Arresti a Perugia - Rassegna stampa

Non si conoscono i nomi dei compagni arrestati.
Seguiranno aggiornamenti.

Rassegna stampa:

La Repubblica

Terrorismo, operazione a Perugia - Arresti tra gli anarco-insurrezionalisti

PERUGIA - Operazione antiterrorismo in provincia di Perugia. I carabinieri del Ros, coordinati dalla procura del capoluogo umbro, hanno eseguito cinque arresti, mentre un'altra persona è indagata in stato di libertà. Sono tutti anarco-insurrezionalisti appartenenti alla Federazione anarchica informale. "E' una cellula pericolosa" dicono i magistrati. Sono state sequestrate apparecchiature informatiche e molti documenti, ora al vaglio degli inquirenti. Inoltre l'attenzione degli inquirenti si sta concentrando su "altre persone" probabilmente simpatizzanti dell'organizzazione.

Gli arrestati sono ritenuti responsabili anche dell'invio alla presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, nello scorso mese di agosto, di una busta contenente due proiettili calibro 38 special e di un volantino di rivendicazione contenente minacce di morte. Nella lettera si parlava di questioni come i lavori per la Tav e del Rio Fergia, lo sfruttamento di una sorgente di acqua nella zona di Nocera Umbra, ma anche a un incidente avvenuto in un cantiere edile nello spoletino. Il gruppo è tra l'altro accusato di avere minacciato di morte il sindaco di Spoleto e alcuni carabinieri e di aver danneggiato alcuni cantieri edili.

L'indagine è stata denominata "Brushwood", prendendo spunto dal termine inglese che definisce la "boscaglia", spesso richiamata dagli arrestati anche nei volantini di rivendicazione quale ambito di riferimento per la "Guerriglia rivoluzionaria". Il gruppo minacciava anche un'"accelerazione armata alla guerra ecologista esplosa in Umbria" e aveva contatti in tutta Italia.

La sigla Fai è comparsa per la prima volta nello scenario eversivo nel dicembre del 2003, quando aveva rivendicato i pacchi bomba spediti a Romano Prodi, all'epoca presidente della Commissione europea, oltre che al presidente della Banca centrale europea e alle sedi di Europol e Eurojust.

(Repubblica.it 23 ottobre 2007)


(ANSA)PERUGIA - Ha permesso di disarticolare quella che gli inquirenti considerano una "pericolosa
cellula" anarco-insurrezionalista l'operazione condotta stamani dai carabinieri del Ros coordinati dalla procura di Perugia che ha portato a cinque arresti (mentre un'altra persona è indagata in stato di libertà). I cinque arrestati sono ritenuti responsabili anche dell'invio alla presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, nello scorso mese di agosto, di una busta contenente due proiettili calibro 38 special e un volantino di rivendicazione contenente minacce di morte.

Il programma criminoso della presunta struttura si inquadra - secondo i magistrati del capoluogo umbro - in un più ampio progetto sovversivo ideato e già avviato dalla Fai, Federazione anarchica informale. I provvedimenti riguardano tutti cittadini italiani.

Nel documento inviato alla Lorenzetti veniva tra l'altro sollecitata l'adesione al compimento di azioni violente, dirette al sovvertimento dell'ordine democratico attraverso la pratica della lotta armata. Il gruppo è tra l'altro accusato di avere minacciato di morte il sindaco di Spoleto e alcuni carabinieri. Devono inoltre rispondere di danneggiamenti in cantieri edili, anche seguiti da un rischio di incendio, e su edifici pubblici, di vilipendio e ingiurie nei confronti delle istituzioni dello Stato e dei suoi rappresentanti, istigazione a delinquere, furto e procurato allarme, detenzione di armi e munizioni.

Nel corso delle indagini sono state contestate condotte di natura terroristica che - secondo le prime informazioni degli investigatori- hanno riguardato anche importanti istituzioni della Regione umbra. Numerose le perquisizioni ancora in corso. Per lo svolgimento della lunga e complessa indagine sono stati utilizzati sofisticati sistemi di indagine e apparecchiature tecniche che hanno permesso di accertare la presenza della presunta cellula anarco-insurrezionalista.

L'indagine ha riguardato in particolare azioni subite da importanti rappresentanti delle istituzioni umbre. Al momento non è chiaro quali siano quelle finite al centro degli accertamenti del Ros. Nei mesi scorsi comunque una busta contenente un proiettile e alcune minacce era stata recapitata alla presidente della Regione umbra Maria Rita Lorenzetti.


(Adnkronos) - Una sesta persona risulta essere indagata in stato di liberta' per partecipazione alla presunta associazione sovversiva denominata 'Coop/Fai' (Contro ogni ordine politico-Federazione anarchica informale) e disarticolata nel corso di un'operazione coordinata dalla Procura della Republica di Perugia.


Perugia 23 ott. (Ign) - Vasta operazione antiterrorismo in provincia di Perugia da parte dei carabinieri del Ros coordinati dalla procura del capoluogo umbro. Cinque gli arresti eseguiti, che riguarderebbero tutti cittadini italiani. In particolare gli investigatori ritengono di aver individuato a Perugia la presenza di una presunta cellula anarcoinsurrezionalista.

Nel corso delle indagini sono state contestate condotte di natura terroristica che, secondo le prime informazioni degli investigatori, hanno riguardato anche importanti istituzioni della Regione umbra e azioni subite da loro negli ultimi tempi.

Per lo svolgimento della lunga e complessa indagine sono stati utilizzati sofisticati sistemi di indagine e apparecchiature tecniche che hanno permesso di accertare la presenza nella regione di una cellula anarco-insurrezionalista. Numerose le perquisizioni ancora in corso.

Mar, 23/10/2007 – 10:33
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