[Lt] Presidio sotto il carcere contro isolamento e differenziazione

19/09/2010 - 12:59
19/09/2010 - 16:00

Contro il carcere, contro l'isolamento - Presidio sotto il carcere di Latina
Domenica 19 Settembre ore 13

Il carcere è per eccellenza il luogo ideologico e fisico con cui la società protegge la sua violenza strutturale, strumento dello Stato per reprimere, isolare, nascondere le sue contraddizioni e mettere a tacere ogni forma di opposizione, più o meno consapevole, al suo quieto e omologato vivere. E di fronte al peggioramento delle condizioni di vita sia all'esterno che all'interno del carcere, all'aumentare delle morti e delle violenze nelle sezioni da parte dei carcerieri, degli strumenti di annientamento e delle strategie di isolamento, grazie alla creazione di sezioni speciali e differenziate, la risposta dello Stato è il nuovo piano carceri in cui sono previste nuove sezioni di 41 bis, la costruzione di nuovi 11 penitenziari e di 20 padiglioni per ampliare strutture già esistenti.

Suo obbiettivo è creare esempi di condotta per quanti ancora non hanno varcato le sue soglie e isolare e spezzare gli uomini e le donne costretti al suo interno rompendo ogni forma di solidarietà e di comunicazione con l’esterno.

E le sezioni speciali, come Latina, Alessandria, Siano, Carinola, Rossano, Benevento e Macomer, ed il 41 bis rappresentano in tutto questo la punta più avanzata del sistema di coercizione. In questi luoghi di tortura vengono costretti quei compagni e quelle compagne che mai si sono piegati alle logiche del sistema e anzi hanno avuto quella determinazione, coraggio e coerenza che li ha portati a contrarsi e lottare direttamente contro di esso, dichiarandogli guerra, consapevoli delle conseguenze che avrebbe potuto avere ma senza che questo li abbia mai potuti scoraggiare. Per questo crediamo che questi compagni e compagne, che ancora oggi nonostante gli anni di galera continuano a lottare, siano una parte fondamentale del movimento, semplicemente trasferiti in un altro settore di lotta.

Da anni lo stato continua a volerli isolare e spezzare per fare dimenticare loro, le loro pratiche e le loro volontà perchè sono la dimostrazione che nessuna galera può spezzare l'identità rivoluzionaria, rappresentano in pratica la dimostrazione del suo fallimento. La loro detenzione vuole essere per lo stato esemplare per quanti si vogliono porre in modo conflittuale nei confronti dell'esistente e spezzare quel filo che ci unisce ai compagni reclusi.

Con questo presidio vogliamo ribadire la nostra opposizione al sistema carcere, e all'isolamento e alla differenziazione che ne costituiscono la parte fondante, e mostrare la nostra solidarietà alle pratiche di lotta dei compagni rivoluzionari.

E’ anche con questo spirito che Silvia, Billy, Costantino e Marco lottano portando avanti lo sciopero della fame (dal 10 al 30 settembre) nelle carceri elvetiche, uno spirito che rimane vivo anche di fronte alle difficoltà che necessariamente si incontrano quando ci si oppone concretamente al dominio in tutte le sue manifestazioni.

In Italia, come in Spagna, come in Francia, come in Svizzera, come ovunque nel mondo, infatti gli stati affinano le loro ricette per ottenere questo obbiettivo, prolungando le pene e inasprendo e differenziando i trattamenti, il nostro compito invece è quello di continuare a portare avanti la nostra opposizione, senza farci abbattere e continuare e rafforzare le lotte nelle loro molteplici espressioni e modalità.

Contro il carcere, contro l'isolamento e la differenziazione
Solidarietà ai prigionieri e alle prigioniere rivoluzionarie

Il Silvestre, Anarchici e anarchiche di via del cuore, Anarchici e anarchici ticinesi, Anarchici a bologna, Coalizione contro le nocività, Villa Vegan Squat, Equal rights Forlì

Sab, 11/09/2010 – 08:59
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