MACERATA – Diffamazione aggravata dall’odio razziale nei confronti dell’ex ministro Cecile Kyenge. Deve rispondere anche di questa accusa il coordinatore provinciale di Forza Nuova ed ex candidato sindaco Tommaso Golini, che questa mattina è stato rinviato a giudizio dal Gup del Tribunale di Macerata, Enrico Zampetti. Il processo a suo carico si aprirà il prossimo 24 novembre davanti ai giudici del Tribunale collegiale. La vicenda risale a maggio del 2013 quando accanto alla sede del Pd in via Spalato venne affisso un manifesto con la scritta “Kyenge torna in Congo” e la firma in calce del movimento di ultradestra. A Golini venne contestato il reato di propaganda di idee fondate sull’odio razziale, etnico e religioso sulla base della Legge Mancino contro la xenofobia. Questa mattina in aula è stato lo stesso procuratore capo Giovanni Giorgio a contestare anche il nuovo reato. Nel processo si sono costituiti parte civile anche il ministro Kyenge e l’Arci. “L’associazione Arci – ha spiegato il legale Fabio Baglioni – è portatrice di interessi diffusi e tra le attività preminenti su cui è molto attiva c’è anche quella contro le discriminazioni”. Golini, difeso dall’avvocato Antonio Maria Golini, sin dall’inizio si è detto estraneo alla vicenda.
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Macerata «Kyenge torna in Congo», indagato il coordinatore provinciale di Forza Nuova · pubblicato il 11.05.13
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