Cile - Patricia torna a scioperare

Al mio caro popolo Mapuche e a tutti quegli uomini e quelle donne che lottano giorno per giorno per cercare di costruire un mondo di giustizia e di solidarietà per tutti.
Con queste righe desidero informarvi, con profonda tristezza, che siamo stati nuovamente ingannati dal governo di Michel Bachelet. Infatti, il "suo governo non ha mantenuto la parola data una mese fa affinché terminasse lo sciopero della fame", accordo che prevedeva la concessione dei benefici penitenziari e il trasferimento al CET (uscita dal carcere il fine settimana e trasferimento in colonie penali -ndt). Purtroppo la gendarmeria ha concesso solo il CET e una volta lì, sotto quel regime carcerario, una lenta concessione dei benefici; la qualcosa viola evidentemente l'accordo preso.
Per questo motivo ho deciso di riprendere lo sciopero della fame, a partire da oggi 2 marzo. Cari fratelli e sorelle di nuovo abbiamo di fronte l'arroganza e l'orgoglio di un governo che non ha credibilità, ma siamo pieni di generosità per tralasciare gli interessi personali e meschini e per prendere con responsabilità e solidarietà le bandiere della giustizia e della libertà per tutti i Prigionieri Politici Mapuche, per difendere dalle grinfie dell'avarizia le poche risorse che ci hanno lasciato.
Vorrei solo dire che abbiamo perso una una battaglia non la guera. Perché la resistenza a questo sistema disumano e depredatore che si nutre dello sfruttamento umano e della natura ha già una sua forza e permette di rendere visibili contraddizioni aberranti come il fatto che la Presidente cilena, di sinistra, governi per la destra e gli imprenditori.
Siamo lontani dal giorno in cui possiamo festeggiare "l'uguaglianza dei diritti tra le persone di tutti i popoli", "che l'umano prevalga sull'economico"... non vogliamo belle parole e frasi scritte sul convegno 169 dell'ONU o su costituzioni che nessuno rispetta, queste parole devono esser scritte nei nostri cuori ed essere difese con la vita, se necessario.
"Di cosa possono accusarci adesso, di non voler cambiare la dignità e la giustizia con specchietti colorati"... non credere nelle buone intenzioni di un governo probabilmente mediocre che non ha credibilità sui temi indigeni, che ruba, sfrutta e non protegge le risorse naturali... sappiamo che Egaña inganna, inganna il nostro popolo (Egaña è il mediatore del governo cileno per gli affari indigeni - ndt).
Abbiamo sempre avvertito che ciò che questo governo scrive con una mano subito lo cancella con l'altra e che sebbene offra quel che offra dobbiamo credere la metà, questo governo mente ed inganna di proposito.
Dobbiamo smettere di pensare come bambini, dobbiamo convertirci in uomini e donne che comprendono che il conflitto politico-storico con il nostro popolo mapuche si risolve esercitando quei diritti che ci sono stati negati per decenni. Mobilitiamoci e lottiamo per il rispetto della nostra vita e delle nostre risorse naturali, patrimonio di tutti. Prendiamo in serio i valori della vita, della giustizia, della lealtà, della trasparenza, della verità e solidarizziamo responsabilmente per indicare con generosità e grandezza di spirito il cammino politico e culturale al nostro popolo e alla nostra vita.
Continueremo a dire che per la terra e l'autonomia ci arrestano, i nostri giovani vengono assassinati, ci criminalizzano ed applicano su di noi le leggi repressive, di Pinochet, reprimono brutalmente il nostro popolo indifeso e che ogni morte di un mapuche da parte di un carabinero gode della impunità più assoluta.
Continuiamo a lottare e ad apprendere un cammino nel mezzo di questa disumanità.
Facciamoci coraggio con speranza, ma anche con gioia e tenerezza perché non si dimentichi mai che siamo parte di un'umanità che crede nel cambiamento, che guarda al futuro con ottimismo... perché: quelli che lottano una volta sono buoni, quelli che lottano molte volte sono migliori, ma quelli che lottano tutta la vita sono la speranza delle nuove generazioni... e voi siete questa speranza cari fratelli e sorelle.

Coraggio
marrichiweu (10 volte vinceremo)
newen pu lamieng (forza fratelli)

Finché ci saranno colihues, colihues nasceranno
Se uno cade, dieci si solleveranno

Chepa
Patricia Troncoso Robles
Prigioniera Politica Mapuche

domenica, 2 marzo 2008

Mer, 05/03/2008 – 15:14
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