuale riuscirà a votare solo la rielezione di Tilgher a segretario nazionale[35].

La componente denominata prima Sinistra Nazionale e poi Socialismo Nazionale, rappresentata in Direzione Nazionale da Maurizio Canosci, Stelvio Dal Piaz, Ernesto Ferrante, Augusto Venditti e Paolo Signorelli, e la corrente denominata Fare Fronte, rappresentata in Direzione da Fulvio Noya e Roberto Incardona, lasceranno il Fronte (Sociale) Nazionale per dar vita alle Comunità di Socialismo Nazionale, primo embrione dell'associazione culturale Centro Studi Socialismo Nazionale, che dal 2011 diviene un vero e proprio soggetto politico: Unione per il Socialismo Nazionale[36].

Come AS, il Fronte Sociale Nazionale di Tilgher dopo le elezioni europee affronta le regionali del 2005 e le politiche del 2006.

Tuttavia già subito dopo le elezioni regionali il Fronte Sociale Nazionale è pronto ad abbandonare AS se non accelera verso la fusione[37].
Il veto su Tilgher candidato (2006)

In vista delle elezioni politiche italiane del 2006 AS sembra vicina a entrare nella coalizione del centro-destra italiano, la Casa delle Libertà. Tuttavia pare che Silvio Berlusconi per stringere il patto elettorale vorrebbe che Adriano Tilgher e Roberto Fiore non si candidino[38]. Il 10 febbraio Berlusconi dagli studi di Matrix annuncia che l'accordo CdL-AS è ufficiosamente chiuso[39].

Il 14 febbraio il caso esplode platealmente allorché l'UDC al tavolo programmatico della CdL mette in chiaro che «l'accordo con i gruppi più radicali della destra non può prevedere la candidatura al Parlamento di personaggi impresentabili al pari di Ferrando e Caruso nell'Unione. Su questo nel centrodestra siamo d'accordo tutti»[40]. Il portavoce di Berlusconi, Bonaiuti, sul tardi chiarirà che «non c'è nessuna intesa con Adriano Tilgher»[41]. Tuttavia la Mussolini prima e Tilgher il giorno dopo confermano che per il 17 febbraio è prevista una conferenza stampa con Berlusconi per annunciare l'accordo organico CdL-AS, nessuno escluso[42].
Sempre il 15 febbraio Berlusconi alla radio conferma l'alleanza elettorale con AS ma dice no a «candidature discutibili» come quella di Adriano Tilgher e Roberto Fiore[43][44]. Il 16 Tilgher, Mussolini e Fiore, pur di salvare l'alleanza, decidono di comune accordo di non candidarsi[45]. Il giorno dopo mentre Tilgher in Tv dichiara di non essere mai stato neofascista «neanche quando avevo venti anni perché i ??neo?? non mi piacciono»[46], Berlusconi e la Mussolini in conferenza stampa annunciano un accordo porgrammatico[47].

Il tanto agognato accordo non porta però i risultati sperati: AS si ferma alla Camera allo 0,67%, ben al di sotto della soglia di sbarramento del 2%. Analogo risultato al Senato. AS risulta pertanto essere la prima tra le liste della CdL non ammesse alla ripartizione dei seggi.

Quando il 22 aprile per le elezioni comunali romane Alessandra Mussolini decide autonomamente di entrare nella coalizione della Casa delle Libertà per Gianni Alemanno sindaco, si incrina definitivamente l'esperienza unitaria di Alternativa Sociale. Il Fronte Sociale Nazionale e Forza Nuova non condivideranno le scelte di Azione Sociale e presenteranno una lista unitaria fuori dai poli per Alessandra Sarti Magi sindaco[48].
Il 3 maggio Roberto Fiore dichiarerà ufficialmente «conclusa» Alternativa Sociale[49][50].
La lista unitaria Fronte Sociale Nazionale-Forza Nuova otterrà 2.543 voti pari allo 0,20% dei voti validi e nessun seggio[51].
La stessa lista alle contemporanee elezioni provinciali di Campobasso, fuori dai poli per Roberto D'Aloisio presidente otterrà 983 voti pari allo 0,76% e nessun seggio[52].
Un percorso unificante

