Viterbo - Situazione sanitaria preoccupante e sciopero detenuti
4 maggio 2009
A Mammagialla la situazione sanitaria desta preoccupazione. È la diagnosi che Giuseppe Parroncini, capogruppo del Partito Democratico in Regione, fa all’indomani della visita alla Casa Circondariale di Viterbo. Tutta colpa della carenza di personale, sanitario e non, che si riflette anche sui livelli di sicurezza. Di questo si discuterà in un apposito tavolo tecnico. Intanto, tra alcuni detenuti, è scoppiato lo sciopero bianco: niente più acquisti, per protestare contro i prezzi applicati, ritenuti troppo alti.
"Per Mammagialla - sostiene Parroncini, accompagnato da Angiolo Marroni, garante regionale del Lazio - occorrono provvedimenti seri ed urgenti". Perché, nonostante "la professionalità degli operatori sanitari", il loro numero sarebbe talmente insufficiente da non garantire un servizio all’altezza delle esigenze. Carenza d’organico anche per la polizia penitenziaria. "I sindacati - racconta - ci hanno esposto una grave situazione di sovraffollamento: 650 detenuti a fronte di una capienza massima di 433 e 200 agenti mancanti".
Ieri l’altro Parroncini ha anche incontrato il direttore generale della Asl, Giuseppe Aloisio, prendendo l’impegno di aprire un tavolo e di affrontare con il commissario straordinario per la sanità, Piero Marrazzo, "la rimodulazione dell’atto aziendale alla luce delle nuove competenze di sanità penitenziaria che il Governo ha trasferito alle Regioni".
Continua, nel frattempo, la protesta di una cinquantina di detenuti del reparto D2, lato C (non in attesa di giudizio) che hanno scritto alla Procura, al sindaco, al direttore del carcere, al dipartimento e al magistrato di sorveglianza, per lamentare "un incremento dei prezzi dei prodotti contenuti nell’elenco" da cui possono attingere per acquisti dall’esterno e che ritengono "immotivato e sproporzionato se paragonato al libero mercato". Per protesta da alcuni giorni hanno iniziato lo sciopero della spesa. L’associazione Gavac, per bocca del presidente Salvatore Zafarana, si dice comunque "disponibile a fare da tramite per controllare la correttezza dei prezzi applicati".
Tratto dal Messaggero
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