pubblicato il 9.12.15
Preparavano attentati contro la metro di Roma. Estrema destra in manette ·

Il gruppo “Avanguardia Ordinovista” aveva a capo un carabiniere in congedo

Il tempo storico è propizio.

Questa e altre terribili frasi nelle intercettazioni dei Ros su scala nazionale che hanno portato all’arresto di 14 neofascisti e di 44 indagati in totale.
Due Carabinieri si sono infiltrati nel gruppo di estrema destra Avanguardia Ordinovista, che aveva come modello gli anni ’70 e Ordine Nuovo in particolare, e dopo due anni di indagini hanno sventato possibili attentati, primo fra tutti un attentato alla Metro di Roma.
E tra documenti dei militari in cui figurano intercettazioni che inneggiano ad attentati contro la popolazione, emerge la figura al centro di tutto: un ex maresciallo in congedo per infermità.
Stefano Manni, 48enne, che aveva contatti con il gruppo clandestino paramilitare Militia e che li ha mantenuti tanto da portarlo al vertice dell’Avanguardia.
Si celebra la strage di Bologna, si pronunciano frasi ingiuriose contro immigrati e contro chi li ospita.
Infine, si valutano possibili attentati contro ministri e contro Equitalia.
Politici ordinati con indice di fattibilità con la valutazione su scorta e visibilità, valutazione dei rischi e di possibili conseguenze socio-economiche.

E per questo, Equitalia non bastava.

Bisognava colpire la popolazione, incutere terrore. Non bisogna colpire la Kienge perché altrimenti verrebbe individuata l’area politica responsabile dell’azione. L’azione deve essere simultanea e potrebbe colpire le città di Roma, Milano e Firenze per creare una punta di terrore, in quanto solo due bombe a Equitalia non verrebbero commentate dai media.
Un piano vero e proprio per colpire la Metro di Roma, quasi pronto. C’erano i dettagli, si cercavano le armi e le modalità. Ultime fasi della progettazione interrotte dai Ros.
Gli arresti a L’Aquila, per reati che vanno dall’associazione con finalità di terrorismo, all’associazione finalizzata all’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.


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