Firenze - Blocco stradale con filo spinato contro i Cpt

Giovedì 3 luglio, in una decina di persone abbiamo bloccato con filo spinato Via Calzaiuoli, centro scintillante del centro di Firenze, tra Piazza Duomo e Piazza della Signoria. Sono stati distribuiti volantini e fatti interventi al megafono contro la costruzione di un CPT anche nel capoluogo toscano, il tutto in mezzo ai vigili urbani e ai turisti sbigottiti che si incagliavano nel filo spinato.
Dopo pochi minuti, ce nesiamo andati via indisturbati.

Laboratorio contro la repressione
(realtà collettiva nata dopo gli sgomberi di novembre scorso, che riunisce varie realtà e individualità libertarie e anarchiche)

Segue il volantino distribuito durante l'azione:

UNA CITTA' DOVE SI FANNO I LAGER E' UNA CITTA'-LAGER

Una propaganda mediatica sempre più razzista ed asservita ci vuole convincere ad avere paura. Paura dello straniero senza documenti, dell'arabo "terrorista" e del Rom "ladro di bambini", del "clandestino" stupratore, del povero "criminale per natura". Per "combattere la paura", per rispondere al "bisogno di Sicurezza dei cittadini", creato ad arte dalle carogne di stampa e televisione, ogni mezzo è lecito: anche le continue retate, la nostra vita perennemente videosorvegliata, il carcere per "reati" sempre più lievi.
Anche l'imprigionamento di persone che non hanno commesso altro "crimine"che attraversare una frontiera senza avere in tasca il documento giusto. In quanto poveri, sono considerati pericolosi. In quanto pericolosi, devono essere imprigionati prima che possano commettere dei pretesi crimini.

Stiamo parlando dei CPT (o CIE, centri di identificazione ed espulsione, come vengono chiamati ultimamente) i moderni campi di concentramento della Fortezza Europa. In nome del delirio di sicurezza costruito da tutte le parti politiche infatti, l'amministrazione comunale di centro-sinistra (Il PD, i Verdi, i Comunisti Italiani e Sinistra Democratica) si appresta a costruire queste vere e proprie Galere Razziali, nascondendosi dietro una cortina fumogena fatta di confusione mediatica e di sigle.

Attualmente, in Italia, uno straniero senza documenti può essere detenuto al di là del filo spinato fino a 60 giorni, prima di essere espulso. Presto, per volontà dell'Unione Europea e dell'attuale governo nazista italiano, potrà essere detenuto fino a 18 mesi (più della durata media di una pena in carcere). Una volta espulso, verrà rispedito verso la fame, la miseria, la guerra o la morte nei lager libici del colonnello Gheddafi (il miglior amico degli italiani...)

Le numerose rivolte, le evasioni, i morti per assenza di cure o per ragioni poco chiare, gli episodi di autolesionismo, di pestaggi da parte delle forze dell'ordine e del personale, l' annichilimento con sedativi e psicofarmaci - tutto questo testimonia la reale natura di questi luoghi meglio di mille parole. Cambiano i governi, resta il filo spinato. Un passato fatto di carri armati, svastiche e fasci littori non ha alcuna intenzione di passare, ma ritorna con l'esercito schierato in strada (oggi ad Acerra, domani ovunque) e con la schedatura delle impronte e del DNA su base razziale (oggi i Rom dai sei anni in su, domani tutti gli stranieri, dopodomani...).

Al posto della svastica, la bandiera del Denaro e della Sicurezza delle Cassaforti. Abbandonata ogni veste "progressista", il Partito Democratico e i suoi sinistri lacchè non trovano di meglio da fare che unirsi alla caccia al povero: campi Rom e case occupate sgomberate, lavavetri e zingari cacciati, cani da guardia in divise d'ogni foggia aizzati contro barboni e venditori di borse dalla pelle scura. E adesso pure i CPT, perchè sia completo il mosaico dell'oppressione, perchè regni il terrore nelle baracche e la pace nelle botteghe.

La giunta comunale (in testa l'assessore De Siervo) e regionale (in testa il governatore Martini) fingono di discutere sulla costruzione dei CPT, sui siti dove realizzarli, sulla loro natura "umanitaria". In realtà hanno già deciso dove costruire i Centri di Identificazione (in Viale Guidoni e alle Cascine), che per la legge Bossi-Fini possono essere usati, in mancanza di strutture adeguate, come dei CPT veri e propri. Già stanziati i soldi, si tratta solo di trovare chi si prenderà la responsabilità di attrezzarli e gestirli. Niente di strano, giacchè è stato il loro partito (l'attuale PD, allora Pds) ad istituire i Campi con la legge Turco-Napolitano (1997). Rifognazione comunista, oramai completamente organica al potere locale dopo il suo ingresso in Regione, scalpita contro i CPT senza dire una parola contro i Centri di Identificazione. Niente di strano, giacchè anche Rifognazione, in quel 1997, votò compatta a favore dei Campi di concentramento.

Siamo convinti che, se questi Lager verranno costruiti, la vita di Firenze non sarà più la stessa: una città già invivibile, dai prezzi e dagli affitti insostenibili, sorvegliata a vista dalla polizia, vedrà intensificarsi le già frequentissime retate e la brutalità del controllo sociale. Siamo convinti che ad impedirlo non saranno i politici di ogni colore, ma una lotta che chiami i lager col loro nome e tratti da boia chi li vuole e li sostiene: i politici tutti, i ricchi commercianti che chiedono più sicurezza per i loro affari, il padronato che vuole una manodopera straniera sempre più ricattabile. E poi i giornalisti venditori di menzogne, le ditte che si accaparreranno i lavori di costruzione, la rosa dei "papabili" candidati a gestirli : la Caritas, l'Arci, la Fondazione Michelucci, la Croce Rossa e la Misericordia.

LAGER PER IMMIGRATI: NE' A FIRENZE NE'ALTROVE! NESSUNA PACE AI POLITICI, NESSUNA PACE AI LORO COMPLICI
SABOTIAMO LA GABBIA- SICUREZZA

laboratorio contro la repressione

Sab, 05/07/2008 – 02:43
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