Dopo AS, nel giugno 2006 Tilgher scrive ai suoi militanti per lanciare una «Costituente di Base» che riaggreghi l'area della destra radicale: «mi sono interrogato se c'è spazio ancora per una politica delle idee che avvicini ed associ sempre più persone. Mi sono risposto sì: ecco che lancio una proposta per fare una costituente di base. Del resto la volontà, da più parti espressa, di unificare i soggetti espressione di un'area, che si riconosce in una forte identità nazionale e nella volontà di ricostruire lo stato sociale, deve ormai diventare l'unico motore per le nostre scelte future. Se i vertici dei soggetti di questa area non sono stati capaci di unirsi, cerchiamo di farlo a livello di base»[53].

Alle elezioni amministrative del 2007 il Fronte Sociale Nazionale non entra a far parte del «Patto d'Azione» Forza Nuova-Alternativa Sociale-Movimento Idea Sociale siglato in gennaio[54]; se ne avvicinerà invece qualche mese più tardi[senza fonte].
La confluenza ne La Destra (2008)

In occasione delle elezioni politiche anticipate del 2008, il Fronte Sociale Nazionale dà indicazione di voto per La Destra di Francesco Storace, con il quale il 16 marzo 2008 viene stabilito «patto federativo».[55]

Nel dicembre dello stesso anno Tilgher scrive ai suoi militanti annunciando la definitiva confluenza del Fronte Sociale Nazionale nel partito di Storace.[56]
La rinascita (2013)

Nell'estate del 2013 Tilgher, insoddisfatto dell'orientamento imposto al partito da Storace, riprende ufficialmente le redini del Fronte Nazionale come partito indipendente, uscendo ufficialmente da La Destra. Il Fronte Nazionale rifiuta di essere inserito nei tradizionali schieramenti di destra o di sinistra, considerando tali posizioni appartenenti al passato, e dichiara di voler combattere il mondialismo e il liberismo unendo tutto il popolo italiano. Il 5 ottobre viene presentato ufficialmente il Fronte Nazionale Lombardia, seguito a breve dalla sezione di Roma, già precedentemente attiva sul territorio e nota per via dell'affissione di alcuni manifesti a favore delle politiche di Putin nella questione siriana.
Relazioni con gli altri movimenti

Il 26 novembre 2013 alcuni militanti del gruppo bolognese del Fronte Nazionale vengono aggrediti da diversi presunti attivisti del Collettivo Universitario Autonomo (CUA) durante un volantinaggio nell'ambito di un'iniziativa contro il degrado della zona universitaria cittadina[57]. In una nota il collettivo esprimerà solidarietà agli aggressori; di contro, l'evento viene definito come "un'odiosa azione squadrista" dal procuratore aggiunto Giovannini.
Risultati elettorali
Voti % Seggi
Politiche 2001 Camera 22.985 0,06 -
Senato 98.132 0,29 -
Europee 2004 (lista AS) 400.626 1,23 -[58]
Politiche 2006 (lista AS) Camera 255.354 0,67 -
Senato 214.526 0,63 -
Note

