Morte misteriosa nel reparto psichiatrico.

fonte vinc3nt.noblogs.org

Sarà l'autopsia a stabilire del cause del decesso del nigeriano morto durante un trattamento sanitario obbligatorio. I familiari: "Lo stavano picchiando". Aperto comunque un fascicolo per omicidio colposo, ma non ci sono indagati.

Bologna, 27 maggio 2007. - Un nigeriano di 34 anni, Edhmun Hiden, è morto la scorsa notte nel reparto psichiatrico 'Ottonello' dell'ospedale Maggiore di Bologna, dopo aver rifiutato il trattamento sanitario obbligatorio cui doveva essere sottoposto per le condizioni in cui si trovava al momento del ricovero; l'uomo ha reagito ai medici ed è stato necessario far intervenire anche la polizia. Poi si è accasciato al suolo e non ha più ripreso conoscenza.

Si ipotizza un infarto, ma sarà l'autopsia, disposta dal magistrato per domani, a chiarire le cause del decesso. I parenti dell'uomo sollevano dubbi sulla regolarità degli interventi di medici e poliziotti per calmare il loro congiunto. Sono in corso indagini per accertare l'esatto svolgimento dei fatti ed eventuali responsabilità nell'accaduto.

Il pm di turno, Enrico Cieri, ha confermato che sul cadavere il medico legale durante la prima ispezione esterna non ha trovato segni di violenza. Sara' comunque l'esame che eseguira' il dott. Corrado Cipolla d'Abruzzo a chiarirne la causa. Disposte a questo fine anche analisi tossicologiche, dato che l'uomo era stato sedato.

Il pm ha comunque aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo. Al momento non ci sono indagati.

Avevano ipotizzato un'origine violenta della morte la sorella e la moglie dell'uomo (incinta di sette mesi) che ieri si trovavano all'esterno della struttura, dove si erano recate per far visita al parente, ricoverato dal giorno precedente. La sorella in particolare ha messo in relazione la morte del fratello con l'arrivo della polizia.
Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, l'uomo ha perso i sensi mentre i poliziotti aiutavano medici e infermieri a trattenerlo.

E inutili sono stati i tentativi di soccorso praticati prima del medico di turno poi dal 118. Su questa versione concordano le dichiarazioni dei presenti (oltre agli agenti, quattro infermieri, il medico di turno e i soccorritori di Bologna Soccorso) raccolti ieri sera dagli investigatori. Sul posto, ieri sera, oltre al pm Cieri, anche i capo della squadra mobile Armando Nanei. Sono comunque state anche acquisite dagli inquirenti la cartella clinica del pazienze (che era anche affetto da Hiv) e il tracciato del defibrillatore usato dai soccorritori.

Questa mattina la questura di Bologna ha spiegato che ieri la richiesta di aiuto e' arrivata dai medici dell' 'Ottonello' attorno alle 18.10. Una prima volante si e' recata sul posto dove, assieme ai medici, ha cercato di convincere il nigeriano (da tempo residente a Bologna e piu' volte in cura per problemi psichici) ad abbandonare il corridoio e ritornare nella sua stanza.

L'uomo alternava momenti di calma (con preghiere) a forte agitazione. Ad un certo punto, dopo una mediazione durata circa un'ora, si e' convinto a rientrare in camera. Per questo e' stato portato in corridoio un lettino.

Ma quando la dottoressa di turno ha disposto che il nigeriano venisse legato al letto, l'uomo (che era stato legato nel pomeriggio precedente e slegato solo nel pomeriggio di ieri dopo che si era calmato) ha ripreso ad agitarsi. A quel punto i poliziotti (era arrivata una seconda volante) sono intervenuti in supporto di medici e infermieri, impegnati a trattenere il nigeriano. E' stato in questo frangente che l'uomo ha perso conoscenza. La dottoressa si e' prodigata in manovre di rianimazione sul lettino, ed e' stato chiamato il 118. Sono stati gli uomini del soccorso che hanno spostato il corpo del nigeriano a terra, poiche' il massaggio cardiaco deve essere praticato su una superfiche che offra resistenza.

Secondo la versione data ieri sera ai giornalisti da una sorella del nigeriano, dopo l'intervento compiuto anche dagli agenti l'uomo era caduto a terra e non si era invece piu' ripreso. A prova di questa versione i familiari avevano mostrato ieri sera una foto (scattata con un telefonino) che mostrava il corpo del nigeriano per terra.

Gio, 31/05/2007 – 15:04
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