Lascia vuote le urne! Riempi le strade e le piazze!

Molti e molte questa volta non andranno a votare. Le donne che non hanno sopportato l’rruzione di 7 uomini in divisa, senza mandato, in un ospedale, per sequestrare un feto e una cartella clinica; i lavoratori e le lavoratrici che a detta di tutti “non arrivano alla quarta settimana”, salvo poi vedere aumenti contrattuali che bastano per un giorno; le famiglie ed i colleghi dei morti sul lavoro mentre gli infortunati rimasti vivi si candidano nelle liste di chi la legislazione sulla sicurezza la fa valutare ai padroni.
Non andrà a votare chi percepisce l’odore di guerra fra poveri dietro gli sbandierati stati, razze, religioni e nemmeno coloro che si sono indignati per le pene esemplari al processo contro chi ha manifestato contro il G8, chi sa che le operazioni antiterrorismo sono, queste, sì, terroristiche quanto spettacolari e fantasiose, mentre l’antimafia (con la monnezza di Napoli sempre lì) non appare né vittoriosa né rassicurante.
Non andranno a votare gli extracomunitari e le extracomunitarie perché non possono, loro devono solo lavorare, ma non ci andrà nemmeno chi vede strumentalizzare a fini elettorali (oh, la santa sicurezza!) la prima nefandezza compiuta da qualche straniero (visto che ne compiono altrettante gli italiani, magari all‘interno di qualche bella famiglia tradizionale)

CHI NON ANDRA’ A VOTARE SA CHE NON E’ CERTO UN CASO CHE I PROGRAMMI DEI PARTITI SIANO UNA FOTOCOPIA E CHE QUEGLI SCHIERAMENTI CHE SI PROCLAMANO DIVERSI E RADICALI, OLTRE A CHIEDERCI DI NON PENSARE E NON AGIRE, MA DI DELEGARE TUTTO A LORO, NON HANNO DISDEGNATO DI STARE, NEI VARI GOVERNI, FIANCO A FIANCO A PARTITI ALTRETTANTO RADICALI, MA NEGLI ATTACCHI AI PROLETARI.

E’ opinione ormai diffusa che NON SI TRATTA DI METTERE QUALCUNO PIU’ ONESTO DEGLI ALTRI NELLA STANZA DEI BOTTONI, MA CHE SIA PROPRIO LA STANZA DEI BOTTONI A DOVER ESSERE ELIMINATA.

Per questo anche rispetto alle liste civiche sta giustamente maturando la consapevolezza che non sarà il rappresentante di qualche comitato di cittadini ad impedire la costruzione di una base militare, un inceneritore, un rigasificatore.

L’insicurezza che pervade costantemente molti è sostituita da una grottesca di paura del diverso, ma appare sempre più evidentemente che l’attacco reale alle condizioni di vita non viene dal drogato e dall’immigrato, ma dalla legislazione sul lavoro, sulla famiglia, da quella fiscale, dal codice della strada…… E chiunque in questo senso è irregolare, un non assimilato che non vuole pagare qualcosa, odia timbrare il cartellino, cerca di evitare di fare code, si tiene quello che trova, compra merce “taroccata”….e rifiuta, per questo, di percepirsi come un individuo ambiguo solo perché istituzioni ed organismi paraistituzionali lo spingono a fare la scelta di “indossare la divisa” contro sé stesso ed i suoi simili.

Possiamo invece fare una VERA SCELTA, per la quale non votare non basta perché il disamore per il voto non proviene solo dallo scontento, dal fatto che “la casta” non ci soddisfa. L’astensionismo deve diventare incompatibilità, porre con forza il tema dei nostri bisogni.
Se i rappresentanti del potere, scelgono chi merita (di votarli, di obbedirli…) e chi va semplicemente rottamato/a nei Cpt, nelle galere, nei manicomi o direttamente ammazzato, come a Gaza o in Cecenia, o nelle favelas di Rio, c’è un’unica possibile strada da imboccare: mettersi in campo in prima persona.

LA PRIORITA’ DEVE ESSRE QUELLA DI RIFIUTARE OGNI DELEGA, PRATICANDO L’AZIONE DIRETTA PER COSTRUIRE LE BASI DI UNA VITA MIGLIORE, DIGNITOSA E LIBERA, CHE NON TROVA SPAZIO IN QUESTO MARCIO ESISTENTE

Il Grimaldello di Genova
L'Avamposto degli Incompatibili

Mar, 08/04/2008 – 18:51
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