^ a b c Manifesto per la sovranità nazionale
^ MS-FT: ASSEMBLEA 'ANTI-RAUTI', ESPULSI STAITI E TILGHER
^ MS-FT: ASSEMBLEA 'ANTI-RAUTI', ESPULSI STAITI E TILGHER (2)
^ Nella Fiamma: "Rauti vira sul Polo e pensa solo a sistemare la figlia"
^ FIAMMA: SI SCIOGLIE LA FEDERAZIONE MILANESE
^ DESTRA: GLI SCISSIONISTI RAUTIANI FONDANO IL FRONTE NAZIONALE
^ "An traditrice, Rauti ambiguo": Le Pen boccia la destra italiana
^ MS-FT: RAUTIANI ALL'ATTACCO, DISSIDENTI VERSO NUOVO PARTITO
^ COSA NERA: NASCE A OTTOBRE PARTITO UNICO A DESTRA DI AN
^ COSA NERA: CONGRESSO MS-FT DECIDE SU FUSIONE E RAPPORTO CON CDL
^ COSA NERA: CONGRESSO MS-FT DECIDE SU FUSIONE E RAPPORTO CON CDL (2)
^ FN: AL VIA RACCOLTA FIRME PER CANDIDATURE SOTTO IL SIMBOLO
^ FN: AL VIA RACCOLTA FIRME PER CANDIDATURE SOTTO IL SIMBOLO (2)
^ Tilgher chiarisce le posizioni del suo movimento
^ Anche Tilgher in corsa per il Campidoglio
^ Statuto del Fronte Nazionale
^ ARCHIVIO STORICO DELLE ELEZIONI - Camera 13/05/2001 - Area ITALIA - Proporzionale
^ ARCHIVIO STORICO DELLE ELEZIONI - Camera 13/05/2001 - Area ITALIA - Uninominale
^ ARCHIVIO STORICO DELLE ELEZIONI - Senato 13/05/2001 - Area ITALIA
^ Voti Sindaco - Comune di Roma 2001
^ LAVORO: FRONTE NAZIONALE ADERISCE A SCIOPERO SINDACATI
^ CGIL: FRONTE NAZIONALE, ANCHE NOI A CIRCO MASSIMO PER ART. 18
^ Fiamma Tricolore più Fronte più Forza Nuova. Rifondazione fascista piace a Storace
^ Comune di Latina. Elezioni amministrative 26 e 27 maggio 2002
^ Elezioni amministrative del 25 maggio 2003. Roma
^ AN: ALESSANDRA MUSSOLINI LASCIA IL PARTITO
^ AN: SI CHIAMERA' 'LIBERTA' D'AZIONE' PARTITO MUSSOLINI
^ Mussolini, tre «cavalieri neri» per Strasburgo
^ Destra: MS-FSN-FN, così con la Mussolini sfidiamo Fini
^ ARCHIVIO STORICO DELLE ELEZIONI - Europee 12/06/2004
^ DESTRA: FRONTE NAZIONALE A CONGRESSO, DUE TESI PER FUTURO/ADNKRONOS
^ DESTRA: FRONTE NAZIONALE A CONGRESSO, DUE TESI PER FUTURO/ADNKRONOS (2)
^ DESTRA: FRONTE NAZIONALE A CONGRESSO, DUE TESI PER FUTURO/ADNKRONOS (3)
^ DESTRA: FRONTE NAZIONALE A CONGRESSO, DUE TESI PER FUTURO/ADNKRONOS (4)
^ DESTRA: SPACCATURA NEL FRONTE SOCIALE NAZIONALE
^ USN
^ FRONTE SOCIALE PRONTO L'ADDIO ALLA MUSSOLINI
^ MUSSOLINI, QUASI CHIUSO L'ACCORDO CON LA CDL
^ ELEZIONI: BERLUSCONI ASSICURA INTESA CON LA MUSSOLINI, PROSSIMA SETTIMANA L'ANNUNCIO
^ Esplode il caso neofascisti
^ CDL: BONAIUTI, NON C'? NESSUNA INTESA CON ADRIANO TILGHER
^ TILGHER DIFENDE FERRANDO E IL GENIO DI MUSSOLINI
^ CDL: BERLUSCONI A MUSSOLINI, NON CANDIDARE PERSONE DISCUTIBILI
^ CDL: BERLUSCONI, LA MUSSOLINI MI HA ASSICURATO CANDIDATI DEMOCRATICI
^ CDL: MUSSOLINI, PRESENTEREMO LISTA AS MA FIORE TILGHER E IO NON CI SAREMO
^ CDL: TILGHER, NON SONO NEOFASCISTA COMBATTO BATTAGLIE SOCIALI
^ CLD: BERLUSCONI, CON MUSSOLINI ACCORDO PROGRAMMATICO PER AMPLIARE CONSENSI
^ «Ci ha tradito, ieri sera stava ancora con noi»
^ FN: Fiore 'divorzia' da Mussolini, alleanza conclusa, ANSA, 3/5/2006.
^ ROMA: ALEMANNO, SINISTRA TACE SU DIVORZIO TRA FORZA NUOVA E MUSSOLINI
^ Elezioni amministrative 2006. Elezioni Sindaco e Consiglio Comunale
^ ARCHIVIO STORICO DELLE ELEZIONI - Provinciali 28/05/2006 - Campobasso
^ Dal Segretario Nazionale: Progetto Costituente
^ NASCE IL PATTO D??AZIONE TRA RAUTI, MUSSOLINI E FIORE!
^ LA DIREZIONE NAZIONALE DEL FRONTE RATIFICA LA PROPOSTA DI ACCORDO CON IL MOVIMENTO ??LA DESTRA?
^ LE RAGIONI DI UNA SCELTA
^ David Marceddu, Bologna, militanti di estrema destra presi a calci e pugni: ??Aggressione squadrista? in il Fatto Quotidiano, 27 novembre 2013. URL consultato il 10 dicembre 2013.
^ Alessandra Mussolini di Azione Sociale viene eletta in rappresentanza di tutta la lista.

Bibliografia
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Francesco Germinario, Estranei alla democrazia. Negazionismo e antisemitismo nella destra radicale italiana, Pisa, BFS, 2001. ISBN 88-86389-57-4
Ugo Maria Tassinari, Fascisteria. I protagonisti, i movimenti e i misteri dell'eversione nera in Italia, 1965-2000, Roma, Castelvecchi, 2001. ISBN - 88-8210-252-1; Milano, Sperling & Kupfer, 2008. ISBN 9788820044497
Mario Coglitore e Claudia Cernigoi, La memoria tradita. L'estrema destra da Salò a Forza Nuova, Milano, Zero in condotta, 2002.
Giuseppe Scaliati, Trame nere. I movimenti di destra in Italia dal dopoguerra ad oggi, Genova, F.lli Frilli, 2005. ISBN 88-7563-001-1
Mario Consani, Foto di gruppo da Piazza Fontana, Milano, Melampo, 2005. ISBN 88-89533-07-2
Nicola Cristadoro, L'eversione di destra negli anni di piombo. Dal nuovo ordine al populismo armato e l'influenza sulla destra extraparlamentare del XXI secolo, Collegno, Roberto Chiaromonte, 2006. ISBN 9788890249952
Nicola Rao, La fiamma e la celtica, Milano, Sperling & Kupfer, 2006. ISBN 9788820041939
Alessandro Chiaramonte, Giovanni Tarli Barbieri (a cura di), Riforme istituzionali e rappresentanza politica nelle regioni italiane, Bologna, Il mulino, 2007. ISBN 9788815115331
Gerardo Picardo, Destra radicale. Interviste agli eredi della fiamma, Roma, Settimo sigillo, 2007. ISBN 9788861480117
Ugo Maria Tassinari, Naufraghi. Da Mussolini alla Mussolini: 60 anni di storia della destra radicale, Pozzuoli, Immaginapoli, 2007.
Saverio Ferrari, Le nuove camicie brune. Il neofascismo oggi in Italia, Pisa, BFS, 2009. ISBN 9788889413371
Giuseppe Scaliati, Il male assoluto. Da Fiuggi al PdL, Acireale-Roma, Bonanno, 2010. ISBN 9788877966056

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